
In un’epoca in cui l’arte tende spesso a rifugiarsi nell’effimero, ci sono realtà che continuano a incarnare un pensiero musicale autentico, capace di sfidare il tempo e le mode. I Meganoidi non sono semplicemente una band: sono un organismo vivo, un’eco persistente di una ricerca esistenziale che attraversa generazioni e linguaggi. Ogni loro composizione sembra interrogare la realtà con lo sguardo lucido di chi ha imparato a convivere con l’assurdo, senza mai smettere di cercare un senso.
Il nuovo singolo, I Set di Hollywood, si presenta come una meditazione lucida sull’autenticità e sulla fragile architettura delle illusioni contemporanee. In questo scenario, la voce di Luca Guercio – a cui abbiamo avuto il piacere di porgere le nostre domande – si fa veicolo di riflessioni profonde, tra sonorità che sfiorano il mistico e una scrittura musicale che si muove come un pensiero in cammino: consapevole, profondo, umano.
“I Set di Hollywood” sembra un invito a riflettere sull’autenticità e sulle illusioni create dalla ricerca incessante della felicità. Come la vostra musica affronta questa dicotomia tra il desiderio di affermazione e l’accettazione delle limitazioni della realtà?
<<Purtroppo ormai siamo arrivati al punto in cui è spesso la realtà a non avere limiti mentre tendiamo a limitare proprio i desideri accontentandoci del fasullo, del superficiale e del poco e subito. “I Set di Hollywood” è un brano puro, come è puro il nostro modo di affrontare l’artigianato discografico a cui apparteniamo, completamente indipendente e autodeterminato artisticamente. Noi affrontiamo questa epoca con molta positività, noi crediamo ancora nell’aggregazione e nel confronto, elementi che fortunatamente, nel nostro ambiente di lavoro, esistono ancora in modo predominante>>.
Nel brano, la tromba sembra farsi voce, quasi a voler rispondere alla domanda centrale del pezzo. In che modo la musica stessa, attraverso questi strumenti così distintivi, riesce a esprimere l’ineffabile, a dare una forma a quella “forza naturale” che spinge l’essere umano a cercare un senso in un mondo apparentemente privo di risposte?
<<Nel brano la tromba è molto semplice, un tema privo di fronzoli, perchè volevo fosse essenziale, come essenziale deve essere la voglia di cercare di essere protagonisti della propria esistenza e non spettatori di un flusso che ti porta dove vuole lui senza neanche darti l’opportunità di decidere>>.
La band ha scelto di invertire il processo tradizionale di composizione, rilasciando prima i singoli per poi costruire l’album. Questo approccio rispecchia una riflessione sulla costante mutabilità della realtà?
<<È una scelta assolutamente libera da calcoli o strategie, avevamo un brano a cui tenevamo particolarmente e in attesa di consolidarne altri già in cantiere, abbiamo deciso di farlo uscire, è forse anche un modo per dare l’opportunità di dedicare il giusto tempo alla musica, evitando di fornire al nostro pubblico un disco intero, ma di assorbire in modo graduale cosa abbiamo da proporre>>.
La musica dei Meganoidi, pur rimanendo fedele a un’impronta distintiva, si è evoluta costantemente nel corso degli anni. Come vi sentite rispetto all’idea di “autenticità”, quando ogni produzione si inserisce in un contesto di continua ricerca e sperimentazione?
<<Noi siamo genere “Meganoidi”, l’autenticità sta proprio nel concepire ed esprimere con la musica in modo libero, la ricerca e la sperimentazione fanno parte del nostro processo naturale di approccio alla composizione>>.
“I Set di Hollywood” è una riflessione sulla gestione del tempo e sulla ricerca della felicità, che talvolta si traduce in illusioni effimere. Come vi ponete nei confronti del concetto di tempo nella vostra carriera, quando ogni brano e ogni tour sembrano condensare momenti di vita in un flusso che, pur essendo consapevolmente vano, acquisisce valore nella sua transitorietà?
<<“I Set di Hollywood” è più che una riflessione, è una vera e propria presa di posizione sulla padronanza del tempo che abbiamo a disposizione, la felicità ancora prima di ricercarla, bisogna imparare ad accettarla e a godersela quando arriva, perchè sono attimi e quasi mai periodi lunghi. Mai accontentarsi della superficialità delle cose, bisogna approfondirle, questo è il modo migliore per cavalcare il tempo senza essere trascinati, e forse occorre anche ogni tanto smettere di pensare per cominciare semplicemente a vivere>>.
Progetti futuri?
<<Partiremo subito nuovamente in tour, abbiamo in cantiere un progetto molto importante che prenderà vita a breve, è un docufilm con un live itinerante all’interno, si intitolerà Meganoidi On The Rocks. Per il momento non posso svelare ancora molto, ma presto sentirete e… vedrete>>.
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