Pambianchi, il nuovo singolo “Fiume”, intervista: “ho voluto essere onesto e raccontare la negatività esattamente per come viene vissuta da chi vi è immerso in quel momento”

Pambianchi

Pambianchi, nome d’arte di Gregorio Pambianchi (Ferrara, 19 Settembre 1996) è un cantautore indipendente.
Dopo svariati anni passati a registrare e pubblicare cover sui suoi canali social, nel 2021 inizia a scrivere e comporre brani inediti.
Il 17 Giugno 2022 pubblica il suo primo singolo “Sorgente” in apertura a un progetto mirato alla rivisitazione della musica dance anni ’90. L’obiettivo dell’artista è far riscoprire il genere associandolo a testi dalle tematiche importanti, al fine di portare un’alternativa all’interno del mercato musicale italiano odierno.
“Fiume” è il nuovo singolo di Pambianchi disponibile sulle piattaforme di streaming digitale  e in rotazione radiofonica dal 16 dicembre 2022. Abbiamo raggiunto Pambianchi per un’intervista inerente il suo nuovo singolo e non solo.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Nell’entusiasmo. Mi sento come un bambino che scopre il mondo per la prima volta, tutto cambia e si trasforma continuamente.

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Sono andato per esclusione. Qualsiasi nome inventassi era già utilizzato da altri artisti. Così la scelta è ricaduta su Pambianchi, il mio cognome; più particolare e semplice da pronunciare rispetto a Gregorio.

Quali sonorità hanno avuto un ascendente maggiore durante la realizzazione del tuo nuovo singolo “Fiume”?

Il riferimento principale è sempre la musica dance anni ’90. Fiume punta a un suono più elettronico rispetto a Sorgente, il mio primo singolo. Restano però alcuni elementi naturali ed etnici, caratteristici del sound che Federico Bombini, il produttore dei miei brani, mi sta aiutando a creare.

A chi si rivolge il brano “Fiume”?

Fiume si rivolge a tutte quelle persone che, come me, hanno attraversato un periodo di sconforto a seguito di una relazione finita. Ho voluto essere onesto e raccontare la negatività esattamente per come viene vissuta da chi vi è immerso in quel momento.

Nella lirica del tuo nuovo singolo affermi “Il tempo scorre come un fiume in una sola direzione e mi chiedo se alla fine tu ti ricorderai il mio nome”, quanto pesano i ricordi oggigiorno?

Moltissimo. Il ricordo è ciò che ci permette di vivere, frase che assume un ulteriore significato nel caso di chi fa musica. Inoltre, possiamo vedere l’impatto delle operazioni nostalgia avvenute di recente e di cui, in un certo senso, io stesso faccio parte. Molte persone stanno cercando conforto nel passato perché non si sentono rappresentate da ciò che viene proposto oggi.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

“L’acqua si scava la strada attraverso la pietra, e quando è intrappolata, l’acqua si crea un nuovo varco”. Una frase tratta dal romanzo Memorie di una Geisha di Arthur Golden. Mi ricorda che nonostante le molte difficoltà che incontro esiste sempre una soluzione, magari imprevista.

Cosa porterà il 2023?

Tante novità. L’acqua continuerà a scorrere. Usciranno nuovi brani e sono convinto che il prossimo saprà sorprendervi.


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