“I BAMBINI CI GUARDANO SEMPRE”  È IL NUOVO SINGOLO DI SILVER

“I BAMBINI CI GUARDANO SEMPRE”  È IL NUOVO SINGOLO DI SILVER

Fuori oggi, 16 dicembre (e in anteprima esclusiva video su TGCOM“I Bambini Ci Guardano Sempre”  è il nuovo singolo di Silver che, dopo l’album omonimo e i singoli “Let me fall in love” e “Power of love”, ripropone un tema particolarmente caro al cantautore bergamasco. Da sempre attivo nell’ambito del volontariato e dello scoutismo, Silver è estremamente attento al mondo dell’infanzia e della fanciullezza e a tutte le problematiche correlate, oggi più che mai in evidenza nel quotidiano, spesso con profili di gravità e urgenza preoccupanti, come si riscontra anche a livello mediatico, particolarmente in seguito all’emergenza pandemica che ha colpito duramente i  minori, a livello psicologico, emotivo, relazionale, con le conseguenze che osserviamo, purtroppo, con crescente intensità.

“I Bambini Ci Guardano Sempre”  è un brano con un testo profondo che si esprime con una delicata vena poetica, tanto da toccare le corde più intime dell’ascoltatore e di quel bambino che è stato e che ancora vive in noi, ricordando come ogni fanciullo di oggi sarà l’adulto di domani, ragione per cui cui tutti, nessuno escluso, siamo chiamati ad assumerci importanti responsabilità, a favorire e garantire il benessere psico-fisico dei nostri ragazzi, nonché il pieno sviluppo della loro personalità, la massima espressione e valorizzazione delle loro potenzialità e talenti, perché “ogni bambino sarà come noi da grande”. Ecco allora l’importanza e il valore educativo dell’esempio, perché “i bambini ci guardano sempre”, con i loro occhi sgombri da costrutti culturali, pregiudizi, false morali e moralismi. I bambini, come tutti gli esseri puri ed indifesi, divengono troppo facilmente prede e vittime dell’egoismo di un mondo che non è, spesso, a loro misura e non è sempre per loro decodificabile chiaramente, da qui il brano innalza ad un vero e proprio inno all’innocenza, una parte che rappresenta, nello special, il cuore della canzone.

L’innocenza non grida/non sfida, non usa gli artigli/non sa neanche parlare/ma dispensa consigli./L’innocenza non nuoce/non cuoce, non dà da mangiarema attraversa lo stomaco, dritta nel cuore. /L’innocenza non chiede/non crede, non ha religione/apre tutte le porte/spalanca il portone. /L’innocenza non mente/non sente, non ha ora legale/ l’innocenza perduta /non può ritornare

Tra le righe, pur nella valenza lirica e nell’atmosfera a tratti fiabesca e gioiosa del testo, si percepisce la viva attenzione e la crescente preoccupazione degli autori di fronte al mutamento repentino e, sembrerebbe, inarrestabile della società odierna verso derive non sempre condivisibili e favorevoli ai ragazzi; l’attualità ce lo mostra di continuo, lo stesso biennio della pandemia ha visto penalizzati bambini e adolescenti più che mai, ma il processo è addirittura antecedente ed è oggetto di dibattiti controversi, un progressivo mutamento che corrode da tempo cultura e società, andando ad intaccare alcuni valori fondamentali della nostra civiltà in funzione di una progressiva omologazione che vuole creare e modellare,  strumentalmente, consumatori ideali, prima ancora che individui pensanti. Un processo accelerato dai mezzi di comunicazione stessi che sono ormai strumenti imprescindibili per i nostri giovani e diventano modelli condizionanti, spesso ad una perdita di consapevolezza della propria unicità e diversità, elemento prezioso che è invece fondamentale valorizzare. Del resto i bambini sono ben più bravi di noi adulti a non percepire la diversità nella sua mera forma esteriore, cogliendo l’essenza del mondo circostante, sono abilissimi a coltivare l’empatia se correttamente orientati da una educazione al rispetto della persona in quanto tale, senza etichette, restando capaci di trasformarsi in supereroi “nel giro di un attimo”, noncuranti di quello che per noi è importante, di chi è “colpevole e di chi è innocente”.

Il video è volutamente un Lyric, proprio per porre in risalto il messaggio, realizzato in modo originale partendo dalla citazione del primo singolo e video di Silver “Se mi freghi un respiro”, con una scena che si collega alla chiusa del video: una busta che ricorda, con una polaroid, all’artista adulto il bambino che era e che vive dentro di sé, che deve essere amato e protetto sempre. Dal punto di vista musicale il brano è una ballad dalle sonorità delicate, a tratti sognanti, che si compone via via di elementi come archi, armonica a bocca e suoni elettronici per sottolineare l’intensità crescente del messaggio il quale culmina appunto nello special dedicato al tema dell’innocenza, fulcro del brano.

Credits

Autore: Silvio Barbieri – Carlo Montanari
Compositori: Silvio Barbieri – Carlo Montanari

Arrangiamenti: Simone Laurino

Recording: Angelo Paracchini @ Over Studio – Cento (FE)
Mixing: Danilo Galenda @ Musx Studio Milano c/o Le Park 2
Post Produzione e Mastering: Luca Arosio
@ Musx Studio Milano c/o Le Park 2

Label: Abacus

Foto: Chiara Sardelli
Artwork: Carlo Montanari Brand Identity Manager
Management, Immagine, Comunicazione: Rita Biganzoli (AbacusWeb)


Video
Riprese: Paolo Meroni
Direzione creativa e post produzione: Carlo Montanari per Abacusweb

MakeUp Artist: Giorgina Badet