GRID, il nuovo singolo “Nomade”, intervista: “Red è Red. Avevo un’ansia assurda prima di conoscerlo, lo ammetto”

GRID

GRID, cantautrice e musicista, il suo vero nome è Fabiana Mattuzzi, classe 2001, nata in Veneto nella provincia di Padova, talentuosa, trasversale, inconfondibile e suggestiva, è una delle voci femminili più peculiari dell’attuale scena musicale.

Frequenta l’Accademia Ves (Voice Evolution System) di Rimini con indirizzo professione cantante e qui conosce Andrea Bianchino, suo professore, oltre che suo Maestro.

Inoltre sono determinanti per Grid gli incontri con Cristiano Turato, ex cantante dei Nomadi e con Enrico Santacatterina – che diventa suo mentore -, grazie ai quali comprende che la strada che vuole percorrere è quella giusta e che la musica è la sua vita. Studiare in una scuola inglese permette a Grid di parlare e scrivere fluentemente diverse lingue e, di conseguenza, di avere padronanza anche dei testi stranieri, con una naturalezza incredibile. Nel 2015, si avvicina al mondo delle moto e ne rimane folgorata. Il campione europeo Michael Fabrizio le propone di fare la sua ombrellina ed è grazie a questo colpo di fulmine con i box di partenza, che Fabiana diventa Grid-girl per il campionato italiano velocità ed in seguito per il mondiale superbike (SBK) ed per il mondiale Moto GP. Questa esperienza le consente di andare in Spagna e seguire il team nelle gare. Fabiana diventa così Grid, amando ed apprezzando il mondo dei motori, perché lo sente affine alla sua personalità, contraddistinta dalla determinazione nell’ottenere dei risultati che giungono solo grazie all’impegno ed al sacrificio. Partecipa a svariate selezioni canore, classificandosi sempre sul podio e vincendo la Masterclass con Luca Pitteri ad Artisti in Vetrina.

In concomitanza con l’uscita del nuovo singolo, “Nomade“, abbiamo ospitato Grid per un’intervista tra segreti e novità.

Quanto è stato determinante l’incontro con Michael Fabrizio per la scelta del tuo nome d’arte?

Direi fondamentale. Michael, senza saperlo, mi ha dato modo di realizzare dei piccoli traguardi necessari per arrivare al mio obbiettivo: vivere di musica. Grid non sarebbe Grid senza la musica e senza il motociclismo.

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Hai aperto i concerti per Alex Britti, com’è stato calcare lo stesso palcoscenico di un cantautore che ha segnato la storia della musica?

Ero super emozionata ed il bello è che non lo sapevo nemmeno io che dopo di me ci sarebbe stato proprio Alex Britti. Alex è semplicemente meraviglioso, resti incantato a sentirlo suonare e cantare, ti inebria. Sicuramente un momento che porterò sempre con me.

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Ti sono stati conferiti i Premi Miglior Artista Femminile e Miglior Immagine al Sanremo Music Award, come hai vissuto riconoscimenti talmente emblematici?

È stato totalmente inaspettato, già ero completamente incantata dall’atmosfera di Sanremo, che è uno dei miei sogni più grandi. Faccio musica per comunicare, per trasmettere emozioni e far provare emozioni alle persone quando ascoltano i miei pezzi ed esserci riuscita ricevendo dei premi così importanti, mi sprona a continuare e dare sempre più del massimo.

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Inoltre hai vinto la Masterclass con Luca Pitteri ad Artisti in Vetrina, come hai vissuto un traguardo talmente rilevante?

Luca è semplicemente bravissimo con i ragazzi, ha una pazienza infinita e trasmette proprio tutto l’amore che ha per il suo lavoro. La sua Masterclass è stata davvero molto interessante e spero di poter ripetere a breve questa esperienza.

Hai incontrato un nome estremamente prestigioso, Red Ronnie, com’è stato confrontarti con un artista del suo calibro?

Eh Red è Red. Avevo un’ansia assurda prima di conoscerlo, lo ammetto, ma mi è passata subito. Red vuole vedere come sei, senza maschere, senza filtri. C’è una frase che mi disse che non dimenticherò mai: “non perdere mai questo tuo amore per la musica” e spero che, dopo anni, lui lo possa ancora percepire, se non di più.

Qual è la genesi del tuo nuovo singolo?

Nomade è nata da un’urgenza di capirmi e farmi capire, sai quando scrivi per riordinare tutti i tuoi pensieri. So di essere complicata caratterialmente, nel senso che sentimentalmente faccio fatica a legarmi, scivolo via e ho bisogno di sentirmi sempre libera, ma questo non vuol dire che non prova anch’io delle emozioni, anzi quando mi lego mi lego per l’eternità anche se sono una nomade dentro.

A chi è rivolto il brano?

Il brano è rivolto appunto a tutte quelle persone che sentono che fanno fatica a “restare fermi” in un unico posto e legati ad un’unica persona, ma vogliono sentirsi liberi di viaggiare, di sperimentare e di cambiare.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Quando canto porto sempre me stessa in ogni circostanza ed in ogni canzone porto un’emozione diversa che ho vissuto: dalla felicità di un momento, dalla delusione di un amore finito, dalla paura di un rapporto malato alla soddisfazione di aver ripreso in mano la propria vita. Porto semplicemente la vera me.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Se lo vuoi, tu puoi. Questo è il mio motto, crederci sempre e combattere per i propri obbiettivi.

Progetti futuri?

Ho già pronte moltissime canzoni che non vedo l’ora di farvi ascoltare. Sto anche preparando dei live per quest’estate, e non vedo l’ora di vedere ogni persona che mi sta supportando in tutto questo!!!

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