MICHELE SANNELLI AND THE GONGHERS: È USCITO L’ALBUM INNER TALES

MICHELE SANNELLI AND THE GONGHERS: È USCITO L’ALBUM INNER TALES

Inner Tales è il disco d’esordio di Michele Sannelli & The Gonghers, formazione nata nelle aule del conservatorio Verdi di Milano e proseguita fuori negli anni grazie alla passione e all’amicizia che lega i componenti della band.

Si tratta di un album che trae la sua ispirazione dai concept album del prog rock degli anni ‘70 (il nome stesso deriva dai Gong di Pierre Moerlen, gruppo della scena di Canterbury al quale il quintetto si è ispirato nella prima parte della carriera ma che è sempre presente nella sua musica), in chiave più jazz, introspettiva e moderna.

Sette brani originali di Sannelli, dal sound alle volte elettrico ed esplosivo ma anche acustico e più intimo, in cui sono racchiuse le esperienze e le emozioni di diversi periodi della sua vita, da cinque anni a questa parte: i viaggi ed i paesaggi che più lo hanno affascinato e ispirato (Green Light,  Hard Times), persone importanti (Song for Chiara, Run Mingo Run e Just in time to say Goodbye), influenze che certi musicisti hanno avuto sul suo percorso artistico (Uncle Dave, Circle) e ancora tanto altro. Ogni brano infatti è dedicato a qualcosa o a qualcuno che si è rivelato essere in qualche modo importante per il vibrafonista e compositore pugliese.

Inner Tales è un viaggio attraverso brevi racconti musicali, di condivisione di ricordi, sentimenti e sogni, in un linguaggio che spazia e varia tra jazz, rock e  contemporanea.

Scrive Andrea Dulbecco:

– L’album d’esordio è sempre un momento delicato per tante ragioni. Molti musicisti lo sentono, giustamente, come “l’opera 1”, l’inizio di una carriera musicale. Però questo primo disco di Michele Sannelli ha già alcuni caratteri del musicista e leader navigato che potrebbero sottrarlo a questo “battesimo del fuoco”: progetto musicale chiaro, composizioni ben scritte, membri della band all’altezza della situazione ed arrangiamenti dei brani efficaci.

Il prog rock degli anni ‘70 è la fonte di ispirazione di questo lavoro, infatti echi di quel periodo si sentono in quasi tutti i brani. Pregevoli a solo di Michele e degli altri componenti della band si possono ascoltare in “Green light” e nel lirico “Just in time to say goodbye”, solo per citarne alcuni.

Inoltre gli arrangiamenti sempre curati mettono in risalto la sonorità di tutto il gruppo, come si può apprezzare nel variegato “Uncle Dave”.

Non vi rimane che ascoltare ed immergervi nell’affascinante mondo musicale di questo disco –

LINE UP

Michele Sannelli  – vibrafono, composizioni e arrangiamenti

Davide Sartori – chitarra

Edoardo Maggioni – piano e tastiere

Stefano Zambon – contrabbasso, basso elettrico

Fabio Danusso – batteria

The Gonghers nascono nel 2017, da un’idea del vibrafonista pugliese classe ‘92 Michele Sannelli che ha voluto sperimentare e fondere, nella sua tesi del biennio al Conservatorio

Verdi di Milano, i due generi che più gli stavano a cuore, e cioè il jazz e il prog rock. Il gruppo riprende prima il sound elettrico della band prog rock degli anni 70 Pierre

Moerlen’s Gong, per poi svilupparlo, con inserti di jazz moderno e di estetica contemporanea, in sonorità più attuali con brani di propria composizione. Tutti i

componenti del gruppo, seppur giovani, sono attivi come leader e sideman di altre formazioni della scena musicale milanese e non, hanno alle spalle numerose collaborazioni

ed incisioni, e The Gonghers rappresenta l’occasione per riunire le esperienze musicali e le personalità di ciascuno di loro, trasformando la grande amicizia che li lega in un sodalizio

artistico originale.

Nel 2019 la band è stata finalista al contest Jam The Future – Music for the Planet promosso da JAZZMI. Ha inoltre partecipato a diversi festival tra cui LUMe jazz 2018, B-

art festival 2018, FEMI 2019 di Milano, la rassegna Taste of Jazz 2021/22 del Novara Jazz e JAZZMI 2022. Nel febbraio 2022 i Gonghers hanno vinto il Primo Premio del

prestigioso Concorso Nazionale Chicco Bettinardi, sez. gruppi (ottenendo anche il premio del pubblico) vittoria che darà possibilità alla band di suonare al Piacenza Jazz Fest 2023

e, a sorpresa, anche alla rassegna Scintille di Jazz del Bergamo Jazz 2023, curata da Tino Tracanna, presidente della giuria del concorso.

A dicembre la pubblicazione del disco d’esordio “Inner Tales” per WoW Records.

MICHELE SANNELLI

Percussionista poliedrico classe ‘92, Michele Sannelli ha conseguito il diploma in strumenti a percussione presso il Conservatorio E. R. Duni di Matera e successivamente il Diploma

Accademico di II livello al Conservatorio G. Verdi di Milano, specializzandosi in vibrafono jazz con il M° Andrea Dulbecco. Nel 2015 è stato vincitore della borsa di studio per la frequenza di

un semestre presso la John Cali Music School in New Jersey, dove ha avuto la possibilità di studiare con jazzisti della scena di New York quali Bill Moring e Dave Stryker. Attivo anche in

ambito classico, ha collaborato con le orchestre LaVerdi di Milano, Milano Classica, ClassicaViva e UniMi, l’ensemble Sentieri Selvaggi. Ha preso parte in qualità di percussionista

al musical Mary Poppins, in scena al Teatro Nazionale di Milano nella stagione 2018/2019.

Come vibrafonista jazz ha frequentato i seminari estivi del Siena Jazz 2019 e si è esibito in diversi festival tra cui: Orsara Jazz Festival (con Daniele e Tommaso Scannapieco, Pasquale

Fiore, Alessio Busanca, Lucio Ferrara, con la direzione di Michele Corcella), Jonio Jazz Festival, Novara Jazz, LUMe Jazz, Cernusco Jazz, JAZZMI e Sound Waves di Bari (con lostorico grup po del free jazz italiano Nexus).

Ha all’attivo incisioni discografiche, tra cui: Esodi, con l’ensemble pavese Ararat; e The Red Project, del bassista milanese Andrea Grumelli, con Stefano Bagnoli alla batteria.

Nell’ambito dell’ hot jazz e dello swing, collabora con l’arrangiatore e polistrumentista Mauro L. Porro e il clarinettista Lorenzo Baldasso, suonando nel Benny rides again project, band

omaggio a Benny Goodman e Lionel Hampton.

Nel febbraio 2022 ha vinto il Premio Bettinardi per i nuovi talenti del jazz italiano sez. gruppi con il suo quintetto The Gonghers con il quale pubblicherà il disco d’esordio, sotto l’etichetta Wow Records di Civitavecchia.

Ha suonato inoltre con Dario Deidda, Roberto Ottaviano, Max Ionata, Daniele Cavallanti, Riccardo Luppi, Tiziano Tononi, Pasquale Fiore, Daniele Gorgone, Giovanni Maier, Tony Cattano, Emanuele Parrini e altri.