Alessio Rosati: svela “Una Parte Di Te” – intervista

Alessio Rosati: svela "Una Parte Di Te" - intervista

Ci sono artisti che non raccontano solo storie, ma si fanno essi stessi narrazione. Alessio Rosati è uno di loro: con il nuovo singolo Una parte di Te attraversa le pieghe dell’emotività con la delicatezza di chi conosce il peso del vissuto e la forza della condivisione. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessio Rosati, tra parole che diventano specchi e melodie che si trasformano in rifugi. Un’intervista esclusiva che non è solo incontro, ma un piccolo viaggio nei territori della memoria, dell’empatia e di quella musica che non intrattiene, ma accompagna.

“Una parte di Te” esplora la potenza della comunicazione come strumento di crescita personale. In che modo credi che la musica possa agire come un mezzo per dare voce a esperienze dolorose e trasformarle in insegnamenti vitali per chi ascolta?


<<Chi scrive canzoni scrive spesso quelle che sono le proprie esperienze personali o delle persone a noi piu’ vicine e quindi così come nei libri di storia, quel che si fa è cercare di raccontare sperando che gli altri non commettano gli stessi errori o facendo capire a chi sta passando un momento difficile che non è solo>>.

Nel video del brano, l’alternanza tra il presente e i ricordi di una persona cara sembra suggerire una riflessione profonda sul valore del passato e della memoria. Quanto è importante, secondo te, conservare e reinterpretare i ricordi nella nostra crescita emotiva e personale?


<<E’ dai nostri ricordi è dalla nostra memoria che tutto nasce, cresce e si evolve; senza la memoria saremmo solo scatole vuote>>.

Il tuo percorso artistico è contraddistinto da una continua evoluzione, dal piano bar ai progetti più riflessivi. Come percepisci questo cammino come una metafora della tua vita personale? In che modo la tua musica si è trasformata da un punto di vista creativo ed emotivo?


<<In realtà la mia evoluzione è iniziata dentro di me già molto tempo prima che questa si concretizzasse davvero.
Sognavo, quando cantavo come piano bar, di esibirmi di fronte ad una platea sempre piu’ grande.
La mia musica non si è trasformata bensì è nata e si è costruita con il tempo insieme a me, insieme ai miei gusti musicali e quindi a quelle che sono state le mie scelte di vita poiché ogni cambiamento, ogni percorso mi portava ad avere emozioni e sentimenti contrastanti che mi portavano a loro volta ad ascoltare un determinato tipo di musica; ed è questo che ha portato sempre dietro di se’; la mia vita>>.

La musica, per te, è descritta come un “amplificatore di emozioni”. In che modo questa visione ti ha portato a scrivere “Una parte di Te”? È un brano che sembra incarnare una ricerca di significato attraverso il suono, quasi come un invito a riflettere sulle proprie fragilità. Come hai cercato di bilanciare questa intima riflessione con il coinvolgente aspetto musicale del brano?
<<Una volta scritto il testo della canzone è la canzone stessa con le proprie parole ad attirare a se’ la musica giusta. Non esiste un prima e dopo sono le emozioni e i pensieri che si stringono insieme creando i miei brani>>.

La tua musica è un invito a guardarsi dentro, a esplorare il proprio io interiore. In un mondo sempre più frenetico, cosa pensi che la musica possa ancora offrire come rifugio, come spazio di connessione autentica con noi stessi e gli altri?


<<Uno spazio intimo e privato; un rifugio che permette di guardarsi dentro e guardarsi soprattutto dall’esterno per riuscire a capire quelli che sono i nostri limiti, migliorarli per imparare a vivere meglio con noi stessi e con gli altri>>.

Pubblicità
Scroll to Top