Paola Montorfano, intervista: “Scrivere è la magia di trasformare un sogno”

Paola Montorfano

Paola Montorfano, scrittrice trasversale e coinvolgente, nata a Milano, cattura immediatamente l’attenzione attraverso un linguaggio carismatico e diretto. Pondera le sue storie contrapponendo scenari odierni alla consapevolezza delle emozioni intense degli esseri umani. La nuova opera di Paola Montorfano, costituisce un autentico baluardo per la lettura moderna, “Giallo 238” è magnetico e pone luce su quadri di vita reale con dignità, coerenza e autenticità. Abbiamo raggiunto l’autrice Paola Montorfano per un’esclusiva intervista tra novità e ricordi.

In quale emozione ti rispecchi quando scrivi?

Scrivere mi fa stare bene, mi mette tranquillità. È un momento intimo che non condivido con nessuno.

Qual è la tua prima reminiscenza inerente la scrittura?

Il tema di classe alle elementari nei primi anni settanta dalle suore, dal titolo “ Cosa vorresti fare da grande?” Io scrissi la trapezista, la suora lo straccio in mille pezzi, dicendomi che ero una bambina strana, che la trapezista non era un lavoro. Mi obbligò a rifarlo, scrivendo la dottoressa. Quello fu il mio trauma con la scrittura, ma poi vennero le soddisfazioni. Non ero una che si perdeva d’animo facilmente. 

Quanto l’incontro con Lorenzo Mazzoni ha ispirato lo stile del tuo nuovo libro?

Molto, moltissimo. Lorenzo ha una scrittura, cruda, schietta e veloce. Scrive di viaggi, avventure e gialli e io amo molto i suoi libri e lo ammiro come scrittore. Dopo aver scritto il mio primo libro, Una legger@ linea sottile da autodidatta, che ha funzionato bene ed è stato pubblicato da Lettere Animate, mi sono resa conto che il talento da solo non bastava e servivano basi e regole per scrivere bene. Quindi ho fatto il corso di scrittura creativa con Corsi Corsari, il cui docente era Lorenzo Mazzoni.  A lui piaceva quello che stavo scrivendo, cioè Giallo 238, ne ha curato la revisione e l’editore di Mille Battute edizioni, Christian Caielli, mi ha dato l’opportunità di pubblicarlo. A loro sono infinitamente grata, per aver creduto in me.

Gerry Scotti ha consigliato il tuo nuovo libro nel corso di una puntata di Striscia La Notizia, cosa hai provato guardando la trasmissione?

Uno mix tra incredulità e soddisfazione, essere arrivata ad una platea così vasta è stato davvero un colpo al cuore. Mi sono sentita orgogliosa di essere riuscita in quella che è la mia passione, che porto avanti con molti sacrifici di tempo.

In quanto tempo hai scritto il libro “Giallo 238“?

Un anno o forse più, considerando che ho un lavoro importante e impegnativo, una famiglia e varie altre attività, posso scrivere solo la sera dopo cena. Spesso la stanchezza prende il sopravvento, ma ho una regola ferrea su cui non transigo: tutti i giorni devo scrivere almeno dieci minuti. Poi ci sono le sere che scrivo per ore, ma qualche riga va scritta sempre, se no non si finisce mai. 

A quali lettori si rivolge “Giallo 238”?

Il mio target è il lettore che ama i libri d’azione, adrenalinici, quelli che non ti fanno perdere tempo con troppe descrizioni e sovrastrutture. Direi il lettore vorace, quello che legge fino a che non sa come è andato a finire. Quello che ha un paio d’ore in aereo o in viaggio, lo riesce a leggere tutto d’un fiato.  Anche il lettore che ama i viaggi e quello che sposa la causa dell’ambiente green, nel caso specifico di questo libro.

Ti immedesimi nei personaggi delle tue opere?

Sicuramente scrivo di quello che vivo e conosco, e utilizzo la prima persona e non la terza. Quindi Charlotte, che è la protagonista del libro,  mi somiglia ma per renderla più affascinante ne ho enfatizzato alcuni lati del carattere. Somiglia a tante donne moderne, che ricoprono ruoli importanti ma che nascondono le fragilità e amano in maniera sbadata, senza soffermarsi troppo, per non soffrire. La caratteristica che amo di più nella protagonista è che è duttile e resiliente.  Per tutti gli altri personaggi, mi ispiro a persone che conosco, che incontro, creo e mischio anime e sentimenti, fino a che esce il personaggio che voglio. Ci vuole molta precisone e attenzione nel creare i personaggi, devono essere sempre loro stessi dall’inizio alla fine. Fare la scheda di ogni personaggio è una delle regole fondamentali che ho imparato al corso di scrittura creativa.

Qual è il motto che sposi maggiormente?

Scrivere è la magia di trasformare un sogno.

Progetti futuri

Sarà ancora un giallo avventuroso in vari luoghi del mondo. Non posso aggiungere di più per non svelare nulla.  Nuovi personaggi affiancheranno alcuni dei vecchi, nuovi luoghi da scoprire come Istanbul e Teheran, amori e crimini, e l’argomento principale sarà un altro tema attuale: il traffico d’armi che anima i governi del mondo, che porta immense ricchezze ma che lascia sul suo cammino, tanta miseria, dolore e morte. Sono le guerre di serie B, quelle di cui non importa niente a nessuno, quelle che durano da decenni e che nessuno ha interesse a fermare. Mi piace, nel mio piccolo, cercare di attirare l’attenzione su cause poco attraenti, quelle davanti alle quali i grandi stati, restano asettici ad osservare, perché guadagnano soldi e potere.

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