“LITAHMI”: A SAN CESAREO 200 MQ DI ECO-MURALES A PROTEZIONE DEL CE-DRO DEL LIBANO

“LITAHMI”: A SAN CESAREO 200 MQ DI ECO-MURALES A PROTEZIONE DEL CE-DRO DEL LIBANO

L’arte incontra la sostenibilità a San Cesareo (RM) con la realizzazione di “Litahmi”, un eco-murales a protezione del Cedro del Libano, da millenni simbolo di bellezza e benessere, oggi a rischio estinzione. “Litahmi” – nome carico di responsabilità che in arabo significa “proteggere” – è firmato dallo street artist Luogo Comune e nasce nella Giornata degli Alberi con un obiettivo ben preciso: trasmettere un messaggio di protezione verso questa specie antichissima di Cedro – già raccontata e venerata nel poema di Gilgamesh e nella Bibbia – che oggi più che mai necessita di tutela.

Da San Cesareo, luogo scelto dagli imperatori romani per la loro villeggiatura e dove – si narra -piantarono i primi esemplari della penisola di questa preziosissima pianta, eleggendola di fatto a “Patria Italiana del Cedro del Libano”, si viaggia attraverso segni e colori, fino ai luoghi che hanno visto nascere e che per millenni hanno curato il Cedro del Libano.

“Sono molto emozionata ed entusiasta di avere accolto questo progetto che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità dell’aria” dichiara Annalisa Benincasa, Consigliera delegata all’Ambiente di San Cesareo.

Nella patria italiana del cedro, due sono gli eco-murales firmati dall’illustratore e street artist bolognese Luogo Comune assistito dall’artista Maria Bressan in arte Rosmunda, che dal 21 novembre 2022 appaiono sulla scuola e sul campo da calcio: due interventi di arte pubblica dal linguaggio simbolico che combina elementi della flora e della fauna per dare visibilità alla minaccia climatica.

“Con questo nuovo progetto di street art ecologica” aggiunge Annalisa Benincasa, “abbiamo avuto anche l’opportunità di fare una campagna informativa con più di 100 ragazzi del nostro istituto comprensivo. Li abbiamo così avvicinati a quella che è l’educazione ambientale e li abbiamo anche sensibilizzati a quello che è il nostro patrimonio arboreo, cioè il Cedro del Libano.”

È così che il cedro diviene protagonista degli ecomurales e – attraverso una lettura sottile dell’opera – ricostruisce un ecosistema arboreo inclusivo e variegato: il cedro stesso appare infatti circondato di alberi, inserendosi esso stesso in una cornice naturale, un tutt’uno con l’ambiente circostante. La narrazione dell’opera si compone quindi di diversi elementi collegati al tema dell’inquinamento, della minaccia climatica e della sostenibilità, ma lascia anche uno spunto di riflessione e d’interpretazione personale a chi la osserva.

Il verde delle foglie aghiformi e del cedro è protagonista del murales – in un’apparente tridimensionalità – lasciando a chi guarda una sensazione di benessere e tranquillità, e dialoga in maniera delicata con i colori del giallo, del rosa e del blu nelle loro diverse tonalità, andando a creare un’armonia di fusioni nel richiamo dell’importanza del Cedro del Libano nella storia dell’umanità.

Litahmi è realizzato con la vernice Airlite, una pittura che purifica l’aria dai nox gases, monossido e biossido di azoto che sono tra i più dannosi inquinanti prodotti dal traffico automobilisitico. L’applicazione su una superficie totale di 200 metri quadrati sarà l’equivalente di aver piantato 8 alberi di Cedro a San Cesareo, che elimineranno 110 kg di Co2 nell’aria, assorbiranno 10 kg di Co2 durante il primo mese di applicazione e porteranno a zero l’inquinamento di 40 auto a benzina euro 6 ogni giorno.

“Oltre a questi a questo progetto, legato al Cedro del Libano” conclude Benincasa, “stiamo predisponendo altre azioni che hanno quindi un unico filo conduttore: il nostro cedro”.