Il 18 e 19 giugno torna “Al Meni”: Massimo Bottura con i grandi chef nel circo dei sogni di Fellini

Il 18 e 19 giugno torna “Al Meni”: Massimo Bottura con i grandi chef nel circo dei sogni di Fellini

Il 18 e 19 giugno torna “Al Meni”: Massimo Bottura con i grandi chef nel circo dei sogni di Fellini

Torna a Rimini il grande circo dei sapori ideato da Massimo Bottura, che quest’anno avrà come tema il Mediterraneo. 24 talenti della cucina, fra cooking show e piatti stellati, si danno appuntamento nel clima di una grande festa del gusto. I migliori prodotti del territorio ‘sfilano’ nei banchi del mercato sul Lungomare. Speciali punti street food gourmet incontrano laboratori, artigiani, contadini, pescatori e vignaioli per un salone a cielo aperto dedicato al cibo in tutte le sue forme.

Nella piazza intitolata al grande regista riminese che ha riempito di sogni e di potenti richiami circensi la sua cinematografia, tornerà il grande circo di “Al Meni” (https://www.almeni.it) con tutta la sua carica di arte culinaria e poesia.

I prossimi 18 e 19 giugno si alzerà il tendone colorato del “Circo 8 e ½ dei sapori”: l’omaggio allo spirito visionario di Federico Fellini ideato da Massimo Bottura, insieme a CheftoChef emiliaromagnacuochi, a Rimini Street Food, a Slow Food Emilia Romagna e al Comune di Rimini, per celebrare una grande festa del gusto dove si incontrano le mani e i cuori dei talenti della cucina italiana e internazionale e dei migliori produttori della Regione che vanta la maggior concentrazione di Dop e Igp al mondo: l’Emilia Romagna.

Sarà la nona volta per Al Mèni (in dialetto romagnolo significa ‘le mani’, e richiama il titolo di una poesia di Tonino Guerra), che non si è mai fermato nemmeno nei due anni resi complicatissimi dall’emergenza Covid. Dopo le ultime due edizioni che si sono svolte eccezionalmente in centro storico, la grande kermesse del gusto torna dunque nella sua collocazione tradizionale “vista mare” di Piazzale Fellini, con parecchie conferme e altrettante novità.

La festa ruoterà dentro e fuori il grande circo bianco e rosso: attorno al tendone si troveranno le postazioni di Street food dei cuochi stellati e dei pescatori; sul lungomare sfilerà il Mercato dei produttori di eccellenza, una vetrina straordinaria dei migliori prodotti della Regione Emilia Romagna; nel parco Fellini, gli artigiani di Matrioska si daranno appuntamento per presentare il meglio della loro creatività fatta rigorosamente ‘a mano’. Mentre le tende del circo si apriranno sullo spettacolo dei cooking show con 24 chef chiamati a rotazione ad esibirsi nella grande cucina a vista, per creare la meraviglia dei sapori in piatti irripetibili, a prezzi da street food.

Novità di quest’anno è il tema legato al Mediterraneo come bacino di accoglienza. Mediterraneo non è infatti solo il mare, ma anche le isole che circonda, le coste che lambisce, luogo di incontro e scontro fra popoli e culture e ovviamente dei loro cibi. Nell’edizione 2022 di Al Meni, Slow Food Emilia Romagna organizzerà nel proprio tendone orientale fuori dal Circo, laboratori, assaggi, incontri con autori, marinai, giornalisti, presentazioni di libri e interviste doppie a chef e produttori che popoleranno questa edizione e che tratteranno l’argomento Mediterraneo da tanti punti di vista. Chiuderà uno spettacolo sui prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna: il pubblico sarà invitato a riflettere e a toccare con mano i temi che riguardano i nostri mari, le nostre terre, il nostro cibo e i legami che tutto ciò ha creato fra i popoli.

Per sottolineare come Rimini e la sua Regione siano terre ospitali dove le culture si intrecciano per creare progetti di integrazione, Al Meni ospiterà quest’anno People for Ukraine, l’associazione benefica a supporto del popolo ucraino, nata dall’incontro fra cittadini ucraini residenti nel riminese, che raccoglierà fondi per sostenere l’acquisto di un’ambulanza. E nel programma dei cooking show ci sarà anche un importante chef ucraino, Mirali Dilbazi, fra i più noti in patria e ora “prestato” a Berlino nella speranza che la guerra veda una fine presto

“L’Emilia Romagna ha una qualità di materie prime talmente straordinarie – afferma Massimo Bottura – che basta solo che noi cuochi le tocchiamo con rispetto per farle esprimere. Dall’estero ci guardano. E vedono che siamo una regione che sa aspettare 25 anni prima di assaggiare un aceto balsamico tradizionale. Siamo matti? No, sappiamo ancora sognare”.

“Non poteva che essere Rimini il luogo in cui dare spazio a questo grande incontro fra mani e cuori – dichiara il Sindaco Jamil Sadegholvaad – capaci di proporre la cucina come elemento di connessione sentimentale e culturale tra persone. Dopo due anni di limitazioni necessarie, dovute alla pandemia, torniamo a parlare di cultura del cibo e a riscoprire i migliori prodotti, a ragionare attorno alle tematiche della sostenibilità, insomma a disegnare una strada nuova per l’arte culinaria. Questa nona edizione di “Al Meni” per qualità degli ospiti e scenario, diventa uno degli appuntamenti enogastronomici più stimolanti dell’intera estate italiana”.

Ricco il parterre degli chef, capitanati da Massimo Bottura, che saranno impegnati a interpretare la grande scuola tradizionale, con massima attenzione agli ingredienti sostenibili, che si incontra con l’irriverenza dei talenti di culture diverse. Quest’anno i piatti racconteranno il Mediterraneo così pieno di storia e riferimenti culturali attraverso lo sguardo preciso di tanti ragazzi che vengono dai quattro angoli del Mediterraneo e dai migliori ristoranti della Regione. Gli chef stranieri che affiancheranno i cuochi di CheftoChef in questa nona edizione saranno Jessica Rosval, talentuosa chef canadese di Casa Maria Luigia, pluripremiata, che porterà la cucina di braci e fumo, ma anche di impegno sociale.

Ci sarà il ritorno di Simone Tondo, una icona di Al Meni avendo partecipato a tutte le edizioni, chef dello stellato Racines a Parigi, che unisce la sua anima sarda alla cultura della ristorazione Parigina. Israele sta entrando nelle mappe gourmet internazionali e Tomer Talè uno dei suoi interpreti più brillanti proprio per la sua sensibilità verso il mare e la cultura di Jaffa che ci farà assaggiare sabato alle 19 ad Al Meni. Il maltese Jeffrey Vella del ristorante Cap Aureo è sicuramente il faro di Rovigno in Croazia, mentre Pavlos Kiriakis e uno dei volti della nuova cucina greca, con solide basi francesi applicate ad una profonda conoscenza della tradizione. Malta ha messo la sua mappa nelle Guide Michelin e Letizia Vella è il volto fresco di questa cucina super mediterranea, mentre con Fatih Tutak, esponente di punta della scena contemporanea di Istanbul, la millenaria storia turca trova la sua via contemporanea.

Come anticipato, Mirali Dilbazi è lo chef Ucraino, che da Berlino sarà quest’anno ad Al Meni, mentre da Procida, cuore del Mediterraneo, arriva Marco Ambrosino, lo chef che più di tutti ha ricercato una via contemporanea alle espressioni del Mediterraneo. Con George Papazacharias e Thanos Feskos la nuova cucina greca ha un nuovo Golia, un progetto, quello di Delta che prende la cultura scandinava in cui sono stati immersi i due chef per anni, e la applica al calore dei prodotti greci con cura maniacale per la purezza dei sapori. Anni di esperienza in uno dei migliori ristoranti del mondo, hanno portato gli occhi di Florencia Montes ad avere uno sguardo unico sulla nostra cultura. Accanto agli chef internazionali ci sarà il ritorno di alcuni campioni assoluti della tradizione della Regione Emilia Romagna come Matteo Zonarelli chef di cucina dell’Osterie Francescana, o Giorgio Clementi alla guida della cucina dell’Osteria dei frati nel cuore delle colline cesenati. Virginia Cattaneo (sous chef) e Riccardo Forapani (chef) del Cavallino di Maranello porteranno una cucina classica contemporanea, un progetto unico nel suo genere per il classicismo interpretato come nessun altro, mentre Francesco Vincenzi, chef di Franceschetta 58, applicherà la sua ricerca di materie prime regionali con un piatto che esprimerà il suo lavoro a stretto contatto con i produttori.

Matteo Salbaroli è lo Chef de L’Acciuga di Ravenna, caratterizzata da una cucina di mare con attenzione maniacale alla qualità del prodotto e alla prontezza gustativa. Da Milano arriva Mattia Borroni, giovane self made chef, ravennate di adozione, con una sensibilità unica per la costruzione di piatti liberi e golosi. Un piatto con il mare al centro sarà quello di Michele Bacilieri, lo chef di punta della cucina contemporanea ferrarese, mentre Mario Ferrara, lo chef lucano dello Scacco matto di Bologna, unirà la cultura delle sue origini all’eclettismo conferita da anni di vita a Bologna. La Lanterna di Diogene è una delle Osterie più prestigiose d’Italia, ma anche uno dei progetti sociali più interessanti, ne porterà un assaggio lo chef Giovanni Cuocci. Direttamente da Cattolica tornerà ad Al Meni Raffaele Liuzzi noto per la sua debordante creatività e una personalità frizzante che rende unica l’esperienza alla sua Locanda.

Altro gradito ritorno è quello di Isa Mazzocchi, la più nota chef piacentina e maestra della cucina contemporanea del suo territorio, che approccia dal pesce d’acqua dolce ai prodotti montani con grande libertà di veduta. Un piatto a quattro mani sarà quello proposto da Andrea Medici (L’Osteria di Scandiano è una chicca nel cuore dei primi colli modenesi, uno sguardo al cortile e alla campagna come pochi altri) e Carlo Alberto Romagnoli (la Locanda del feudo, offre una cucina emiliana libera che spazia dal mare al territorio con ironia e attenzione alla materia prima).

> Il mercato dei prodotti di eccellenza

Anche il mercato torna sul lungomare di Rimini e porta le eccellenze dei prodotti enogastronomici emiliano-romagnoli con una vetrina straordinaria che permette di viaggiare per due giorni tra suggestioni gustative e olfattive: una narrazione di come la sovranità dei piatti realizzati sia sempre figlia del territorio e dei suoi favolosi prodotti. Il tema portante è quello dei migliori prodotti emiliano romagnoli con qualche incursione ai confini. I produttori saranno ancora i protagonisti attraverso il racconto delle loro produzioni e fra loro potremo trovare alcuni produttori di Parmigiano Reggiano, i salumi di suino di razza Mora Romagnola con le splendideMortadelle Presidio Slow food, miele e zafferano, prodotti innovativi fermentati e l’aglio di Voghiera bianco e nero, panificatori straordinari da Bologna agli Appennini Romagnoli, oltre che l’eccellenza di frutta e verdura.

Con loro, la carne da cortile, i produttori del peperoncino Romagnolo e tanti altri ancora. Uno spazio come sempre è dedicato ai produttori dei Presidi Slow Food. Una parata di eccellenze straordinarie, che si conferma e cresce ogni anno e che consente oltre alla possibilità di acquistare le eccellenze, anche la possibilità di imparare attraverso il racconto dei protagonisti. La selezione è curata da CheftoChef emiliaromagnacuochi, in collaborazione con Slow Food Emilia Romagna.