IOFORTUNATO, il nuovo singolo “Cappotto Verde”, intervista: “Roberto Cammarata è stato un incontro molto importante, con lui ho imparato sia da un punto di vista tecnico-artistico ma anche da quello umano”

Iofortunato

IOFORTUNATO è il progetto musicale solista di Fabrizio Fortunato. Fabrizio comincia a esibirsi nell’hinterland palermitano intorno al 2008 con diverse piccole realtà musicali. Tra il 2011 e il 2015 fonda insieme a Daniele Lo Coco, Valerio Ragusa e Daniele Schillaci i Cum Moenia, band di musica strumentale che lo vede dietro a synth e pianoforte. Con i Cum Moenia pubblica un mini EP (Dal numero alla forma, Nostress Netlabel 2012) e un LP (Yersinia, Sinusite Records 2015). Parallelamente tra il 2013 e il 2015 entra a far parte dei Dryleaf, duo elettrofolk dove si occupa dell’elettronica (synth, sequencer, drum machine) e con il quale pubblica l’EP Backgrounds vol 2 (2016) e l’LP An Invisible Us (2017). Con i Cum Moenia e i Dryleaf suona in giro per la Sicilia, partecipando a festival come Beatfull Fest, Open Trip 1 Maggio, Italiawave e Tour the Forst. Nel 2015 arriva l’incontro con Salvo Cascio con cui fonda Yes/se:f e con il quale arrangia alcune delle canzoni scritte negli ultimi anni, tenute nel cassetto sino ad allora. Dopo un inizio più incentrato su brani strumentali prevalentemente elettronici, racchiusi nel primo mini EP This Is Not the Album (2015), pubblicano l’LP Prima del sonno (Dance Tool Records 2017) che contiene molte delle canzoni sopracitate e tra le quali spicca Mine vaganti, singolo uscito in esclusiva su Rolling Stone Italia. Nel 2019 Yes/se:f si scioglie e termina il lavoro fatto fino a quel momento. Nel 2020, durante il primo lockdown pandemico, Fabrizio Fortunato scrive alcune canzoni che pre-produce in una stanza di casa adibita a studio, con l’aiuto in remoto di Daniele Stagno (Not a Sad Story). Nel luglio 2020 l’incontro provvidenziale e necessario con Roberto Cammarata (La Rappresentante di Lista, Omosumo, Cordepazze…) dona vita e colori alle canzoni scritte in casa, ne nascono di nuove e così si avvia la vera e propria produzione del primo disco di IOFORTUNATO che vedrà la sua uscita nel 2023, anticipato dai singoli CNC (fuori l’11 maggio 2022, di cui è stata girata anche un’intima live session insieme al maestro Francesco Incandela) e Cappotto verde.

Abbiamo ospitato IOFORTUNATO per un’inedita intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Ciao a tutti i lettori di Emozionienozioni, sono Iofortunato. Non posso dire ci sia un’emozione soltanto in cui mi rispecchio quando canto: dipende dalla canzone, da quello che sto cantando e in che momento lo sto cantando. Solitamente ricorrono molto la nostalgia, la malinconia, ma anche uno stato di benessere nel sentire uscir fuori sensazioni tenute dentro prima di quel momento.

Qual è la genesi del tuo nome d’arte?

Durante la produzione dei brani mi sono ritrovato spesso a domandarmi sotto quale nome avrei dovuto far uscire questo progetto solista. Inizialmente avrei voluto chiamarlo soltanto Fortunato, ma non mi convinceva fino in fondo. Avevo voglia di giocare sul mio cognome ma allo stesso tempo non volevo fosse solamente quello, volevo trovare un equilibrio giusto tra il Fortunato nome e il fortunato aggettivo, e Iofortunato mi è sembrato essere perfetto. È un nome che si incolla benissimo al momento di vita in cui sono nati i brani che comporranno l’album che uscirà nel 2023.

Quanto è stato incisiva la collaborazione con Roberto Cammarata?

Roberto Cammarata è stato un incontro molto importante, con lui ho imparato sia da un punto di vista tecnico-artistico ma anche da quello umano. Sono stati tanti i momenti in cui Rob mi ha portato a riflettere su aspetti importanti che poi sono risultati essere determinanti.                                                                                                                                      

 I brani che portai a Rob li avevo preprodotti in casa e quasi nessuno ha conservato lo stile o quanto meno la direzione data da me. Il primo brano su cui abbiamo lavorato fu proprio Cappotto Verde e Rob riuscì da subito a inquadrare lo stile che voleva dare al pezzo, tirando fuori un anima synthpop ma con un groove di cui il giro di basso si fa colonna portante. Già da quel primo incontro musicale capii che stavo lavorando con qualcuno di grande sostanza, con un’esperienza da cui potevo solo imparare.

Qual è stata la scintilla che ha dato forma al brano Cappotto Verde?

Cappotto Verde è nata una sera, prima di cena, davanti a un loop dell’SP 404A Roland e una chitarra acustica. Eravamo in pieno lockdown e come tantissimi altri stavo cercando di scrivere il più possibile. Tra le tante idee che andavo canticchiando, uscì fuori la prima strofa che dentro aveva anche quello che poi diventò il ritornello (…che mi fa paura…), poi fu solamente un flusso continuo fino alla fine.

A chi si rivolge Cappotto Verde?

Cappotto verde è un brano che parla di una delusone inaspettata, di una sorpresa non piacevole che non avevi previsto. C’è il viaggio dentro, il viaggio del ritorno, un viaggio che ti salva con l’aiuto di ciò che ti protegge, in questo caso del Cappotto Verde che non lo fa in modo completo, perché lascia fuori le ginocchia, simbolo di tutto quello che alle volte resta privo di protezione, di tutta quella vulnerabilità che ci rende umani. Cappotto Verde è ad ogni modo una storia vera, la storia di un amico che torna con il suo cappotto verde, con le sue paure ma allo stesso tempo con il coraggio maturato nel viaggio. È una canzone rivolta a tutti e a tutte.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Io non ho mai avuto un motto costante, una o più parole ricorrenti per motivarmi o motivare, per cui ne prendo uno in prestito per questo momento e dico “Daje tutta!”

Progetti futuri?

Il prossimo passo credo sarà un ultimo singolo alla fine di quest’anno prima di far uscire il disco nel 2023 e cercare di programmare qualche live in giro per far conoscere meglio il progetto. Per il resto, sto scrivendo altre canzoni che preproduco nel mio studio e sto cercando di raccogliere il più possibile da tutto quello che mi accade intorno e dalle emozioni che ne conseguono.

Grazie infinite a Emozionienozioni.

A presto

Iofortunato

Ascolta Cappotto verde: 
https://open.spotify.com/track/0JDyiZjgg7Tgua5zh7toDD


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