
Con grande entusiasmo, abbiamo avuto l’onore di intervistare Michela Baselice, una delle voci più promettenti della nuova scena musicale italiana. Con un talento che emerge prepotentemente e una visione artistica unica, Michela Baselice ci ha parlato del suo nuovo singolo, “Comfort Zone“, un brano che si fa portavoce della sua riflessione profonda sulla paura del cambiamento e sulla necessità di sfidare se stessi. Dalla sua esperienza personale, che ha visto anche il duetto con Giorgia a
Stasera c’è Cattelan, emerge una giovane artista pronta a rischiare e a spingersi oltre i confini della sua stessa comfort zone. Attraverso questa intervista esclusiva, abbiamo avuto l’opportunità di esplorare “Comfort Zone”. Un’artista che non solo arricchisce il nostro panorama musicale, ma ci invita anche a riflettere sulle nostre paure e ad intraprendere un cammino di cambiamento.
“Comfort Zone” è una riflessione profonda sulla paura del cambiamento. Cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e come pensi che possa risuonare con il pubblico, soprattutto con i giovani?
<<Ho scritto “Comfort Zone” in un momento di riflessione personale, quando mi sono resa conto che spesso tendiamo a restare nelle situazioni che conosciamo, anche se non ci fanno crescere. È più facile rimanere nella “zona di comfort”, perché affrontare il cambiamento può spaventarci. Ma il cambiamento è necessario per evolversi, per scoprire nuovi orizzonti. Penso che questa canzone possa risuonare con tutti, e in particolare con i giovani, perché viviamo in un’epoca in cui la paura del fallimento e dell’incertezza è molto forte, soprattutto con i social e la pressione esterna. La mia speranza è che la canzone aiuti a comprendere che il cambiamento è un passo fondamentale verso la crescita>>.
Hai descritto il momento in cui hai capito che la tua comfort zone era una “prigione dorata”. Quanto è stato difficile per te fare il passo verso l’incertezza, e come ti ha cambiato questa esperienza?
<<È stato un momento davvero difficile e, in un certo senso, doloroso. Ho capito che la mia zona di comfort, pur sembrando sicura, mi stava limitando. Era una “prigione dorata” perché sembrava che fosse la cosa più sicura, ma mi impediva di evolvermi e di esplorare nuove possibilità. Affrontare l’incertezza è sempre un passo difficile, perché significa uscire da un luogo di sicurezza e aprirsi all’ignoto. Però, una volta che ho preso la decisione, ho capito che solo affrontando la paura del cambiamento potevo veramente crescere. Questa esperienza mi ha insegnato a fidarmi di più di me stessa e a capire che ogni passo fuori dalla comfort zone è una porta che si apre verso nuove opportunità>>.
Il brano mescola un sound pop-dance elettronico con temi molto intimi. Come hai lavorato sulla fusione di questi elementi, e quale effetto speri che abbia sugli ascoltatori?
<<Volevo creare una fusione che fosse in grado di trasmettere sia l’energia del sound pop-dance elettronico che la profondità dei temi trattati nella canzone. L’idea era di combinare la leggerezza e la dinamica del pop-dance con la riflessione e l’intimità dei miei pensieri. Mi piaceva l’idea di rendere una canzone che potesse essere ballata ma che, allo stesso tempo, facesse riflettere. Spero che gli ascoltatori sentano questa doppia anima, che possano ballare e, allo stesso tempo, riflettere sul messaggio che la canzone porta con sé. Vorrei che ogni persona che ascolta “Comfort Zone” possa percepire una sensazione di liberazione, come se, anche nel ballare, stesse affrontando la propria paura del cambiamento>>.
In “Comfort Zone” parli di una generazione intrappolata tra il desiderio di esporsi e la paura di fallire. Qual è il messaggio che speri di trasmettere a chi si sente bloccato in questa situazione?
<<Il mio messaggio è molto chiaro: la paura di fallire è una condizione che tutti affrontiamo, ma non dobbiamo permetterle di paralizzarci. Essere autentici, esporsi e provare, anche a rischio di sbagliare, è la strada per crescere e per evolverci. La generazione di oggi ha la possibilità di essere molto più libera nel suo modo di esprimersi rispetto al passato, ma a volte proprio questa libertà porta paura. Mi piacerebbe che chi ascolta la canzone capisse che il fallimento non è la fine, ma solo un passo in un percorso di crescita. Non dobbiamo aver paura di metterci in gioco>>.
Dopo il successo del duetto con Giorgia e numerosi riconoscimenti, come vedi il tuo percorso artistico in futuro? Ci sono altri rischi o sfide che sei pronta a affrontare?
<<Il mio percorso artistico è in continua evoluzione, e cerco sempre di affrontare nuove sfide con l’intento di crescere e migliorare. Il duetto con Giorgia è stata un’esperienza incredibile, che mi ha dato tanto sia artisticamente che personalmente. Guardando al futuro, non voglio fermarmi a ciò che è stato, ma voglio esplorare nuove sonorità, collaborazioni e, magari, anche nuovi progetti che mi mettano alla prova. Sono pronta a correre altri rischi, perché credo che siano proprio i rischi che ci permettono di evolverci come artisti e come persone. La musica è un viaggio, e sono curiosa di scoprire dove mi porterà nei prossimi anni>>.
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Michela Baselice:”Il duetto con Giorgia è stata un’esperienza incredibile”
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