Leda P, il nuovo singolo “Fuori Fase”, intervista: “il talent mi ha regalato la possibilità di farmi ascoltare dal mitico giudice Sal Da Vinci, essere stimata artisticamente da lui non ha prezzo”

Leda P, il suo vero nome all’anagrafe è Paola D’Alessandro, è una giovanissima cantautrice talentuosa e determinata.

Si è contraddistinta ad Area Sanremo, ha raggiunto il secondo posto con la sua vocalità notevolmente raffinata.

La partecipazione al celebre talent show di La5, IBand, l’ha resa amatissima dal grande pubblico, tra i giudici era presente il grandissimo Sal Da Vinci.

Tra le sue hit “È troppo tardi“, brano prodotto da Gianni Testa, Nicotina, il primo singolo con lo pseudonimo Leda P.

Nel suo nuovo singolo, Leda P, racconta i tormenti emotivi provocati da un innamoramento improvviso per un ragazzo conosciuto durante una festa a Lisbona. La copertina di Fuori Fase è stilizzata, ha dei capelli aggrovigliati emblema del disordine mentale,  all’interno flash blu, colore che rievoca il fiume Tago e gli azulejos lisbonesi.

Fuori fase” è una ballata innovativa e suadente, deriva dal lavoro in studio con Sam Lover, produttore di GionnyScandal, e con Davide Maggioni che si è occupato del mixaggio e anche del master definitivo.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato la cantautrice Leda P, nel corso dell’intervista l’artista si è raccontata senza filtri e ha confessato i segreti del suo nuovissimo singolo.

Quando hai percepito la centralità della musica nella tua vita?

All’età di 4 anni, quando da grande volevo fare “Giorgia”…cioè la cantante.

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

LEDA P nasce dall’anagramma di una parte del mio cognome e dall’iniziale del mio nome: Paola D’ALEssandro.

Quali artisti hanno ispirato il tuo background musicale?

Giorgia ed Elisa sono i miei pilastri fondamentali sin dalla prima infanzia e prendo molta ispirazione da loro, però ho studiato anche molta musica classica e negli ultimi anni mi sono avvicinata all’ascolto del jazz. Posso dire di avere molte influenze, ma quella che risalta di più nella mia musica è sicuramente quella della “Musica leggera” con Elisa e Giorgia.

­Vanti il secondo posto ad Area Sanremo, cosa ha rappresentato un traguardo così significativo nel tuo percorso artistico?

È stata una vittoria inaspettata e devo dire che ci ho messo parecchio tempo a realizzarlo, ogni tanto guardo ancora il premio e non me ne capacito. Questo mi ha sicuramente aperto le porte verso il mondo dello spettacolo grazie anche alla produzione del singolo “E’ troppo tardi” con Riserva Sonora e Gianni Testa. È stata un’esperienza abbastanza surreale perché durante la settimana del festival ho potuto assaggiare uno spicchio del vortice che vivono gli artisti, mi svegliavo la mattina già con 10/15 interviste programmate e le prime le iniziavo ancora nel letto o mentre facevo colazione, con poche ore di sonno addosso visto che avevo finito le varie esibizioni e festeggiamenti verso le 3/4 di notte. Da qui ho imparato a lavorare in studio con un team, a non poter annullare un impegno se non avevo voglia e ammetto che dopo 20 volte che ripetevo le stesse cose ero un po’ stanca, però mi ha fatto dare uno sguardo a quello che potrebbe essere il mio futuro se arrivassi a calcare il palco dell’Ariston.

Leda P

Hai partecipato a IBand, il celebre talent andato in onda su La5. Cosa porti con te dell’esperienza?

iBand è un’altra delle mie esperienze più belle. Ho vissuto il sogno del talent e della band, ero a Roma con il mio gruppo e stavamo dando un senso a tutte le ore in sala prove, a tutti i festival, tutti i concorsi e tutte le esibizioni in piazza. Il talent mi ha regalato la possibilità di farmi ascoltare dal mitico giudice Sal Da Vinci, essere stimata artisticamente da lui non ha prezzo. Grazie alla vetrina il Direttore artistico Vincenzo Sorrentino ha deciso di produrmi e da qui è nata “Zenzero e Limone”, ma mi ha dato anche la possibilità di suonare come flautista nelle colonne sonore di 2 film andati sui grandi schermi e sui canali Mediaset (Din Don una parrocchia per due / Din Don il ritorno).

La copertina del tuo nuovo singolo è davvero molto particolare, chi l’ha realizzata?

La copertina è stata realizzata dal mio amico Elia Valenti (che saluto tanto), un artista formidabile che ammiro e stimo tantissimo. Ci abbiamo lavorato ben 2 mesi perché sono un po’ perfezionista e lui è stato formidabile nel capire al 100% cosa volessi, il tutto a distanza di kilometri.

Hai lavorato in studio con Sam Lover, produttore di GionnyScandal, e con Davide Maggioni che si è occupato del mixaggio e del master definitivo. Qual è il più grande insegnamento che hai appreso?

Quello che ho appreso è che non importa chi ci sia in studio con te, l’importante è che ci sia un rapporto di fiducia e di amicizia con l’altra persona, così da poterti sentire a tuo agio nell’esprimerti.

Leda P

Come ti approcci ai social network?

Molto male, li uso tantissimo e perdo un sacco di ore al giorno, ma comunque non sono molto in gamba a gestire i miei contenuti, per fortuna ho un angelo di Social media manager che mi salva sempre (Sara Zamboni)!

Qual è la frase che sposi più frequentemente?

“Dopo lo faccio”

Il tuo brano Fuori fase è molto intenso. Quanto c’è di autobiografico nella tua scrittura?

Dipende dai pezzi, ma solitamente lo è al 100%.

Quali sono i tuoi prossimi impegni?

Per ora ho programmato “solo” l’uscita dei prossimi singoli e nel frattempo mi sto concentrando sulla laurea (essendo all’ultimo anno di conservatorio), per il resto se dovesse uscire improvvisamente qualche data sarei più che felice.

Leda P su instagram

https://instagram.com/ledap_music7