LIBA nasce nel Febbraio 2001 a Vizzolo Predabissi in provincia di Milano da padre libanese e madre palestinese. La sua passione per il mondo della musica prende vita durante l’infanzia ascoltando diversi generi provenienti da svariate parti del mondo, agevolato anche dalla presenza di diverse culture nella sua famiglia. A soli 12 anni, tocca la sua prima console da DJ e inizia a familiarizzare con la musica elettronica. Durante i primi anni delle superiori, comincia a produrre le sue prime basi, ampliando la gamma di generi musicali su cui lavorare. Durante questo periodo nutre sempre una passione per il canto e sente la necessità di esprimersi al meglio attraverso questa forma d’arte, così, alla fine delle superiori, comincia a creare i suoi primi brani inediti. Nonostante sia sempre stato timido e avesse difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti, con le sue canzoni riesce a narrare ciò che prova veramente senza alcun vincolo, ed è così che la musica diventa per lui essenziale. Abbiamo raggiunto LIBA per un’esclusiva intervista.
In quale emozione ti rispecchi quando canti?
Il tema che affronto di più nelle mie canzoni è l’amore, in tutte le sue sfumature, passando dai periodi in cui l’amore ci rattrista a quando ci rende felici, o ancora quando due persone nonostante il sentimento non sono compatibili e ciò porta al dolore. Quando compongo i miei brani generalmente provo un senso di “ansia e perfezionismo” dato dal fatto che sono molto pignolo nella realizzazione dei miei pezzi, nulla è lasciato al caso perché voglio mostrare al pubblico la migliore versione possibile di me e della mia musica. Invece quando mi è capitato di cantare dal vivo, per quanto sia stata una nuova esperienza, mi sono sentito stranamente (e fortunatamente) calmo grazie anche al pubblico che è stato fantastico e mi ha fatto sentire a mio agio.
Quali artisti hanno influenzato il tuo background musicale?
Ascolto musica di molti generi diversi, quando compongo un brano sono spesso influenzato dalle sonorità che sto ascoltando in quel momento, nel caso si “Sola” era un periodo nel quale stavo ascoltando molta r&b, Dance e Rock. Alcuni degli artisti che ammiro tanto è che per me sono artisti con la A maiuscola sono Charlie Puth, Bruno Mars, Rihanna, Justin Timberlake. Sono anche un gran consumatore di musica Rap americana. Da piccolo ascoltavo soprattutto la musica che ascoltava mia madre, r&b e Pop degli anni 90, come Justin Timberlake, Micheal Jackson, Jamelia e la musica italiana che girava quando i miei genitori sono arrivati in Italia come Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia.
Qual è la genesi del brano “Sola”?
Il testo di “Sola” è stato ispirato da un breve scenario che ho immaginato. In questo scenario mi vedevo sicuro di me, abbastanza sfacciato, mentre cercavo di parlare con una ragazza, il tutto mentre ascoltavo dei beat. Durante questa immaginazione, ho ascoltato un particolare beat che alla fine è diventato la base del brano finale. Appena ho premuto il tasto “play” sul programma di registrazione, la prima frase che ho pronunciato è stata “non ti lascio sola”. Questa frase ha ispirato il resto della canzone.
A chi dedichi il tuo nuovo singolo?
Dedico questo brano a tutte le persone timide ed insicure, è un appello a farsi un po’ più coraggiosi ed osare di più nella vita.
Qual è il motto che sposi più assiduamente?
“Vivi e lascia vivere” fate ciò che vi rende felici, non sprecate il vostro tempo a spargere odio sugli altri, concentratevi su migliorare voi stessi.
A cosa stai lavorando attualmente?
Attualmente sto lavorando ai miei prossimi brani da pubblicare e mi sto allenando a cantare dal vivo, spero un giorno che i miei live diventino sinonimo di qualità.
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