WUT: svela “5 canzoni per le piogge primaverili” -intervista

WUT: svela "5 canzoni per le piogge primaverili" -intervista

Abbiamo avuto il piacere di intervistare WUT – acronimo di Weird Unhappy Things – un progetto musicale che sfugge a ogni definizione canonica per tuffarsi in territori emotivi profondi e rarefatti. Con l’EP d’esordio 5 canzoni per le piogge primaverili, WUT costruisce un universo sonoro dove malinconia e bellezza si rincorrono come gocce sui vetri in un giorno di pioggia. Tra chitarre elettriche, sintetizzatori e liriche che scavano nell’animo, WUT svela il suo Ep. Ecco cosa ci ha raccontato in un’intervista esclusiva con chi non teme di ascoltare le piogge interiori.

“5 canzoni per le piogge primaverili” sembra evocare un’atmosfera di intimità e solitudine, un contrasto tra la rinascita esterna e il senso di perdita interiore. Come hai cercato di tradurre musicalmente queste sensazioni di malinconia e rinascita nei brani dell’EP?

<<Ho cercato semplicemente di esprimere e mettere sottoforma di musica e parole le sensazioni e la condizione mentale in cui ero nel periodo in cui ho scritto i brani che compongono questo EP, quindi diciamo che è stata una traduzione naturale e credo che questa cosa si senta>>.

Il progetto WUT unisce post-punk, alternative ed elettronica in una miscela che sembra tanto grezza quanto avvolgente. Quali influenze musicali ti hanno guidato nella creazione di questo sound così unico e quale ruolo ha la sperimentazione nelle tue composizioni?

<<Di influenze musicali ce ne sono tante e di diversi generi, sarebbe difficile elencarle tutte. Forse primi su tutti ci sono i Joy Division, poi tutta la scena post punk e alternative anche italiana ed infine l’ascolto della musica elettronica più o meno sperimentale. La sperimentazione in questo progetto ha un ruolo fondamentale ma non è mai forzato, non cerco per forza di sperimentare, lo faccio nel momento in cui mi viene naturale farlo. Forse è proprio la mia indole distaccarmi da un canone standard qualsiasi, o perlomeno metterlo in dubbio>>.

Il titolo dell’EP e l’idea dei “fiori di pesco che piangono” sono immagini molto evocative. Come ti relazioni con questi simboli di tristezza e bellezza e quale messaggio intendi trasmettere agli ascoltatori attraverso di essi?

<<Forse il primo messaggio tra tutti che voglio e che mi viene da trasmettere è quello di far notare la connessione speciale che c’è tra la bellezza e la tristezza. Coesistono, in quanto complementari, in ogni oggetto fisico e non, in ogni persona. Sono i due massimi regolatori della vita di una persona, credo>>.

La parte testuale di WUT sembra avere un’importanza centrale, con la volontà di condurre l’ascoltatore dentro sé stesso. Cosa speri che il pubblico trovi nelle tue parole e in che modo queste si legano alla tua percezione della realtà contemporanea?

<<Le parole sono l’unico e più importante mezzo di comunicazione sonoro che abbiamo, sarebbe riduttivo non dargli il giusto peso di cui hanno bisogno. Io spero sempre che il pubblico trovi l’attenzione e l’ascolto attivo, nell’immergersi nei miei brani, e anche un po’ di comprensione ed empatia, di non sentirsi soli. Le parole si legano alla mia percezione della realtà contemporanea in quanto descrittive di quest’ultima>>.

In un mondo che sembra sempre più dipendente da suoni preconfezionati e immediati, quanto ti senti libero di rimanere fedele alla tua visione musicale e alle tue intenzioni artistiche, anche se questo potrebbe portarti su strade meno convenzionali?

<<Mi sento libero in quanto fedele a me stesso e a quello che provo. Come posso tradurre il mio io più interiore e la non superficialità di questa realtà con pacchetti di suoni e musiche preconfezionati? Dove mi porta non mi interessa troppo sinceramente, sono consapevole che quello che sto facendo non è sicuramente qualcosa di mainstream e la questione non mi tocca troppo sinceramente, preferisco pochi ascoltatori ma buoni>>.

Progetti futuri?

<<Adesso sto lavorando a nuovi singoli e l’idea sarà quella di far uscire un album entro la fine dell’anno. Per adesso mi sto focalizzando anche sulla preparazione dei live, per portare fuori il materiale al meglio>>.

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