Ilaria Argiolas, dalla vittoria del Premio Lunezia al nuovo singolo “La Mia Borgata”, intervista: “come mi capita sempre sono partita dall’esigenza di dire qualcosa”

Ilaria Argiolas

Ilaria Argiolas, talentuosa cantautrice rock, intensa e originale, romana, vincitrice del Premio Lunezia per la sezione Nuove Proposte. Ha esordito mercoledì 19 Ottobre con un nuovo singolo dal titolo “La mia borgata“, brano che anticipa l’album di debutto “M’hanno chiamato Ilaria“. Dall’incontro con Mauro Paoluzzi il suo percorso tanto complesso quanto determinato trova la sua massima espressione. Un rock dirompente, graffiante e intriso di romanità, che non rinnega le sue origini ma ne fa manifesto. Abbiamo raggiunto Ilaria Argiolas per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

In quella che non mi fa pensare ma ragionare, quella che mi fa provare tutto ma senza volere niente in cambio, mi rispecchio nell’emozione di sentirmi libera di essere, di essere perché no, anche sbagliata. Scusate non so se esiste un termine che possa descrivere queste emozioni, forse l’Amore misto a un po’ di rabbia.

Quando hai sentito la scintilla della tua passione per la musica?

A 12 anni, già suonavo la chitarra piuttosto bene da poterci cantare sopra, ho fatto sentire a mio padre ”Grido di dolore”, la mia primissima canzone, se canzone si può chiamare, si è emozionato così tanto fino alle lacrime, e io non avevo mai visto mio padre piangere, lì ho pensato “cavolo è stupendo” stiamo pari, palla al centro.

Come ha preso forma il tuo nuovo singolo?

Come mi capita sempre sono partita dall’esigenza di dire qualcosa, quindi per questo mio primo singolo tutto è partito da questa frase “la mia borgata..puzza” e dal desiderio però di voler raccontare di più, una volta sistemato il significato e quindi il testo ho preso la chitarra e l’idea era quella di mettere massimo 3 accordi, volevo rispettasse la semplicità, la pazzia e il disordine ordine della mia borgata senza seguire le classiche strutture con strofe e ritornello, volevo fosse come una festa che inizia timida, ma di carattere, dove alla fine tutti i partecipanti si lasciano andare felici nonostante il mancato invito.

A chi si rivolge La Mia Borgata?

A te che mi stai facendo queste domande, poi a te che stai leggendo le risposte. Mi rendo conto di sembrare una che non ha grandi pretese ma credo che dobbiamo fare meglio quello che facciamo senza pretese, e dire quello che bisogna dire senza tanti giri di parole, e questo ha senso se parliamo prima a chi abbiamo vicino, anche questa è “la mia borgata” ed è rivolta a te.

Il tuo nuovo disco sarà disponibile lontano dalle piattaforme digitali, qual è stata la ragione principale all’origine di una decisione talmente radicale?

Non volendo la risposta in parte l’ho già data alla domanda precedente, voglio creare un rapporto diretto con le persone che incontro e lasciare qualcosa di vero, qualcosa completamente da toccare,una cosa viva e non me basta dì “scarica l’album” cioè mi suona brutto, non è una scelta radicale perché sono pazza da poter cambiare idea ma per il momento è così. Dare a chi non mi conosce il tempo di potersi affezionare, e non “scaricarmi” in fretta, perché a me questo mi scarica in tutti i sensi.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Non so se è un motto ma lo dico sempre a tutti: Famo i bravi…ma non troppo.

Progetti futuri?

Live, live e poi fare live.

Ilaria Argiolas

IG: https://www.instagram.com/the_ilaria_argiolas/