leomeconi: “Heaven è un album rock” – intervista

leomeconi: "noi artisti abbiamo una grande responsabilità" - intervista

Abbiamo intervistato leomeconi, uno di quei ragazzi che non si limita a cantare: mette in musica il bisogno di verità che tutti, prima o poi, ci portiamo addosso. “Honest” non è solo il titolo del suo nuovo singolo, è un manifesto, una specie di specchio che ti guarda dritto negli occhi e ti chiede: “Tu, ci credi ancora?”. Leomeconi, a vent’anni suonati e una voce che sembra aver vissuto molto di più, Leomeconi ci ha parlato di coraggio, di scelte che fanno rumore anche quando le fai in silenzio, e di quel rock che non è solo suono, ma un modo di stare al mondo. È stata un’intervista esclusiva vera, senza giri di parole. Proprio come la sua musica.

Il singolo “Honest” affronta temi profondi di impegno sociale e verità. In che modo la tua giovanissima età contribuisce a un punto di vista unico sulla necessità di onestà, sia a livello personale che collettivo?


<<Honest parla di questo, guardarsi dentro ed essere onesti. Solo in questo modo possiamo migliorare come persone e di conseguenza anche come società. E sono convinto che questo processo debba partire anche da noi giovani, che siamo le generazioni del futuro>>.

Nel video di “Honest”, l’effetto visivo del passaggio dal bianco e nero ai colori sembra voler rivelare una sorta di “verità nascosta”. Come la scelta visiva si integra con il messaggio della canzone, e quale verità cerchi di svelare ai tuoi ascoltatori?


<<Il finale del video è venuto spontaneo. Ero ancora seduto spalle al green screen quando Alessio Sansone, il regista, mi ha detto “Leo, cammina verso di me così nel video mostreremo come è stato girato” ed io ho aggiunto “giusto, dobbiamo essere onesti sino in fondo”. E’ nata così, col desiderio di essere onesti col nostro pubblico, recependo il messaggio della canzone>>.

Il brano “Honest” è descritto come il più riflessivo del vostro album “Heaven”. Come la scrittura di questa canzone ha influenzato la tua crescita personale e artistica, e come hai cercato di rendere il messaggio di onestà rilevante per le nuove generazioni?


<<Heaven è un album rock e questa ballad era perfetta per creare un momento di riflessione e di tensione emotiva nell’ascoltatore. E’ stato un processo bellissimo, arrangiarla, cantarla, sentirla mia nonostante il testo sia stato in gran parte scritto dal produttore Don Mescall. Spero che possa diventare una sorta di manifesto per la nostra generazione, pensa che mi ha scritto un’associazione che organizza campi internazionali per giovani chiedendomi il permesso di utilizzarla come loro “inno” e questo mi rende super orgoglioso>>.

Collaborando con un produttore multiplatino come Don Mescall, quale tipo di alchimia creativa si è sviluppata tra voi, e come la sua visione ha contribuito a dar vita a una canzone di grande impatto sociale come “Honest”?


<<Don Mescall è una persona speciale ed un produttore/autore di grande esperienza. Sin dal primo istante lavorare fianco a fianco è stato divertente, esaltante in alcuni momenti. Don ha spinto la mia voce oltre i miei limiti, quello che sentite nell’album ed anche in Honest è… tutto vero, non ci sono trucchi. Lavorare con Don su Honest è stata una delle esperienze più importanti della mia vita artistica>>.

Nel contesto attuale di una società che spesso sembra spingersi verso il conformismo e l’opportunismo, come vedi il ruolo della musica, e in particolare del tuo lavoro, nel favorire un cambiamento culturale attraverso l’onestà e la riflessione critica?


<<Io sono convinto che la musica sia un potente mezzo di cambiamento e noi artisti abbiamo una grande responsabilità verso chi ci ascolta e viene a sentire un nostro concerto. Per questo l’onestà in tutti i sensi è un valore da riscoprire e veicolare, perché oggi la verità si è persa, coi social ed il conformismo esattamente. Ma occorre guardarsi nel profondo per far uscire la verità, bisogna essere onesti per sentirsi liberi>>.

leomeconi: “Heaven è un album rock” – intervista

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