Lara Serrano – Tra il dejavu e l’amnesia (Radio Date: 12-05-2023)

Lara Serrano - Tra il dejavu e l'amnesia (Radio Date: 12-05-2023)


Lara Serrano nasce il 5 ottobre del 1998 a Genova.
È una persona allegra, solare, le piace far sorridere le persone ma molto riflessiva e, a volte, rigida con sé stessa.
Fin da piccola manifesta la passione per la musica: passa ore a guardare lo Zecchino d’Oro e ne conosce tutte le canzoni a memoria.
Inizia a suonare il pianoforte in tenera età, prendendo lezioni private. È predisposta allo strumento. Il pianoforte è molto amato in famiglia, soprattutto dalla mamma e dai nonni.
Nel periodo della scuola media suona con una band, creata in tale contesto, diverse cover dei Beatles, Shocking Blue, Queen, Jovanotti, ecc. Con tale band ha la possibilità di suonare su alcuni palchi e di partecipare a diversi concorsi musicali. Vinceranno il concorso “insieme per suonare, cantare e danzare” nel 2012 a Omegna (VB).<br>A 12 anni scrive il suo primo pezzo “Basta solo uno sguardo”, dedicato alla nipotina.
Abbandona lo studio dello strumento dopo la scomparsa della nonna materna, all’età di 15 anni, e si dedica alla chitarra elettrica, prendendo lezioni.
Nel 2017 si diploma al liceo linguistico G. Mazzini di Genova e, nello stesso anno, si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, in cui consegue la laurea nel 2023.
Abbandonati gli studi musicali, trova sfogo nella scrittura di quelle che diventeranno le sue canzoni.
Nel 2020, in seguito alla scrittura di “Roma Miami”, conosce Rita Rusic, nota produttrice cinematografica, nonché musa ispiratrice del brano.
Sul finire dello stesso anno, conosce e collabora con Beppe Stanco, produttore musicale, con cui procede a riarrangiare “Roma Miami”, singolo pubblicato l’8 ottobre del 2021. Del brano viene anche girato il videoclip con il videomaker Gianluca Garretto.
Nel mese di dicembre del 2021 esce il remix di Roma Miami in collaborazione con Fra Melito, artista emergente della scena romana. L’uscita del pezzo viene annunciata tramite un’intervista radiofonica.
Ad aprile 2022 esce “Follia”, brano totalmente autobiografico, con cui partecipa al Festival “Voci d’Oro”.
Durante l’estate dello stesso anno esce “C’est la vie”, scritta a quattro mani con Marco Conte, prodotta da Alessandro Mancuso e distribuita da Ingrooves mediante l’etichetta discografica Estro Records.
Il 2023 inizia con “Iride”, pezzo presentato da Lara durante le selezioni di Area Sanremo, anch’esso prodotto da Alessandro Mancuso e distribuito dalla medesima etichetta Estro Records.
Ad aprile 2023 va in onda il talent “International Music Star” a cui Lara partecipa presentando il nuovo singolo, “Tra il dejavu e l’amnesia”, prodotto da Alessandro Mancuso e distribuito da Ingrooves attraverso Estro Records.

TRA IL DEJAVU E L’AMNESIA
“Tra il dejavu e l’amnesia” nasce in un periodo particolare della mia vita, in cui apprezzo tutto ciò che mi circonda. Ha un destinatario ben preciso. E’ un mix tra chiedere scusa per gli errori commessi e l’incredulità di poter contare su qualcuno, con la fiducia e la purezza che si hanno prima di aver subito delusioni.
Eppure ne ho avute.
Spesso, purtroppo, non riesco mai a godermi appieno ciò che ho perché guardo e analizzo sempre il futuro, senza soffermarmi mai sul presente. Invece è bello scoprire (o riscoprire) quello che si ha, senza azzardare paragoni con un passato che dovrebbe restare tale.
Il rapporto di cui parlo, musa ispiratrice del brano, nasce per caso, inaspettatamente, instaurato con una persona che ho sempre avuto modo di frequentare da lontano senza mai approfondire la conoscenza perché, per, riprendere le parole del ritornello, “non so se sei un poker d’assi o un bluff”. Fin da piccola ho sempre avuto la presunzione e un bisogno sfrenato di conoscere e avere la certezza di non sbagliare giudizio su chi ho di fronte ma, a volte, i rapporti possono essere paragonati a una partita a carte. Forse il bello risiede proprio nel ricredersi su un presunto bluff.
Credo che il fulcro del messaggio che voglio mandare risieda proprio nel ponte, quando ammetto le mie insicurezze e invito a cercare il “mattone spostato” nel momento in cui alzo un muro e mi chiudo in me stessa. Al contempo, non pretendo che sia solo l’altra persona a fare il passo in avanti. Motivo per cui nella frase dopo è richiamata la porta e la relativa chiave. Di quante persone vi fidate? E a chi dareste le chiavi per entrare nelle vostre insicurezze senza bussare? La fiducia, infatti, è un altro elemento centrale della canzone e, per la prima volta, viene trattata in modo positivo e sicuro: “ho fiducia in te”. Penso che quest’affermazione, tanto scontata quanto forte, racchiuda la dedica che ho voluto fare con questa canzone.