Il duo tedesco Milky Chance, composto dagli amici d’infanzia Clemens Rehbein e Phillipp Dausch, ha annunciato il loro nuovo album “Living In A Haze” in uscita il 9 giugno. Grazie alle loro canzoni alt-pop idiosincratiche e inventive, il duo ha raggiunto la fama mondiale, e con questo loro quarto album, che vanta la partecipazione dell’artista maliana Fatoumata Diawara e della cantante canadese Charlotte Cardin, offrono una visione sonora raffinata ed estesa.
Per festeggiare l’annuncio del nuovo album, i Milky Chance hanno condiviso due brani tratti da Living In A Haze. La prima traccia dell’album, intitolata “Living In A Haze”, combina un’apertura strumentale con un testo più riflessivo senza interruzioni.
Il brano “Living In A Haze” è caratterizzato da una struttura semplice ma efficace, che passa dall’eleganza di una figura di chitarra a terzine a un ritmo serrato post-Strokes, con una logica enigmatica ma intuitiva. “Vorrei essere un ragazzo da discoteca”, canta Rehbein sognante, descrivendo una fantasia di evasione. “Dovrei ballare via il dolore” (traduzione dall’inglese). Il video di “Living In A Haze”, diretto da Alena Shevchenko, vede Rehbein e Dausch nei panni di operatori di microfoni su un palco. Rehbein e Dausch come operatori di boom mic durante le riprese di un video musicale, sognando ad occhi aperti nella coreografia.
La seconda traccia dell’album “Frequency of Love” è la chiusura perfetta, con un ritmo delicato che ha conquistato il cuore di Rehbein che l’ha definita “un brano piuttosto emotivo per noi”. Nel processo di scrittura e produzione del disco, l’obiettivo era quello di sperimentare nuove sonorità e di approfondire la nostra ricerca musicale, e questa canzone è stata il risultato entusiasmante di questo percorso. Come afferma il cantante, “Dà un’idea della gamma e delle diverse direzioni in cui ci siamo mossi con questo album”. La traccia è caratterizzata da seducenti trame sub-bass e cori vocali, che creano un momento particolarmente toccante per i Milky Chance, ma anche un’anticipazione dell’ampio territorio sonoro che coprono in tutto “Living In A Haze”.