Giada Cameriere, intervista:”Paolo Bonolis è un vero professionista, un mattatore della televisione italiana, se mi richiamassero per un altro suo programma senza esitare accetterei con molto piacere”

Giada Cameriere

Giada Cameriere, artista intensa e trasversale, classe 1990, proviene da Bologna, è una delle dive italiane più talentuose e richieste. La giovanissima attrice, Giada Cameriere, è facilmente identificabile con i personaggi di film di grandissimo successo degli ultimi anni, attualmente è impegnata su un set molto importante. Tra un ciak e l’altro, ospite del magazine Emozionienozioni, Giada Cameriere si è raccontata in un’intervista esclusiva.

Hai recitato nella pellicola “Lei Mi Parla Ancora” con la regia di un nome che ha segnato la cinematografia, com’è stato stato lavorare a stretto contatto con P.Avati?

Molto emozionante in quanto seppur ricoprendo il ruolo di Ballerina ho avuto il privilegio di poter calcare un set molto importante, pieno di professionisti del settore audiovisivo. Avati è davvero un grande maestro e Regista formidabile non a caso ha sempre scelto attori /trici dal calibro di Gianni Cavina. Lui per me rimarrà sempre un’icona importante sia per la mia città natale (Bologna) che per la storia del cinema italiano.

Giada Cameriere

Ti sei contraddistinta nella trasmissione televisiva Ciao Darwin 7 – La Resurrezione, come hai vissuto l’incontro con Paolo Bonolis?

Ero la N. 42 lo ricordo molto bene anche se sono passati già sei anni dalla mia partecipazione al programma. Paolo Bonolis è un vero professionista, un mattatore della televisione italiana, se mi richiamassero per un altro suo programma senza esitare accetterei con molto piacere.

Giada Cameriere

Sei attrice, ballerina e coreografa, qual è il tuo primo ricordo legato al mondo dell’arte?

Il mio primo ricordo è legato all’infanzia avevo sei anni e mia mamma mi iscrisse ad un corso di danza classica con una maestra russa molto severa (usava la bacchetta) e chi sbagliava le prime posizioni erano dolori dopo due giorni di lezione sono fuggita. Per poi negli anni successivi abbracciare l’amore per il teatro e la recitazione, dovuto anche a i miei studi universitari (sono laureata al DAMS di Bologna) e recentemente causa Lockdown ho ripreso a ballare e per me è stato un tornare indietro nel tempo e riprendere da dove avevo lasciato parecchi anni fa.

Quali figure hanno avuto un ascendente maggiore sul tuo background artistico?

Sicuramente la prima figura che devo citare è il mio buon vecchio nonno materno Gaetano non c’è più da diversi anni e non smetterò mai di ringraziarlo. Fu lui che in quella bambina molto vivace vide un’artista da crescere e far conoscere. Mia Mamma Valeria, quindi sua figlia, mi ha sempre sostenuto, anche se alcune volte abbiamo dei piccoli contrasti su certe mie scelte artistiche e poi ora cito Anna Magnani, che non è una mia parente purtroppo, ma è stata fondamentale per farmi capire che cosa vuol dire essere attrice e non avere paura i mostrare al mondo le proprie fragilità che vengono sempre viste come debolezze ma in realtà sono un vero e proprio punto di forza per l’artista.

In quale emozione ti rispecchi quando sei sul set?

Allora… Mi rispecchio in più emozioni a dire la verità in quanto secondo me accade una magia, vi spiego meglio: inizialmente sono molto agitata ho paura di tutto, di non essere all’altezza della situazione. Poi accade la vera e propria magia come la chiamo io, in pochi secondi la paura si trasforma in adrenalina e inizio a recitare,  o ballare, come un atleta che si prepara alla finale di qualsiasi torneo importante e porta a casa la sua bella medaglia d’oro. Ecco queste sono le due emozioni più ricorrenti che mi pervadono testa e corpo durante ogni lavoro cinematografico.

Qual è il motto che sposi quotidianamente?

Occhio per occhio dente per dente? Sto scherzando ovviamente! Il motto della mia quotidianità è “non ti curar di loro ma guarda e passa” se lo diceva il sommo Dante parecchi secoli fa. Beh… Direi che di questi tempi è super azzeccato e si sposa molto bene con la mia filosofia di vita, devo dire che anche il motto “Male non fare, paura non avere”, mi sta accompagnando in questi ultimi giorni dove purtroppo intorno a me respiro aria di insoddisfazione, cattiveria e rabbia. Spero in futuro ci possa essere più amore, solidarietà e altruismo verso chiunque che sia uomo, donna, o un animale.

Come ti relazioni ai social?

Il rapporto con i social devo dire quando ero più ragazzina era molto distorto nel senso: li pensavo l’unica via d’uscita per poter interagire e farti “notare” con il tempo ho capito che possono anche essere dannosi e dare vere e proprie dipendenze, malattie molto gravi, soprattutto se prendi come esempio persone che per lavoro sponsorizzano canoni sbagliati che siano di bellezza o di altro. Bisogna cercare una propria identità al di fuori dei social e usarli solo in certi momenti della tua vita magari tra una pausa e l’altra del break lavorativo per massimo 30 minuti non di più, la vita vera è fuori, va vissuta. I social network prima o poi io spero facciano come i dinosauri… Direi che ci siamo capiti, no?

Con quale regista vorresti lavorare in futuro?

Sono Fedele al primo Amore e come ho detto più volte in diverse interviste il sogno spero si possa realizzare al più presto è di poter lavorare con Ferzan Ozpetek, la ragione è molto semplice Ferzan è come un compositore, dirige qualsiasi film e li rende unici l’ho potuto constatare con “Le fate ignoranti” il film  bellissimo e emotivamente ti lascia davvero tanto versare lacrime su lacrime. Ma anche la serie che ha lo stesso titolo sempre girata da lui, uscita proprio quest’anno è diversissima dal film ma allo stesso tempo ti riempie di amore, tristezza e gioia.  Ferzan che dici sarò pronta per un tuo prossimo film? Io ci spero sempre, se no dai mi accontento di Pedro Almodovar … Anche lui pioniere di un cinema d’autore pieno di sorprendenti emozioni indelebili che vanno dritte al cuore.

Progetti futuri?

Sto appena iniziando una nuova avventura su un set meraviglioso con un regista molto bravo Cunese, il ruolo che mi ha affidato mi piace molto e finalmente vestirò dei panni che in parte mi rappresentano. Poi sono arrivata alla finale di un contest dedicato ai talenti, porterò la mia canzone preferita con una mia coreografia e sono certa di vincere in quanto attraverso la danza si può davvero comunicare e mandare segnali di pace e amore tra i differenti popoli che abitano sul pianeta Terra. E poi c’è un altro progetto importante ancora non posso dire nulla… Ma in una futura chiacchierata vi racconterò di cosa si tratta. Mi ha fatto molto piacere poter fare questa intervista con voi, spero in futuro di poterne fare altre e raccontarvi sia cosa sto facendo, cosa ho fatto e cosa farò.

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