Indastria, rock band indipendente padovana dal sound potente e divertente, ricco di influenze che provengono da vari generi. Nascono nel 2008, ma è nel 2012 che si impongono nella scena musicale indie con il primo album “I giorni del pelo“, trainato dal singolo “Orso Polare Droga” che in breve tempo diventa una sorta di tormentone underground. Per 4 anni continuano a lavorare live e in studio, realizzando gli album “Le ragazze sono tutte bellissime” ed “Ero un orso”, pubblicando singoli come “Bukkake” ed “Io la mattina”, di cui sono stati prodotti anche i video che hanno ottenuto ottimi riscontri su YouTube. Gli album sono diretti e genuini, dal sound più asciutto, moderno ed eterogeneo rispetto al primo album, ma che mantengono l’attitudine divertente e grintosa di sempre. Poco prima della pandemia la band entra in studio per registrare il quarto disco, che sta per uscire. Un lavoro più cantautorale rispetto ai precedenti ma comunque festoso e a tratti folk, con chitarre acustiche molto ritmate e un largo impiego di cori e fiati che entrano a far parte del progetto. Nella scaletta live riff potenti e linee vocali melodiche e d’impatto vengono accostati a brani tutti da ballare accompagnati dal sax. Rivisitazioni di atmosfere anni ‘60 e cantautorali anticipano pezzi dalle tematiche più giocose e demenziali, spesso con ospiti e inserti di fisarmonica e violino. Sembra un improbabile miscuglio, ma in realtà il sound degli Indastria rimane omogeneo e identificativo, e il divertimento del pubblico è sempre assicurato. Abbiamo raggiunto gli Indastria per un’inedita intervista.
Qual è la genesi del nome “Indastria”?
Il nome della band nasce dalla città del cartone “Conan Il Ragazzo del Futuro”. All’epoca il nostro sound si sposava molto bene con quell’ambientazione… eravamo circa 14 anni più giovani, poi ci siamo evoluti
Come ha preso forma la vostra odierna formazione?
Siamo cambiati molto dagli Indastria iniziali: prima abbiamo cambiato batterista, poi bassista, poi cantante e infine bassista ancora. Introducendo inoltre i fiati che hanno dato la svolta definitiva al sound. In 14 anni ci siamo evoluti, cambiando membri e genere, ma lo spirito festoso, divertente ma mai banale è stato sempre mantenuto.
Quanto il vostro nuovo singolo rispecchia la vita di tutti i giorni?
Non Valgo Niente non rispecchia la vita di tutti i giorni, ma solo di quei particolari giorni in cui ti svegli senza energie, con le bollette da pagare, il gatto che vomita sul tappeto e la fidanzata che ti blocca su whatsapp. In quei giorni ti senti di non valere niente senza motivo, non per veri problemi della vita, perché poi il giorno dopo ti svegli felice e ti penti di aver pensato di non valere niente. Tutti hanno avuto questi giorni.
Qual è il principale messaggio che avete scelto di trasmettere attraverso “Non Valgo Niente”?
La nostra canzone è rivolta a coloro che si sentono così, per far loro capire che non sono soli, e che ogni tanto ci sta sentirsi così, nonostante la vita sia bellissima.
Qual è il motto che sposate più assiduamente?
Divertiti in tutto ciò che fai e fai tutto ciò che ti piace
Progetti futuri?
Fra pochi mesi uscirà l’album che contiene anche il singolo Non Valgo Niente. Intanto lo suoneremo live il più possibile durante l’estate e non solo, e stiamo lavorando a nuovi pezzi che speriamo si concretizzeranno in un nuovo album futuro. Vedremo, intanto ci godiamo il momento.