Luca Fogliati, intervista: il nuovo album “Per Te”

Luca Fogliati

Luca Fogliati, intervista: il nuovo album “Per Te”

Luca Fogliati

Luca Fogliati, cantautore sincero e profondo, proietta se stesso attraverso la musica, estremamente avanguardista, si addentra nelle sonorità rock spaziando tra l’elettronica ed il rock pop internazionale odierno.

Per Te” è il titolo del nuovo album di Luca Fogliati, i brani del disco sono l’espressione di una molteplicità di condizioni di vita, un cablaggio di emozioni pervasive, espongono storie reali e mobilitano le corde più profonde dell’anima.

Voce straordinaria, testi autentici e d’impatto per un disco realizzato con il cuore, “Per Te” il nuovo album, anticipato dal singolo “Vertigine“, il nuovo cammino da solista di Luca Fogliati,  rappresenta un’esperienza interiore emblema di tenacia, passione e libertà.

Il cantautore, Luca Fogliati, ha alle spalle un lungo percorso artistico con la sua band storica, I Volume, con cui ha calcato centinaia e centinaia di palcoscenici.

Il suo nuovo disco, “Per Te“, vanta la collaborazione con i musicisti: Marco D’Agostino, Riccardo Valle e Beppe Lombardi, produttore e arrangiatore.

L’album “Per Te” è la svolta per vivere a pieno il suo sogno da solista, un album contenente 10 brani per testimoniare ed omaggiare i suoi 15 anni di carriera, una vera e propria dedica destinata a chi ha ispirato il percorso musicale di Luca Fogliati, a chi ha contribuito alla nascita della sua passione per la musica, ma anche per chiunque ascolta il disco.

Abbiamo chiacchierato con Luca Fogliati, nel corso dell’intervista ha esposto i suoi pensieri senza filtri, ci ha rivelato emozioni autentiche, ha parlato del suo amore viscerale per la musica << Penso che la musica sia una fedele amica che ci accompagna e qualche volta consola. La ritengo capace di cambiare l’umore in una giornata nera. Nella mia vita è sempre stata uno sfogo importantissimo>>, si è raccontato e ha rievocato l’esperienza vissuta registrando il suo nuovo album “Per Te”.

Nel tuo percorso artistico tra i tanti successi e traguardi, hai ricevuto un riconoscimento molto importante, hai vinto un premio della critica denso di valenza nel 2010 con il brano “Sei Distante”. Cosa ha rappresentato per te il premio della critica all’Acanto Festival?

L’Acanto Festival fu la mia prima grande soddisfazione musicale. Reputo i premi della critica più importanti rispetto alla vittoria di concorsi. A mio parere, per un cantautore, essere apprezzato per il testo della propria canzone rappresenta il riconoscimento più alto.

Luca Fogliati

Un mese fa è uscito il tuo primo album da solista, un album maturo ed estremamente avanguardista caratterizzato da sonorità intime e moderne. Quando ti sei avvicinato per la prima volta alla musica?

Mi sono avvicinato alla musica all’età di undici anni grazie a mio padre e a Don Luigi Venesia, Parroco storico di Calliano Monferrato. Devo a queste due figure che sono state fondamentali nella mia vita, l’amore, la dedizione e il rispetto che metto in tutto ciò che faccio.

Luca Fogliati

Il tuo disco “Per Te” arriva dopo 15 anni dall’inizio del tuo cammino nel mondo della musica, come vivi un traguardo così importante?

L’ album “Per Te” rappresenta per me una tappa, non un traguardo. Sinceramente ritenevo che “chiudersi” in uno studio di registrazione per un anno sarebbe stato noioso per me. Sorprendentemente è stata invece un’esperienza meravigliosa condivisa con l’arrangiatore e produttore dell’Album Beppe Lombardi, persona dotata di grandi capacità e sensibilità.

Il tuo nuovo singolo “Vertigine” vai incontro alle paure, il timore di prendere il volo e di rischiare per superare nuove sfide. Come fronteggi le paure?

Tento di affrontarle lavorando molto su me stesso. Cerco una soluzione ad ogni ostacolo che mi si pone dinanzi, ovviamente non sempre ci riesco.

Luca Fogliati

Nella canzone “L’equilibrista” canti “Cammina sul filo del proprio destino”, credi che la musica possa sovvertire le imperscrutabili opere del caso?

Penso che la musica sia una fedele amica che ci accompagna e qualche volta consola. La ritengo capace di cambiare l’umore in una giornata nera. Nella mia vita è sempre stata uno sfogo importantissimo.

Il brano lo specchio è molto rock trattando  una tematica sempre attuale, “Mi guardo allo specchio e quello che vedo è soltanto il mio volto più vecchio”, quanto consideri fondamentale amare se stessi?

Penso che sia importante guardarsi allo specchio facendosi ogni tanto un esame di coscienza. Siamo sempre pronti a giudicare gli altri ma non ad ammettere gli errori che commettiamo.”Lo Specchio” vuole essere una provocazione per quelle persone che tanto si pavoneggiano ma che in realtà hanno il vuoto dentro. Credo inoltre che il vero amore verso sé stessi sia abbracciare la totalità di ciò che siamo e decidiamo rappresentare.

“Togliti la maschera e gioca ancora se ti va”, La Tua Maschera è un brano ammantato di valori sinceri ed un lapalissiano invito a spingersi oltre la falsità. Come convivi con le maschere della quotidianità?

Le maschere fanno parte del nostro uso quotidiano. Tutti noi, chi più chi meno, indossiamo delle maschere nel tentativo di nasconderci dietro a qualcosa, per protezione.

“Ad un passo da te … rimango instabile… rimango immobile”, canti l’amore che pietrifica, credi che i sentimenti siano il motore del mondo?

Assolutamente sì, i sentimenti sono il motore del mondo e ogni essere umano è legato ad essi. Finché sarà così continueremo ad essere ed esistere.

“Musica” sottolinea l’importanza del tempo che allontana le lacrime amare, “Immagini, parole, momenti che non tornano più”, i tuoi testi sono molto riflessivi ed autentici. Quanto sono autobiografici?

I testi delle canzoni che scrivo sono tutti autobiografici. Raccontano frammenti della mia vita, esperienze vissute e condivise, vittorie e sconfitte, riflessioni intime e ricordi di persone e avvenimenti importanti che hanno fatto di me l’uomo che sono oggi.

Vent’anni è un brano suggestivo, “ci hai lasciato all’improvviso senza più parlare… il tempo scorre troppo forte per poterlo fermare”. Se potessi viaggiare nel tempo torneresti nel passato? O vorresti sbirciare nel futuro?

Sono più incuriosito da quello che verrà, preferisco guardare al futuro piuttosto che soffermarmi sui rimorsi e rimpianti legati al passato.

Per molti anni sei stato il frontman di una band. Quanto pensi che sia diversa la musica affrontata da solista?

Credo che la musica vissuta da solista sia più intimista e forse anche più coraggiosa.

Qual è il luogo più bello del mondo in cui vorresti tenere un concerto?

Ogni luogo è il palco ideale per un concerto. Il più bello è quello in ci sono persone che vivono in simbiosi con me l’evento, godendosi la mia musica e perché no, magari portandone poi a casa un pezzetto con sè.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Mi piacerebbe far arrivare a più persone possibili la mia musica attraverso l’Album “Per Te” e riprendere finalmente i concerti dal vivo dopo questo periodo di fermo forzato che tutti noi abbiamo purtroppo vissuto.