
Gianni Negri, artista di straordinaria sensibilità e talento, che con il suo nuovo singolo “E partirò” ci regala una fresca ventata di energia estiva. Con l’uscita di questo brano, sotto l’etichetta PaKo Music Records e distribuito da Believe Music, Gianni celebra la libertà e l’arte del vivere la vita come un viaggio. Dopo aver incantato il pubblico con reinterpretazioni memorabili e brani che toccano il cuore, Gianni Negri torna con una canzone che invita a seguire i propri sogni e a vivere ogni giorno con leggerezza e curiosità. “E partirò“, prodotto da Valerio De Rosa, è un inno alla libertà, una chiamata a vivere la vita intensamente, come se fosse un’avventura continua.
Il brano, nato in una mattina di ispirazione, vede la collaborazione con talentuosi musicisti come Joele Ghezzi e Federica Arcopinto, che hanno contribuito a creare un sound dinamico e avvolgente. Il messaggio di Gianni è chiaro: non fermarsi mai, vivere una vita ricca di scoperte e stimoli nuovi, proprio come avviene durante un viaggio. In questa intervista esclusiva, scopriremo i dettagli dietro la creazione di “E partirò“.
Il tuo nuovo singolo, “E partirò”, celebra il tema della libertà e del viaggio. Qual è il messaggio principale che hai voluto trasmettere attraverso questa canzone?
Con questo brano, ho voluto mettere in evidenza il tema punto della libertà e del viaggiare e nel senso metaforico la canzone vuole rappresentare una spinta a tutti quelli che nella vita vogliono “osare” e soprattutto realizzare i propri sogni!
Hai descritto “E partirò” come un inno alla vita vissuta intensamente. Come hai trasformato questa visione personale in musica, e quali elementi hai voluto enfatizzare nel processo creativo?
Tutte le volte che scrivo un nuovo brano, mi metto al pianoforte e comincio a immaginare delle melodie, giri armonici e comincio a tirar fuori parole che in quel momento vogliono comunicare qualcosa. Per questo brano c’è stata una modalità leggermente differente, infatti mi trovavo in studio, con alcuni ragazzi musicisti con cui collaboro e insieme abbiamo buttato giù la melodia di questo brano, soprattutto il ritmo che poi con la produzione ha dato un tocco secondo me unico e caratterizzante.
Nel brano, parli della ricerca di sé stessi e della scoperta di nuovi orizzonti. Qual è stato il tuo approccio nel rappresentare questa esperienza attraverso testi e melodie?
In quasi tutti i brani che scrivo c’è sempre qualcosa che ho vissuto, che sento e che voglio rappresentare con la musica e con le canzoni. Credo fermamente che quando si voglia comunicare attraverso musica e parole qualcosa di importante non c’è bisogno di approcciarsi o immettersi in schemi complicati e predefiniti, poiché “le canzoni nascono da sole vengono fuori già con le parole” come direbbe Vasco!
Collaborare con Valerio De Rosa per la produzione di “E partirò” ha influenzato il risultato finale del singolo?
Devo dire che Valerio è un ragazzo pieno di talento, ha la capacità di capire al volo ciò che io voglio mettere in evidenza in un brano e per questo sono molto soddisfatto del risultato che ne è venuto fuori! Poi credo che avere un produttore che ti aiuti a tirare fuori ciò che tu non riesci a vedere è davvero importante e forse l’influenza di Valerio sta proprio in questo, lasciare nella mia identità musicale la mia personalità ma riuscire a mettere fuori qualcosa di nuovo e anche di diverso.
Come la tua esperienza personale e le tue radici napoletane hanno influenzato la creazione di “E partirò”?
Ma aldilà di E Partiró, per quanto mi riguarda ogni canzone nasconde sempre la mia esperienza e le mie radici napoletane, di cui vado fiero!
Progetti futuri?
Al momento sto lavorando a diversi nuovi brani, e negli ultimi tempi, dopo l’esperienza avuta a dicembre scorso con Laura Pausini, sto maturando l’idea di realizzare brani in napoletano. Infatti il duetto con Laura Pausini sul brano “Durare” tradotto da me in napoletano, mi ha aperto diverse collaborazioni infatti a Maggio ho interpretato e musicato un pezzo con Patrizia Colombo che ha visto anche una versione in lingua napoletana; oltre a questo c’è stata anche la collaborazione con Osvaldo Supino al quale ho tradotto in napoletano una sua canzone e ho partecipato a una compilation prodotta da Gianfranco Caliendo interpretando la canzone “Napoli” di Nino D’Angelo.