Primo computer italiano: la rivoluzione informatica

Primo computer italiano

Primo computer italiano: nel 1961 la rivoluzione informatica

Nella storia della tecnologia l’anno 1961 sancisce una vera e propria svolta, è proprio l’anno che ha generato l’inizio di una nuova era.

Sabato 13 Novembre 2021 si celebra la nascita del primo computer italiano, oggi si rende omaggio a un anniversario che ha rappresentato un passo fondamentale per il progresso e per l’umanità intera.

Esattamente 60 anni fa nasceva il primo super-computer e oggi uno degli inventori, Giuseppe Cecchini, l’ingegnere 96enne, uno dei padri dell’informatica, ha affermato che all’epoca stava per laurearsi e intraprese una corsa contro il tempo per lavorare insieme al professor Giovan Battista Gerace.

Quest’ultimo gli diede la massima fiducia, concedendogli una straordinaria autonomia, affidandosi completamente alle sue competenze, trovò nella figura di Giuseppe Cecchini un grande alleato.

Ricordare e omaggiare i 60 anni della CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana) è un riconoscimento alla storia della scienza e della tecnologia, inoltre è una grande occasione per apprendere dal passato.

Il primo computer ideato in Italia era grande quanto una stanza, le sue origini risalgono alla prodigiosa collaborazione del sodalizio tra Adriano Olivetti e l’Università di Pisa.

Era stato costruito con oltre 3000 valvole, circa 2000 transistor ed in più era costituito da ben 12000 diodi al germanio.


In seguito al conseguimento della laurea in ingegneria con 110 e lode, uno degli inventori del primo computer italiano, Giuseppe Cecchini, collaborò con Olivetti e oggi ha affermato che mai avrebbero immaginato i progressi, l’evoluzione tecnologica, quanto la loro invenzione avrebbe stravolto il mondo intero.

La CEP (la Calcolatrice Elettronica Pisana, il primo computer italiano) ha ricevuto per la sua inaugurazione la visita del Presidente della Repubblica di quell’epoca.

Oggi si celebra un giorno importante per l’informatica Italiana, il primo computer italiano ha rappresentato il simbolo del grandissimo  cambiamento dello stile di vita dell’epoca, ha contribuito fortemente al boom economico della penisola italiana.

La Calcolatrice Elettronica Pisana, il primo computer italiano, era capace di risolvere nel giro di pochissimi minuti un sistema di circa un centinaio di equazioni lineari di 100 incognite.