PJ e LOLLOFLOW, il nuovo singolo “Sangue Dal Cielo”, intervista: “MATTEO PAOLILLO, che entrambi avevamo conosciuto singolarmente, ci ha fatti incontrare e ci siamo subito capiti su tutta la linea”

PJ e LOLLOFLOW, strepitosi e talentuosi, sono disponibili dal 18 Marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali con il loro nuovo singolo, Sangue dal cielo“, un intenso sfogo in chiave trap potente e disperato, un fantastico viaggio guidato dalle emozioni più autentiche, combattono con tenacia tramite forza di volontà e indipendenza.

Hanno fondato un gruppo, la Suba Crew, che include appunto PJ, Lolloflow e Matteo Paolillo (Icaro).

Abbiamo raggiunto PJ per un’esclusiva intervista senza filtri.

PJ, quando hai avvertito la scintilla della tua passione per la musica?

Ascolto musica da sempre, da quando nonno mi fischiettava le canzoni del suo tempo. Con il rap è stato amore al liceo, quando ho capito che era un genere che mi permetteva di sfogarmi a pieno, data la ricchezza dei testi. La mia passione per la musica è strettamente legata a quella per la scrittura, che amo letteralmente da quando ho imparato a scrivere.

Quanto l’atmosfera suggestiva milanese ha determinato il tuo stile musicale?

Le devo tutto. Nascere in una casa di ringhiera – ultimo baluardo delle case popolari in centro a Milano – è stata un’enorme fortuna. In ringhiera tutti si conoscono e si salutano, e nessuno guarda il colore della tua pelle o da dove vieni, ci si aiuta e basta. Ora la situazione è un po’ cambiata, sono stati tutti sfrattati e in centro le case hanno prezzi improponibili, ma quando riguardo indietro a quei tempi provo un mix fortissimo di malinconia e affetto, anche adesso che vivo a Roma.

Il tuo nuovo singolo “Sangue dal cielo” è uno sfogo intenso e illuminante, qual è il messaggio principale che hai scelto di comunicare attraverso il brano?

Volevo fare un resoconto malinconico e al tempo stesso lucido di certe situazioni che mi sono trovato a vivere, a osservare, che per quanto mi abbiano colpito nel profondo, e spesso ferito, mi hanno fatto diventare chi sono. Fin da piccolo avevo la tendenza a individuare le ingiustizie, nella società e in famiglia, e un po’ mi frustravo, un po’ mi veniva voglia di combatterle: oggi ho scoperto che la mia arma è l’arte.

Com’è nata la collaborazione con Lolloflow?

Al Centro Sperimentale di Cinematografia, che entrambi abbiamo frequentato (io il corso di Produzione, lui Suono). Matteo Paolillo, che entrambi avevamo conosciuto singolarmente, ci ha fatti incontrare e ci siamo subito capiti su tutta la linea. Credo che abbiamo visto l’uno nell’altro la stessa passione sincera per la musica e soprattutto per il genere che facciamo. Di lì a poco abbiamo deciso di fondare un gruppo, la Suba Crew, che include appunto me, Lolloflow e Matteo Paolillo (Icaro).

Quali personaggi hanno influenzato il tuo background artistico?

Il primo in assoluto è stato Eminem, quando ero un bambino: ricordo ancora l’emozione provata quando ho fatto partire il CD che mio padre mi aveva portato da New York, dove era andato per lavoro. Poi sono venuti i Club Dogo e Marracash e, in tempi più recenti, il duo francese PNL, che considero i migliori artisti viventi. Mi hanno dato tanto anche 21 Savage e Polo G, soprattutto per metrica e testi (quelli più conscious).

Come vivi il mondo dei social network?

Sono un tipo abbastanza riflessivo e a tratti introverso, anche se non si direbbe avendo a che fare con me, quindi non benissimo, anche se adesso che iniziamo ad avere un po’ di pubblico sono felice di poter comunicare con gente che non conosco ma che vuole sapere di più di me e della mia musica.

Con quali artisti vorresti collaborare in futuro?

In Italia mi piacciono molto Uzi Lvke e Paky, il sogno resta quello di poter stare sulla stessa traccia con Marra e Guè. Per il resto mezza scena francese direi, li trovo fortissimi.

Qual è la frase in cui ti identifichi maggiormente?

Non importa che storia racconti, ma come la racconti.

Come percepisci il mondo dei talent?

Sincero, non ne guardo molti, ma quelli ben fatti li trovo un bel modo di portare la musica nelle case della gente e pertanto sono aperto anche a questo tipo di esperienza, perché di base sono una persona curiosa.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Il prossimo singolo sarà una collaborazione con l’altro membro della Suba Crew, Matteo, di cui siamo molto fieri, poi arriverà un singolo tutto mio, e prima dell’estate altre sorprese! Stiamo pensando anche di fare un mini EP con Lolloflow e, ovviamente, a tendere il mio sogno è realizzare un album tutto mio, magari prodotto da Lolloflow. Stiamo cercando di lavorare meglio che possiamo sui singoli per farci conoscere dal pubblico per poter realizzare questo sogno.

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