John Lennon, let it be: 40 anni dalla sua scomparsa

John Lennon, let it be: 40 anni dalla sua scomparsa, oggi avrebbe avuto 80 anni.

Nato a Liverpool, cresciuto negli anni della guerra e durante il dopoguerra, Lennon ha fatto i conti con un’infanzia particolarmente difficile e un’adolescenza torbulenta.

La sua musica è ancora oggi attuale, l’ex leader della band che ha conquistato il mondo, il leader dei Beatles ha vissuto più vite in una.

La sua gavetta è stata sensazionale ed è arrivata oltre ogni probabile aspettativa. Insieme ai suoi compagni d’avventura, ha egemonizzato il mondo con una musica senza tempo.

Prima di innamorarsi di Yoko Ono, era un uomo con una vita spericolata e  molto inquieta. Soltanto con la sua Yoko Ono, grazie all’aiuto della sua musa ha vissuto una nuova dimensione incentrata sulla spiritualità. John Lennon è diventato il simbolo della pace con i suoi testi e con suoi gesti, ha combattuto per tutta la sua vita per un mondo migliore. Aveva un sogno: la pace.

La sua carriera da solista è iniziata con  “Plastic Ono Band” (“Mother” e “Working Class Hero”) ed proseguita con un susseguirsi di capolavori struggenti e straordinari: “Imagine” (che contiene “Jealous Guy”), “Mind Games”, “Walls and Bridges”, “Rock and Roll” e l’ultimo “Double Fantasy”.

Lʼex leader dei Beatles ci abbandonava proprio l’8 Dicembre, veviva assassinato da Mark Chapman nel 1980, nella città di New York, mentre stava tornando a casa con compagnia di Yoko Ono.

Lennon aveva festeggiato i suoi 40 anni due mesi prima. Quella notte, lui e Yoko Ono, rientravano nel loro appartamento all’interno del Dakota Building, di fronte a un ingresso del Central Park sulla 72esima strada, dopo una giornata piena di impegni. Proprio quel giorno durante la mattinata, aveva realizzato il suo famosissimo servizio fotografico per la copertina della rivista “Rolling Stone”. Nella foto della copertina, vediamo Lennon abbracciare e baciare la Ono.

Erano le 22.50 quando Chapman ha tirato  fuori una pistola calibro 38 e ha sparato cinque colpi: i primi quattro alla schiena e l’ultimo fatale al cuore.

Lennon ha pronunciato “I was shot” ( hanno sparato) prima di perdere irrimediabilmente i sensi, è morto alle 23.15.

Nel 1969 Lennon aveva dichiarato: “Non ho paura di morire, sono preparato alla morte perché non ci credo. Penso che sia solo scendere da un’auto per salire su un’altra”. 

Dopo aver sparato al cantautore, Chapman ha dichiarato di aver sparato per un’affermazione di Lennon, aveva detto che Dio era un concetto. Successivamente ha aggiunto che voleva eliminare l’uomo più celebre al mondo per eliminare la sua depressione.

Nonostante il triste epilogo, a 40 anni dalla sua scomparsa, John Lennon è un mito che ha ispirato, rivoluzionato intere generazioni e continua a influenzare il mondo, grazie alla sua musica e al suo assiduo impegno per la pace universale.