Giuseppe Ungaretti: i 104 anni della poesia Mattina

Giuseppe Ungaretti gatto

Giuseppe Ungaretti: i 104 anni della poesia “Mattina”

M’illumino

d’immenso

Giuseppe Ungaretti: si celebrano i primi centoquattro anni della poesia Mattina, una poesia che risveglia l’anima, una poesia sempre attuale, nonostante il trascorrere degli anni, una poesia eterea senza tempo.

Il 26 Gennaio del 1917, Giuseppe Ungaretti, ha composto la poesia “Mattina” e proprio oggi, 26 Gennaio 2021, si celebrano i primi centoquattro anni della poesia, oggi si festeggia una data speciale, si celebra un anniversario che ha segnato la storia della poesia. Il poeta scriveva in compagnia del suo amatissimo felino, Giuseppe Ungaretti aveva un meraviglioso gatto tigrato, come testimoniano le foto che li ritraggono insieme.

È l’anniversario della nascita di una delle poesie più belle che siano mai state scritte: Mattina di Giuseppe Ungaretti.

Versi densi di musica, la ricercatezza delle parole dona alla poesia una musicalità soave.

Mattina è composta da due versi, ternari, con allitterazione e con la ripetizione di due geminate, poiché troviamo come allitterazione illumino/immenso, mentre le geminate sono ll/mm.

Una delle sue prime stesure autografe è presente sul verso di una cartolina destinata a Giovanni Papini con il titolo Cielo e mare ed è particolareggiatamente diversa per la presenza dei tre versi aggiuntivi:

“M’illumino / d’immenso / con un breve / moto / di sguardo”

Mattina appare per la prima volta all’interno di un’antologia collettiva con il titolo Cielo e mare. Successivamente prende il titolo definitivo, “Mattina”, con cui è conosciuta dal mondo intero ed entra a far parte prima della raccolta di poesie “Allegria di naufragi” del 1919 e poi di “Naufragi dell’Allegria” (1931, 1936, 1942).

Giuseppe Ungaretti, il poeta estremamente intenso e contemporaneamente fortemente incisivo, è stato il principale precursore dell’ermetismo. I suoi versi brevi e profondi sono delle liriche che gli consentono di cogliere la bellezza della vita anche nelle situazioni più destabilizzanti. Molte delle sue opere hanno preso vita durante la guerra, nei suoi versi ricerca tutto ciò che di più bello esiste al mondo. Nella sua poesia intitolata Mattina osserva e riflette sul senso della vita. È una poesia che è stata scritta in circostanze cupe di trincea, ma la semplice luce del sole irradiando la sua luminosità abbacinante ha risvegliato nel poeta la voglia di vivere e sperare.