IPERCORPO Festival, Forlì “Trattare l’aria”
Sabato 4 Giugno, Ore 22:30, EXATR
Sabato 4 Giugno 2022
MASTERCLASS INTERNAZIONALE SCENA EUROPA,VI EDIZIONE13:00 – 17:30
EXATR
workshop a cura di: Mole Wetherell
organizzazione e tutoring: Mara Serina
[pranzo + workshop in lingua inglese]
SONORA DESERT
Ore 16:00 – 21:30
Teatro Félix Guattari
Muta Imago
[teatro]
repliche per 10 spettatori
ore: 16:00 / 17:30 / 19:00 / 20:30
APERTURA CENTRO FESTIVAL19:00 – 23:59
EXATR
area bar a cura di: Poderi dal Nespoli e Diagonal Loft Club
food truck: Namà – gustoso benessere e MAD for BBQ
[ingresso gratuito]
IN LOCO. IL MUSEO DIFFUSO DELL’ABBANDONO
Ore 19:00 – 23:59
EXATR
Spazi Indecisi
[apertura centro visite]
TRATTARE L’ARIA⎪MARGHERITA MORGANTIN
Ore 19:00 – 20:00
EXATR
a cura di: Davide Ferri
con la collaborazione di: Miral Rivalta
[presentazione opera e artista]
ANDREIA, ore 20:00 – 23:59
EXATR
Paola Bianchi/Valentina Bravetti
[videodanza – proiezioni in loop]
LA DANZA IN 1 MINUTO
Ore 20:00 – 23:59
EXATR
COORPI
[videodanza – proiezioni in loop]
A STRING SECTION21:00
EXATR
Reckless Sleepers
[danza]
Ore 22:30, EXATR
Deriva Traversa
di Dewey Dell
coreografia, con: Teodora Castellucci
composizione corale, voci: Adam Sherry e Sam Sherry / A Dead Forest Index
suono: Demetrio Castellucci
assistenza alla coreografia: Agata Castellucci
drammaturgia: Vito Matera
realizzazione costumi: Guoda Jaruseviciute
produzione: Societas
con il sostegno di: progetto MUSE/ compagnia B
in collaborazione con: Festival Danza Urbana e Festival Città delle Cento Scale
durata 25′
Dewey Dell la compagnia che aprirà il 15 Giugno INTEATRO Festival di Polverigi/ Ancona porta a IPERCORPO Festival DERIVA TRAVERSA, spettacolo nato nel 2017.
“La solitudine è un aspetto costituente del mestiere del pastore. Gli permette un’immersione interiore totale, un lieve allontanamento dal visibile. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé, di cura o di affetto”.
Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione.
La risalita lungo il tempo però non abbandona la realtà attuale, si distacca solo dal mondo visibile.
La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.