
Abbiamo raggiunto Amanda per un’intervista esclusiva densa di novità. L’arte autentica non nasce mai dal compromesso, ma dalla necessità di esprimere l’inquietudine, la lotta e la speranza. Amanda incarna questa tensione vitale, trasformando la musica in un atto di ribellione e riscatto, un linguaggio che sfida i pregiudizi e restituisce voce a chi troppo spesso resta in silenzio.
Con “Déjà Vu”, con la sua ultima creazione, Amanda ci trascina in un universo in cui il tempo si piega su se stesso, evocando cicli che si ripetono e possibilità che tornano a bussare alla porta. La sua musica non si limita a raccontare storie: le vive, le brucia, le reinventa.
“Déjà Vu” richiama un senso di circolarità, di esperienze che si ripetono in una danza tra passato e presente. Amanda, cosa rappresenta per te questa sensazione? È un monito, una nostalgia o una seconda possibilità?
<<Mi piace che abbiate colto questa vibrazione. E’ sicuramente una seconda possibilità che vuole diffondere un senso di rivalsa a chi la ascolta>>
La tua musica non si limita a raccontare emozioni, ma diventa uno strumento di lotta contro pregiudizi e ingiustizie. Quanto credi che l’arte possa essere un atto di ribellione e, allo stesso tempo, di guarigione?
<<Sono fortemente convinta che dove le porole non riescono ad arrivare la musica può raccontarlo perché è un potente mezzo comunicativo, inclusivo che dà la possibilità all’anima di esprimersi attraverso diverse forme come l’ultilizzo dello strumento voce, ad esempio, che dà colore a quel racconto con metriche, testo e timbro di voce aggiungendo di sfondo un’emozione se si desidera comunicare qualcosa di profondo.
Qui può innescarsi il meccanismo di guarigione se chi scrive lo fa con l’intento di affrontarsi per poi donare a gli altri ed è assolutamente il caso di “Déjà Vu” che parla di come gestire un attacco di panico. Ho affrontato in prima persona questa storia e per condividere con tutti e donare un risvolto positivo ho deciso di trasformarla in un riscatto e vincere.
Trovo che l’arte nella sua totalità sia anche un atto di ribellione che dà spazio al pensiero personale,collettivo, dove si possono affermare argomenti scomodi e inusuali lasciando spazio all’irriverenza>>.
La tua carriera si è intrecciata con nomi importanti e palchi prestigiosi, ma il tuo percorso sembra sempre guidato da una ricerca interiore più che dal semplice riconoscimento. Qual è la vetta che ancora insegui?”
<<Vi ringrazio per aver colto questo lato importante, sì per me il vero viaggio artistico è connesso ad una ricerca interiore e non dal riconoscimento di un attimo..
Desidero affrontare ogni passo che si presenta nel mio percorso come un’opportunità di crescita e bagaglio personale che può rendere la mia visione creativa più consapevole e ricca di nuovi stimoli.
Cerco sempre nuove sfide da affrontare perché mi sento viva nel farlo, mi aiutano a spingermi oltre e mettermi alla prova per capire dove posso arrivare una volta ancora.
“La vetta che inseguo” mi chiedete..
Musicultura e Sanremo>>
Nel tuo universo musicale convivono pop, R&B, soul, rap e rock, quasi come se ogni genere fosse un colore della tua identità artistica. Se dovessi definirti con una sola immagine sonora, quale sarebbe?
<<Rock>>
Il tuo ultimo lavoro si ispira alla filmografia tarantiniana, un mondo fatto di tensione, estetica cruda e personaggi in bilico tra il destino e la volontà. In che modo questa influenza si riflette nella tua scrittura e nella tua interpretazione?
<<La connessione tra Quentin Tarantino e il nuovo disco in scrittura è senz’altro visionaria e concettuale: come Mia Wallas in Pulp Fiction torna a respirare dopo l’overdose, in Déjà Vu si percepisce quel grande desiderio di tornare a respirare per reagire all’attacco di panico.
L’influenza che riflette sulla scrittura è del tutto personale perché racconto di vita vissuta che può essere condivisa con molti, l’interpretazione arriva attraverso la voce che spero sia un filo conduttore che mi lega all’esterno con chi ascolta ciò che scrivo>>
Progetti futuri?
<<Concerti, provini e l’uscita del disco>>
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