Laura B, da Sanremo Rock al nuovo singolo “Risiko”: “mi piacerebbe poter collaborare con Fiorella Mannoia e scrivere per lei, cantare per Loredana Bertè e duettare con Carmen Consoli”

Laura B

Laura B, cantante e autrice, diplomata ai Civici Corsi di Jazz di Milano in Canto Jazz, ha intrapreso la carriera artistica a soli 17 calcando palcoscenici rinomati e teatri.

Dal 2009 ha collaborato con numerosi artisti, come Lucio Bardi(chitarrista di Francesco De Gregori), Lalla Francia e Luciano Ninzatti (turnista di Loredana Bertè).

Ritorna con un nuovo singolo estremamente peculiare, si intitola “Risiko“, il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica.

Il magazine Emozionienozioni ha ospitato Laura B per un’intervista esclusiva tra emozioni e ricordi.

Cosa rappresenta la musica nella tua vita?

La musica è la mia vita: una scelta, un impegno, un’occasione, un’opportunità, una fortuna.

Laura B

Com’è nato il tuo nome d’arte?

Laura è il mio nome e B l’iniziale del mio cognome, ma anche di blues, che è il punto da cui sono partita.

Quali sono i principali personaggi che hanno scalfito il tuo background musicale?

La prima nella lista è Janis Joplin; a seguire Etta James, Tina Turner, Bessie Smith, Billie Holiday, Patty Smith, Mina, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè e Mia Martini, i cantautori italiani come Lucio Dalla, Battiato, De Gregori, De Andrè e più recentemente Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Brunori SAS, Levante.

Hai collaborato con artisti come Lalla Francia, Lucio Bardi(chitarrista di Francesco De Gregori), Luciano Ninzatti (turnista di Loredana Bertè). Qual è stato il consiglio più prezioso che hai ricevuto?

Di restare fedele a me stessa, capire cosa volevo e raggiungere lo scopo.

Hai partecipato al celebre concorso canoro Sanremese, Sanremo Rock, com’è stato esibirti al Teatro Ariston?

Emozionante. Con pregi e difetti il Teatro Ariston rimane un luogo mitico. E’ stato come varcare le porte di un tempio.

Hai ricevuto il premio ET Team, cosa ha rappresentato un riconoscimento così emblematico?

E’ stato gratificante e sorprendente.

Sei impegnata nel grande proponimento  “Women in Woodstock”, accompagnata da Manuela Di Gennaro (Mama’s Anthem, Rootical Foundation) e Valentina Benaglia (La Malaleche, Shame & Skandal), come ti sei avvicinata al progetto?

E’ iniziato tutto con una collaborazione ad un progetto tributo a Janis Joplin durante il 50esimo del festival di Woodstock. Studiando e ricercando ho notato come in 3 giorni di musica si fossero esibite solo 5 donne. Ho pensato fosse importante sottolineare questo aspetto e fare un ponte con la situazione musicale attuale. Ho chiesto a due colleghe stimate e amiche di partecipare al progetto e per fortuna hanno accettato.

Laura B

Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso il tuo nuovo singolo “Risiko”?

Risiko è un gioco fatto di scelte e di strategie, un po’ come succede nella vita. In questo brano parlo del tempo e della velocità che spesso ci fagocita senza lasciarci momenti per pensare: il tempo per fare la scelta giusta o forse quella sbagliata, il bisogno di staccarsi da una società frenetica e indifferente. Lo special è un momento di risoluzione e speranza.

Nella strofa del brano “Risiko” parli del desiderio di uscire dal circuito di trambusto che investe la nostra società, qual è il tuo segreto per lottare contro il frastuono e l’indiffenza?

Scrivere canzoni, studiare, ricercare. Immergermi nell’arte per me significa entrare nei mondi intimi di chi la esegue e quindi provare empatia. Cerco di vivere una vita che abbia un senso umano.

In “Risiko” sottolinei quanto i desideri possano far rinascere la speranza, quanto è fondamentale credere nei propri sogni?

Credere nei propri sogni è indispensabile: un sogno è un’idea e le idee smuovono il mondo e le persone ad affrontarsi e superare i propri limiti, a cercare alternative dove ce n’è bisogno. Il sogno è l’inizio di un avventura…

La copertina del tuo nuovo singolo, “Risiko”, evoca la sensazione di romitaggio tipica del labirinto, come percepisci la solitudine?

Ho scelto il labirinto dopo una gita al labirinto di Franco Maria Ricci. C’è una mostra al suo interno curata da Umberto Eco: mi ha illuminata. Il labirinto diventa il simbolo della scelta, della ricerca, dell’affanno e della riuscita ma anche della solitudine. Personalmente, riguardo la solitudine, ho notato fin da piccola la paura delle persone di restare sole. Ho scelto di conoscerla e imparare a conviverci in modo tale da non esserne schiava e farmi condizionare nelle scelte della vita. Ad oggi la solitudine è un’amica.

“Risiko”, il tuo nuovo singolo, affronta la fondamentale ricerca del senso del vivere, quanto la musica intraprende un ruolo chiave nelle vicissitudini del ritmo circadiano?

La musica è ovunque e c’è sempre: per qualcuno scandisce dei momenti specifici di una giornata, di una storia, di un ricordo; può diventare un momento di sfogo o di sollievo. La musica può dare voce a chi fatica ad esprimersi. Ognuno dovrebbe avere un proprio Leitmotiv nella vita.

Come vivi il poliedrico mondo dei social network?

I social hanno molte funzioni: possono essere utili a un artista per farsi conoscere, per arrivare a più persone; uno strumento di libertà, ma a volte pericoloso e soffocante. Bisogna dare il giusto spazio e starci.

Amici di Maria De Filippi, XFactor, o Tú Sí Que Vales? Quale sceglieresti?

La televisione mi ha sempre preoccupata un po’: la sensazione che qualcun altro possa decidere di presentarti al mondo a seconda dei suoi bisogni mi lascia perplessa. In generale la competizione tra artisti non mi piace: può diventare umiliante per chi non è scelto e un’occasione fortunata per chi lo è, ma credo senza troppo controllo. Con il passare del tempo e con qualche insicurezza tralasciata penso sia una grande opportunità di visibilità e quindi di lavoro. Forse sceglierei X factor e per divertirmi un po’ Tú Sì Que Vales.

Con quali artisti vorresti collaborare in futuro?

Mi piacerebbe poter collaborare con Fiorella Mannoia e scrivere per lei, cantare per Loredana Bertè e duettare con Carmen Consoli. In realtà mi piacerebbe potermi confrontare con più artisti possibile: i confronti arricchiscono e fanno fiorire idee utili alla creazione.

Qual è il motto che sposi solitamente?

Quello di mia nonna: “se ti rende felice, allora è la scelta giusta!”

Quali sono attualmente i tuoi prossimi programmi?

L’uscita del primo Ep da solista verso fine Aprile, uno spettacolo teatrale sulla promozione del talento al femminile e un contest per cantautrici e giovani talenti.

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