Gori Boy, il suo nome all’anagrafe è Filippo Gori, artista eclettico e originale, nato a Firenze, classe 1987. Cresce a Prato in zona centrale con la famiglia e fin da piccolo mostra interesse per la musica. Nel 2010 realizza il suo primo EP “Apprendista Rapper“. Nel 2012 esce con il disco “Ascesa Al Successo“. Poi inizia a collaborare con altri artisti nel gruppo Rolla Boys con i quali pubblica un mixtape titolato “Rocknrolla Mixtape“. Esce di nuovo in gruppo nel 2014 con il disco Fuoriclasse. Nel 2016 torna indipendente. Pubblica “HD Mixtape” in collaborazione con Ill Cecka e Blocco Recordz. Nel 2022 presenta nuove tracce e nuovi progetti.
Il magazine Emozionienozioni ha raggiunto Gori Boy per un’esclusiva intervista.
In quale emozione ti rispecchi quando canti?
Bella domanda, credo di provare Gioia ed Aspettativa ma a volte anche Paura e Tristezza. Credo che cantando faccio ciò che mi è più naturale, la musica aiuta solo a tirarlo fuori ed io sono un po’ lunatico…
Qual è il tuo primo ricordo vertente il mondo della musica?
Decisamente il giradischi di mio padre. E’ stata come una malattia, intere giornate nella soffitta di casa. Credo di aver ascoltato ogni traccia di ogni disco nello scaffale e vi assicuro che erano molti. Era come se non riuscissi a smettere, un’attrazione istintiva.
Qual è la genesi del tuo nome d’arte?
Non è stato l’unico nome d’arte che ho avuto, bensì l’ ultimo, quello definitivo. Ho avuto l’esigenza di cambiarlo quando sono cambiato artisticamente e non l’ho cercato, è venuto da sé. Mi chiamo “Gori” di cognome, nessuno mi ha mai chiamato Filippo o Pippo, sempre “Gori” fin dai tempi di scuola. Ho solo aggiunto il “Boy” perchè nonostante il tempo passi velocemente io mi sento ancora giovane, molto più della mia età anagrafica.
Com’è nato il tuo nuovo singolo?
Sperimentando, lasciandomi andare. Era qualche anno che incidevo senza far uscire niente, la pandemia mi ha dato molto tempo per pensare e mi sono riavvicinato alla musica, stavolta però facendo solo ciò che il cuore mi diceva. Forse ho trovato il mio “Mood”.
A chi è dedicato il brano “VSC”?
E’ dedicata ai ragazzi. Vorrei che si vivessero la vita e tutto ciò che ci gira in torno, con più leggerezza. La canzone parla di un rapporto d’amore ma nasce con la voglia di livellare l’ importanza degli gli errori, le cadute ed i problemi. Alla fine l’amore vince, alla fine questa è la vita, godetevela prima di rendervi conto di averla buttata via dietro ai problemi, quelli ci saranno sempre e comunque.
Progetti futuri?
Vorrei uscire con tutto ciò che ho pronto ma ci sono dei tempi da rispettare. Piano piano uscirà ogni traccia già pronta, quello che vi posso dire è che di novità ce ne saranno molte e spero di farvi viaggiare con me.
Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3JaXceJ