Ismaele, classe 1994, nasce a Vittoria, un paese del sud della Sicilia. Sin da piccolo si appassiona al canto sperando un giorno possa diventare la sua professione. Inizia così a cantare nel coro della scuola e come voce solista nella Chiesa del suo paese. Inizia a studiare canto con vari insegnanti del territorio e a seguire masterclass con grandi nomi del panorama musicale, tra cui Beppe Vessicchio.
Dopo molti anni, oggi si sente finalmente pronto ad intraprendere la strada musicale per questo pubblica i singoli “Chica Mala” e “Ruota Panoramica”, brani del progetto che sta lavorando insieme all’autore Marco Canigiula.
Abbiamo raggiunto Ismaele per un’esclusiva intervista vertente il suo nuovo singolo “Supercar”, brano disponibile in rotazione radiofonica da venerdì 10 marzo 2023.
In quale emozione ti rispecchi quando canti?
Quando canto entro in un’altra dimensione, una dimensione spirituale. Questo lo devo alla fede e al fatto che per lo più il mio canto è un’adorazione a Dio in quanto da quando avevo 16 anni mi occupo della lode in chiesa.
Qual è il tuo primo ricordo vertente il mondo della musica?
Quando penso alla musica penso ad una forma d’arte come la pittura, purtroppo come anche per l’arte, la musica sta cambiando e si sta evolvendo in modo sbagliato secondo il mio punto di vista. È come guardare un quadro del 1500 di Leonardo o un quadro di Caravaggio e guardare un quadro oggi di astrattismo dove si nota solo un punto o colori buttati li senza un senso o come fare i baffi alla gioconda e poi esporla al museo. Ecco la musica secondo me sta diventando proprio come quel dipinto.
Qual è la genesi del tuo nuovo singolo?
Supercar è un brano tratto da una storia vera, una storia che mi tocca personalmente perché attraverso questo brano voglio raccontare la storia del mio migliore amico che io definisco mio fratello, al quale venne diagnosticato una malattia grave a morte con una prospettiva di vita di 4 anni. Durante questa odissea in ospedale tra i pianti e il dolore, ricordo una frase che mi diceva sempre: “se mai dovessi vivere e non morire mi comprerò una Supercar”. Questa era la frase che ci accompagnava ogni giorno, perché io sono stato con lui in ospedale dall’inizio alla fine, seduto accanto a lui a piangere insieme e a pregare insieme e a chiedere a Dio che fosse fatta la SUA volontà e che lui possa ricevere un miracolo e quindi vivere e non morire e raccontare come testimonianza della Grazie di Dio. Dopo l’intervento, dall’esame istologico i medici comprendono che non si tratta di un tumore maligno, ma di qualcosa di benigno e quindi può tornare a vivere senza intaccare la qualità della sua vita. Appena usciti dall’ospedale, subito andammo a comprare la tanto desiderata supercar nello specifico una “FERRARI”. Da questa storia vissuta insieme con un lieto fine nasce il brano SUPERCAR con la quale voglio raccontare come con la Grazia di Dio e con l’aiuto delle persone giuste come un amico si possono superare difficoltà che sembrano insormontabili e realizzare quei sogni “impossibili” come comprare una SUPERCAR.
A chi dedichi Supercar?
Supercar è un brano dedicato al mio migliore amico Giuseppe, o meglio un fratello, una parte di me. È la sua storia vissuta insieme che mi ha portato a raccontare attraverso questo brano (speranza e amore) a chi magari ha vissuto situazioni simili.
Qual è il motto che sposi più assiduamente?
La vita è troppo breve per non essere felici ogni giorno. Questa è la frase che dico a tutti ogni giorno e che mi incoraggia ad andare avanti e ad essere gioioso nonostante le vicissitudini della vita.
Progetti futuri?
Per adesso vorrei concentrarmi solo alla musica cristiana, una musica dove lo spirito riesce a portare pace, amore, ma soprattutto a farti stare bene. Sapete, durante questo canto viene meno la tecnica o il cercare di esibirsi ma viene fuori la cosa più importante, un canto sincero dove aprire il cuore e cantare con tutto te stesso.