Ujig: fuori “All The Things It Is”

Ujig: fuori "All The Things It Is"

Un viaggio tra poliritmie, jazz contemporaneo e visioni digitali. Si intitola “All The Things It Is” il nuovo singolo degli Ujig, formazione milanese che mescola rigore compositivo e creatività futurista. Il brano anticipa l’uscita di “Delta”, il loro nuovo disco in arrivo il 6 giugno, già accompagnato da ben quattro videoclip ufficiali (l’ultimo sarà dal vivo, ci dicono).

Oggi vi presentiamo in anteprima questo secondo estratto, che non solo si distingue per la sua intricata architettura musicale, ma ospita anche una collaborazione d’eccezione con Fabrizio Bosso, una delle voci più riconoscibili del jazz italiano.


Tra quintine, ottavi e intelligenza artificiale

“All The Things It Is” nasce come esperimento ritmico sul finire del precedente lavoro “Ujigami”, giocando con modulazioni metriche e armonie sospese che lasciano aperta la porta all’improvvisazione. La sezione A, scritta in 4/4 ma scandita da quintine, cede il passo a una sezione B in cui i sedicesimi diventano ottavi, generando un effetto di metric modulation che si sviluppa su pattern come 6+4+5+5+6. Un vero labirinto ritmico, che gli Ujig riescono a rendere naturale e trascinante.

Il titolo, dichiaratamente ispirato a “All The Things You Are”, omaggia uno dei brani più amati (e sudati!) del repertorio jazz, ma con uno spirito nuovo: una dichiarazione d’amore verso la musica come linguaggio universale, che supera etichette e generi.

A completare il tutto, un video generato con intelligenza artificiale, che prosegue il filone visivo già iniziato con “Deedoo”. Distorsioni astratte, texture digitali e suggestioni distopiche accompagnano le note creando un ponte tra l’organico e il sintetico, tra passato e futuro.


Fabrizio Bosso: eleganza in 13/4

Il momento clou arriva nella sezione C, scritta in un inusuale 13/4, dove la tromba di Fabrizio Bosso entra con eleganza e calore. Non è la prima volta che Bosso incrocia la strada degli Ujig, e ancora una volta il risultato è un incontro perfettamente bilanciato tra virtuosismo e sensibilità melodica.

“All The Things It Is” è un brano che si muove tra livelli multipli: la tecnica e l’anima, l’astrazione matematica e l’urgenza emotiva, l’AI e il groove umano. Un manifesto sonoro per chi cerca nella musica non solo una forma, ma un messaggio.


“Delta” si preannuncia come un disco che non ha paura di osare. Se questo è solo il secondo estratto, possiamo aspettarci un viaggio ancora più profondo tra visione e sperimentazione. E noi non vediamo l’ora di ascoltarlo tutto.

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