RIBALTAVAPORI, intervista: “Sicuramente mi piacerebbe molto far cantare una mia canzone a Brunori Sas”

RIBALTAVAPORI

RIBALTAVAPORI, alias di Antonio Uras, è un giovane ragazzo di origine metà sarda e metà catalana, nato e cresciuto a Pordenone. Dopo aver militato in vari gruppi nella sua città si prende una pausa dalla musica, fino a quando, una volta trasferitosi a Trieste, acquista una chitarra classica e ricomincia a suonare.

Il nome RIBALTAVAPORI è preso in prestito dal dialetto triestino: il termine, composto da due parole italianissime (ribalta e vapori), è utilizzato per indicare i latterini, una specie ittica caratterizzata da dimensioni molto piccole e ampiamente usata nella tradizione culinaria triestina. Il nome del progetto, che fonde due parole già esistenti per formarne una nuova, richiama sicuramente i gusti semplici e un indiscusso amore per il mare, grande fonte di ispirazione per il cantautore.

Dopo un EP e la canzone ORMAI È GIOVEDÌ, pubblica il singolo BIANCA, secondo passo verso l’uscita del suo disco d’esordio, previsto per la primavera 2023 e prodotto artisticamente da Sesto. Abbiamo raggiunto RIBALTAVAPORI per un’esclusiva intervista.

Qual è la tua prima reminiscenza vertente il mondo della musica?

Mio padre dice di avermi portato a casa, appena nato, dall’ospedale con “Nothing like the Sun” di Sting, ed è solito dirlo per prendersi i meriti della mia passione per la musica.

Con quali artisti vorresti concretizzare un feat.?

Sicuramente mi piacerebbe molto far cantare una mia canzone a Brunori Sas, ma non penso che canti canzoni altrui.

Cosa ci racconti riguardo il videoclip ufficiale del tuo nuovo singolo?

Volevo un video che non distraesse dalle parole del testo, in cui non capitassero grandi cose, riflessivo, così ho pensato di camminare per andare a portare la tovaglia a lavare.

Il Festival di Sanremo è alle porte, quale canzone sanremese ricordi maggiormente?

Come ricordo remoto della mia infanzia sicuramente “Luce” di Elisa, come ricordo recente “Fiamme negli occhi” dei Coma Cose: apprezzo molto il loro modo di scrivere.

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