ENRICO SOLAZZO, il nuovo disco “Perfect Journey”, intervista: “sono convinto che si possa fare sempre meglio e che non si finisca mai di imparare”

ENRICO SOLAZZO

ENRICO SOLAZZO, nato a Brindisi e attualmente di stanza a Roma, è un musicista di grande esperienza, estremamente eclettico, capace di spaziare con naturale disinvoltura fra numerosi e differenti generi musicali. Pianista, tastierista, compositore, arrangiatore e produttore fra i più attivi e apprezzati nella scena musicale italiana, nel corso della sua intensa e lunga carriera ha stretto importanti collaborazioni – dal vivo e in studio – con una sfilza impressionante di artisti di chiara fama, tra i quali: Alex Britti, Franco Califano, Max Pezzali, Renato Carosone, Riccardo Cocciante, Stefano Di Battista, Amedeo Minghi, Fabrizio Moro, Nicky Nicolai, Fontella Bass, Il Rovescio della Medaglia, Fabrizio Bosso, Tollak Ollestad, Daniele Luppi, Vinnie Colaiuta, Michael Thompson, Humberto Gatica, Dario Rosciglione, Giorgio Rosciglione, Lele Melotti, Baptiste Herbin, Dynamite MC, Gumbi Ortiz, Tony Esposito, Roberto Gatto, Ernesto Vitolo, Danilo Rea, Kadir González López, Gegè Munari, Lo van Gorp, John Peña, Rocco Zifarelli, Deitra Farr, Jessica Brando, Simone Patrizi, Blue Messengers, Francesca Sortino, Fabiana Rosciglione, Flaminio Maphia (tre album), Giorgio Panariello, Claudio Baglioni, Renato Zero, Biagio Antonacci, Antonello Venditti, Mario Biondi, Pino Daniele, Gigi D’Alessio, “Eklektik” Antonio Faraò & Guests Marcus Miller, Snoop Dogg, Krayzie Bone, Manu Katche, Mike Clark, Didier Lockwood, Bireli Lagrene, Lenny White, Dennis Chambers, Chase Baird, Gary Grainger, Claudia e Niclas Campagnol, Simona Bencini, Fabio Concato, soltanto per menzionarne alcuni. Ha anche composto musiche e scritto arrangiamenti per diversi programmi Rai e non solo, così come per film italiani e internazionali. Abbiamo raggiunto Enrico Solazzo per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando riascolti la tua musica?

Non è semplice racchiudere tutto in una sola emozione, si può passare da uno stato di soddisfazione o all’esatto contrario perché tutto il processo, dalla creazione alla realizzazione, è composto da molti passaggi.

Qual è il tuo primo ricordo vertente il mondo della musica?

Il ricordo più bello e se vogliamo quello più significativo, che mi ha spinto ad amare il mondo della musica, è quando i miei nonni materni all’età di 5 anni mi facevano ascoltare le grandi opere classiche come “Rhapsody in Blue” di Gershwin e Il Bolero di Ravel, Puccini, Verdi etc.

Qual è stata la scintilla che ha dato il via alla realizzazione del disco Perfect Journey?

Ho semplicemente sentito il desiderio di realizzare un mio album dopo moltissimi anni di collaborazioni con artisti diversi.

A chi dedichi il tuo nuovo album?

Lo dedico a mio padre Donato che è stato molto presente nella parte iniziale della mia carriera, al mio fraterno amico Biagio Pagano, una persona che ha creduto in me sin dall’inizio, non appena giunto a Roma. Purtroppo papà e Biagio non sono più tra noi. Ed infine lo dedico a mia moglie Fabiana Rosciglione, che mi sostiene sempre in tutto.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Essendo un perfezionista  sono convinto che si possa fare sempre meglio e che non si finisca mai di imparare.