Patrizia Kolombo, intervista: “mi piace davvero molto ascoltare le mie canzoni cantate da altri artisti”

Patrizia Kolombo

Patrizia Kolombo, strepitosa autrice, cantautrice e ideatrice della casa discografica Pako Music Records, possiede una straordinaria vocalità e soppesa i versi delle sue canzoni caricandoli di spessore.

La forza inarrestabile del talento di Patrizia Kolombo rende tangibili le emozioni più autentiche, attraverso la sua intensa nobiltà d’animo riesce ad affrontare tematiche importanti ed introspettive in modo sempre nuovo.

Desta una brillante luce alla canzone impegnata d’autore la sua immensa raffinatezza artistica con testi poetici e garbati, sono innumerevoli le canzoni che Patrizia Kolombo ha consegnato alla storia della musica. Abbiamo raggiunto la cantautrice, Patrizia Kolombo, per un’intervista esclusiva tra novità e frammenti di ricordi.

Sei un’artista poliedrica e intensa. Quando hai sentito la necessità di avvicinarti all’universo musicale? Qual è il primo aneddoto denso della consapevolezza del tuo amore viscerale per la musica?

Ciao a tutti i lettori di “Emozionienozioni”, e grazie davvero per dare la possibilità agli artisti di raccontarsi con domande così importanti e specifiche. Io scrivo canzoni da sempre, ho iniziato divertendomi a 13 anni circa, ma la mia passione inizia a due anni, guardando Sanremo, non mi sono persa nemmeno un festival e rimanevo sveglia fino alla fine.
Credo che già in quel momento capii quanto importante fosse la musica e il valore che avesse per me, la musica è vita per me.

Patrizia Kolombo

La tua penna raffinata e poetica riesce a comunicare magistralmente emozioni, ricordi il testo della prima canzone che hai realizzato? Quanto sono autobiografici i concetti che racconti all’interno dei tuoi brani?

Ti ringrazio davvero per i complimenti, per un artista è molto importante il saper comunicare emozioni. I primi testi che scrivevo erano veramente stupidi, prendevo le musiche dei cantanti famosi e cambiavo le parole, parlavo della gente, compagni di scuola, professori, ecc. Mentre il primo testo serio, era una canzone sull’amicizia.
In tutto quello che scrivo c’è sempre una grande parte di me. Altrimenti risulterebbe falso, soprattutto a me. 

Patrizia Kolombo

Qual è la chiave segreta della tua ispirazione? Hai un determinato momento della giornata che prediligi per la stesura dei tuoi testi?

Che bella domanda. Sai che me lo sto chiedendo da un anno e mezzo? Allora, generalmente l’ispirazione mi arriva da ciò che vivo, da una persona, il suo sguardo, le sue parole. Oppure anche da una storia esterna ma che in qualche modo diventa la mia.
Fino a due anni fa, scrivevo canzoni in qualsiasi momento della giornata, soprattutto la notte, ultimamente non riesco proprio a scrivere. Spero di tornare presto a farlo, mi manca.

Patrizia Kolombo

Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente il tuo cammino artistico?


Io scrivo di storie d’amore, di vita e ho sempre avuto il concetto della semplicità, non banalità, per poter arrivare alla massa, quindi l’artista numero uno in questo è sicuramente Eros Ramazzotti. Però ho sempre ascoltato di tutto e ho sempre cercato di apprendere il meglio da ognuno, quindi anche Claudio Baglioni, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Fabrizio De André e molti altri, principalmente cantautori italiani.

Patrizia Kolombo

Hai scelto di affidare quattro brani liriche scritte insieme a Giorgio Miriani, Fausto Torresan e Livio Boccioni alla splendida voce di Lucia Murano per comporre l’Ep “Io ci sarò”. In base a quale peculiarità selezioni gli artisti a cui affidare i tuoi pezzi?

Quella con Lucia è stata la prima collaborazione, per me era tutto nuovo, ero molto inesperta, quindi non sono stati brani scritti sulla sua voce ma erano brani nel cassetto che le sono piaciuti e ha voluto cantare. In realtà, le canzoni devono essere scritte e composte  in base alla vocalità e alla tonalità, per permettere all’artista di valorizzare la voce e di conseguenza il brano.

È stato immensamente rivoluzionario l’incontro con il grandissimo Oscar Cossali, avete creato degli autentici capolavori. Qual è la genesi della vostra collaborazione? Qual è il consiglio più importante che hai ricevuto da Oscar Cossali?

Confermo! L’incontro con Oscar Cossali, è stato molto importante e rivoluzionario. In un anno abbiamo scritto una quindicina di canzoni e spero di poter pubblicare presto qualcosa. Noi ci siamo conosciuti per caso su Linkedin, lo avevo contattato per caso per avere un parere su alcuni brani e da lì abbiamo iniziato a sentirci ogni giorno per messaggio. Ricordo di avergli mandato un testo e nel giro di poco avevo la melodia, poi un altro, e poi un altro ancora e così ho deciso di cercare dei cantanti a cui poterli far eseguire.
Guarda, più che un consiglio, mi ha insegnato molto musicalmente parlando e di credere sempre in quello che faccio e nella musica. Quello che sto cercando di realizzare adesso è soprattutto grazie a lui, ad un promessa che ci eravamo fatti. Così sarà! 

Dal lavoro di squadra con Oscar Cossali, sono nati moltissimi brani e alcuni li hai affidati a un prodigioso cantante siciliano, Salvo_pb, come hai conosciuto l’artista che ha interpretato in maniera eccezionale il frutto della vostra meravigliosa collaborazione?

Anche lui per caso. Avevo messo un annuncio su un sito dove dicevo che cercavo artisti a cui far cantare dei brani. Mi ha risposto lui, mi è piaciuto subito come artista e come persona. Anche Salvo mi ha insegnato molto, e poi è davvero bravo.

In seguito alla prematura scomparsa di Oscar Cossali, hai scritto e composto “Non importa”, l’album che ha consacrato l’artista evidenziando il suo talento. In quale emozione ti rispecchi quando ascolti le tue opere?

Devo dire che mi piace davvero molto ascoltare le mie canzoni cantate da altri artisti, è molto piacevole, una delle emozioni che mi rispecchia di più, è sempre e comunque la malinconia. 

Inoltre sei tra gli attori protagonisti del videoclip ufficiale del brano “Non importa”, come hai vissuto l’esperienza della recitazione?

Il video di “Non importa” è stata completamente una mia idea, per quanto sia un video, diciamo “casareccio” credo sia venuto abbastanza bene. Ho voluto partecipare per poter essere presente in qualche modo, dato che è un brano a cui tengo molto.
Devo dire che è stato piacevole recitare nel video, forse un po’ imbarazzante ma bello.

Nel tuo inedito “Stella del Mattino”, canti “impariamo dai bambini, insegnano a vivere”, quanto conta non perdere il contatto con il proprio fanciullo interiore?

Per non invecchiare penso che dovremmo rimanere sempre in contatto con la parte fanciullesca presente in ognuno noi. Dobbiamo saperci divertire, saper ridere e soprattutto amare come fanno loro. 

Tra i versi del brano “Stella Del Mattino” affermi “Non devi mai mollare, lo dicevi sempre tu, ma non sempre è facile”, credere nei propri sogni è essenziale per raggiungerli?

Penso proprio di sì, dobbiamo crederci sempre e non mollare mai, anche se è molto difficile perché a volte abbiamo siamo noi stessi a metterci dei paletti o altre volte è la vita stessa. 

Nella canzone “Ricordi Venezia” canti “per me sei come musica”, qual è valenza della musica nella tua quotidianità?

La musica per me è essenziale, non potrei vivere senza musica. La musica è il mio lavoro. La musica è amore. Non potrei fare altro se non musica. 

In “Ricordi Venezia” descrivi un grande amore, “Non era estate, ma il sole scaldava, o forse eri tu”, quanto la percezione della bella stagione può derivare da uno stato d’animo?

Per quanto mi riguarda è davvero così, non è la giornata ad influenzare il mio stato d’animo, ma esattamente il contrario. Se sto bene, sto bene anche con il brutto tempo. Quando riusciamo a stare bene con noi stessi, stiamo bene anche gli altri ma se troviamo una persona che ci fa stare bene abbiamo vinto, no? Soprattutto in inverno, in città come Venezia o come la mia Milano. 

Qual è la frase che sposi più frequentemente?

“Finché c’è musica c’è vita”. Questa è la frase che diceva sempre il mio amico Oscar, ora è diventata la frase motto della mia etichetta. 

Come ti relazioni ai social network? Quanto influiscono sul panorama musicale?

Sono molto presente sui social. Credo siano una buona vetrina per gli artisti, bisogna solo saperli usare bene. 

Qual è il luogo del tuo concerto ideale?

Quello di qualcun altro. A me piace scrivere canzoni ma non amo molto esibirmi. Preferisco andare ai concerti di altri artisti.

Qual è il tuo punto di vista riguardo i talent show?

Io sono vecchio stampo, preferisco altre strade però penso anche che i Talent Show possono dare una grandissima visibilità, quindi per i giovani sono un bel trampolino di lancio, soprattutto “Amici”. 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sto cercando di scrivere altri brani, sperando mi venga l’ispirazione giusta.
Poi, soprattutto, porto avanti i talenti della mia etichetta.

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