Michael B DJ, il nuovo singolo “Hai Bisogno Di Te”, intervista: “la musica è un viaggio, ogni giorno è buono per scoprire nuove sonorità. Il DJ/producer che più mi ha insegnato e ispirato è senza ombra di dubbio il canadese “Deadmau5”. Da lui ho imparato la voglia di sperimentare”.

Michael B DJ

Michael B DJ, artista fantastico e avanguardista, nato in una città del nord italia, Este, grande intenditore di musica costantemente orientato verso sonorità ricercate e innovative.

Nel corso della sua carriera ha collaborato con innumerevoli personaggi nazionali e internazionali, inoltre ha lavorato con diverse radio europee. Michael B DJ ha pubblicato album e compilation con prestigiose etichette discografiche europee, vincendo molteplici concorsi.
Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Michael B DJ per un’esclusiva intervista vertente il suo nuovo singolo, “Hai Bisogno Di Te”.

Qual è la tua prima reminiscenza vertente il mondo della musica?

Ho un ricordo stampato nella mente che non dimenticherò mai. Siamo in estate, verso la fine degli anni 90, fa piuttosto caldo, mi trovo in terrazzo con uno stereo e due musicassette. Sto cercando di creare un loop di un brano dance del tempo. Così per gioco stavo già in qualche modo realizzando una sorta di remix. La cosa curiosa è che al tempo nessuno mi aveva insegnato come campionare una battuta e mandarla in loop, non sapevo cosa stavo facendo ma mi piaceva incredibilmente.

Cosa rasenta la musica nella tua quotidianità?

La musica nel mio quotidiano è qualcosa di costante e sempre presente. La maggior parte delle persone hanno bisogno di caffeina o nicotina al risveglio, io no, ho semplicemente bisogno di sentire suoni che mi diano la carica o talvolta che mi rilassino, ma l’importante è che vi sia un suono che mi accompagna lungo la giornata. La musica è un viaggio, ogni giorno è buono per scoprire nuove sonorità, questo risulta un toccasana per la mia mente ma anche per la mia attività da producer ovviamente.

Quali figure hanno avuto un ascendente maggiore sul tuo background artistico?

Ci sono stati tanti personaggi che hanno creato l’artista che sono oggi, ho sempre tenuto le orecchie aperte verso quasi tutti i generi musicali, non solo elettronici. In ogni caso penso che il DJ/producer che più mi ha insegnato e ispirato è senza ombra di dubbio il canadese “Deadmau5”. Da lui ho imparato la voglia di sperimentare, di mischiare sonorità differenti di cercare di tramutare sensazioni in musica.

Michael B DJ

Qual è la genesi del tuo singolo “Hai bisogno di te”?

Il Mondo sta attraversando ormai da qualche anno un momento difficile, siamo bombardati ogni giorno da notizie pesanti e talvolta atroci. Trovo che spesso ci ritroviamo a sporcare la nostra anima di sensazioni negative e controproducenti e questo a volte va a rovinare il nostro stato d’animo. Con il pezzo “Hai bisogno di te” ho pensato a delle parole che ci permettano di ritrovare la nostra vera natura umana e ci permettano di abbandonare alcuni stereotipi nocivi attuali. Credo che la maggior parte delle persone che conosco avrebbero bisogno di depurarsi, di rilassarsi e di cercare di essere felici attraverso quello che realmente vorrebbero e non attraverso quello che gli altri vorrebbero per loro. Talvolta è necessario fermarsi, riflettere e guardare seriamente in che direzione la nostra vita sta andando, cercando se necessario, di abbandonare cattive abitudini che non portano a nulla di buono.

Se potessi affidare il tuo singolo, “Hai bisogno di te”, a un pittore, quale nome sceglieresti?

Sai non me ne intendo molto di arte ma penso che la pittura abbia molto in comune con la musica, i suoni sono infatti paragonabili ai colori e i pittori sono i DJ che mischiano e sovrappongono situazioni. Credo che se “Hai bisogno di te” fosse un quadro lo immaginerei proprio come la copertina, ovvero una persona sola, che sta ricercando infondo ad un lago i veri valori della vita, lontano da tutto e da tutti.

Quale emozione provi quando riascolti il tuo singolo “Hai bisogno di te”?

Musicalmente parlando sono un perfezionista quindi quando riascolto un mio brano tendo sempre a cercare qualche difetto o provo ad immaginarlo in maniera differente, per questo motivo non riascolto molto spesso i brani che pubblico. Quando riascolto però il mio primissimo album che ho scritto tra i 15 e i 18 anni, “Beyond”, riesco a provare tutte le forti emozioni che sentivo in quegli anni. La speranza di riuscire a diventare un producer, la voglia di far ascoltare i miei pezzi ai miei amici, l’incredibile determinazione nel voler imparare e sperimentare software e tecniche musicali sempre più complesse e avanzate.

Come percepisci i social?

I social network sono stati fondamentali nella mia carriera artistica. Tali piattaforme però possono essere un’arma a doppio taglio per chiunque in qualunque settore, ma fino ad oggi sono riuscito sempre a trarre il meglio da essi. Grazie ai social sono riuscito ad entrare in contatto con decine di musicisti in tutto il Mondo, ho potuto crescere in maniera esponenziale come producer, ho potuto partecipare e vincere contest ed avere enormi soddisfazioni. L’esempio più lampante è quando iniziai a fare qualche diretta tramite la mia pagina Facebook, mixando alcuni dei miei pezzi Techno preferiti; non passarono nemmeno 24 ore è un direttore radiofonico di Londra mi aveva già proposto di mixare come guest alla sua radio.

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