Emmanuel De La Paix – Interview: il suo nuovo album “Rescue Pack”

Emmanuel De La Paix

Emmanuel De La Paix – Interview: il suo nuovo album “Rescue Pack”

Emmanuel De La Paix

Emmanuel De La Paix, è un giovanissimo e straordinario artista Italo Svizzero, un pioniere che riflette su ciò che conta.

Il suo nuovo album si intitola “Rescue Pack” è incisivo e coinvolgente, il connubio perfetto tra sonorità moderne e melodie che richiamano i pilastri dell’elettronica e del rock.

Rescue Pack“, di Emmanuel De La Paix, è un disco che emoziona profondamente evocando atmosfere etere e dense di suggestioni.

La musica di Emmanuel De La Paix è lo specchio della quotidianità persa nella frenesia che incombe su intere generazioni, incarna le emozioni più vere di coloro che vivono sempre alla ricerca del momento giusto.

Caparbio, poliedrico e sbalorditivo, Emmanuel De La Paix, catapulta sempre di più in un’atmosfera davvero magica.

Attraverso la sua arte, il cantautore è capace di incarnare ciò in cui crede fermamente, Emmanuel De La Paix riesce a risvegliare la coscienza degli ascoltatori.

Sonorità nuove e consapevoli, Emmanuel De La Paix possiede una creatività che fissa le sue radici nei movimenti culturali, mescolando tendenze musicali al suo spirito libero capace di far incontrare passato e presente, racchiudendo il meglio della musica nei suoi brani per dare vita a un viaggio catartico tra emozioni e natura per far splendere l’originalità delle sue poesie musicali. Abbiamo parlato con Emmanuel De La Paix, nel corso dell’intervista si è raccontato e ci ha affascinato con le sue portentose riflessioni, ha spiegato le origini del titolo del suo nuovo album e tante altre curiosità.

Il tuo nuovo album “Rescue Pack” è estremamente autentico e travolgente, con melodie moderne che spaziano dal beat elettronico alle sonorità rock, come ha preso forma il disco? Qual è stata la scintilla che ti ha fatto scegliere il titolo?

Il disco è nato dalla necessità di dare vita a un progetto personale nel quale volevo rischiare di fare le cose a modo mio, senza compromessi e con il solo desiderio di eseguire sperimentazione all’interno dei diversi generi che ascolto ed amo. Riassumerli in qualcosa di mio e di metabolizzato. Sono contento che ti piaccia. Il titolo è dovuto a un periodo personale difficile e piuttosto travagliato. La Musica per me è stata la costante della mia vita, e i suoi tool-kit sono sempre stati a disposizione per pulire e rinfrescare il mio stato mentale ed emotivo. Da qui Rescue Pack.

Emmanuel De La Paix

Le tracce dell’album “Rescue Pack”, seguono un filone, raccontano più storie, o sono parte integrante di una grande storytell?

Sono momenti genuini del mio percorso del 2020-2021 fatto di luci e ombre. E un po’ addentrarsi all’interno di mesi, settimane e giorni all’interno dei quali ho sperimentato un po’ di tutto. Ma il carattere e il periodo di scrittura sono gli stessi. Al di là delle singole canzoni, l’impronta è quella del mio 20-21. Il prossimo album sarà sicuramente diverso. 

Emmanuel De La Paix

Le tue canzoni sono d’impatto e lasciano un segno profondo. Quando hai iniziato ad approcciarti alla musica? Cos’è per te la musica?

La prima volta che ho preso in mano uno strumento musicale ero piccolo ed era per gioco. Avevo tra le braccia questo enorme cuore cavo di legno, una chitarra acustica del padre di un mio amico. A me sembrava una scultura magnifica, che emetteva suoni da uno spazio vuoto. Ecco per me la musica è l’emozione di tenere tra le braccia qualcosa di enorme e vuoto, dal quale si può tirare di fuori di tutto. Un’anima tanto per cominciare.

Emmanuel De La Paix

Ricordi la prima canzone che hai scritto?

Sì. Avevo 8 anni ed era un giro veramente stupidissimo di be-molli. Erano tre dieresi e un do. Sembrava una filastrocca. Me la ricordo ancora e se ci penso me ne vergogno.

Emmanuel De La Paix

Qual è il messaggio principale che vuoi lanciare attraverso i tuoi brani? Quanto sono autobiografici?

I messaggi sono sempre autobiografici anche se cerco di rendere i testi il più fruibile possibile, per rendere chi li ascolta partecipe. E’ un messaggio per entrambi. E’ una forma di comunicazione. Per creare una connessione artistica tra le persone. Il messaggio di questo album è condividere gli spazi vuoti, la bellezza e l’idea di fuga che la musica è capace di donare. E’ un invito a lasciarsi trasportare lontano per guarire un po’ da questo mondo mezzo malato. 

Emmanuel De La Paix

Quali sono gli artisti che hanno influenzato maggiormente il tuo percorso artistico?

Ascolto musica veramente a tutto spiano. Perchè quando ci si focalizza su ritmo, melodia e accento non ci sono più barriere di generi e stili. E’ questa la vera potenza dell’amare la musica. Ascoltare e amare questa forma comunicativa per quello che è: ritmo, melodia e accento. Per questo album citerei: Sigur Ros, Trentemoller, Bjork, Radiohead, Apparat. 

Emmanuel De La Paix

In quale emozione rispecchi più assiduamente la tua musica?

La melanconia probabilmente.

Quanto percepisci le tue origini italiane nella creazione della tua musica?

Purtroppo non molte. Ci sono cantieri musicali più prolifici e attivi all’estero con i quali poter anche collaborare e interagire: Germania, Inghilterra, US, Olanda e la Scandinavia.

Quali differenze contraddistinguono il panorama musicale svizzero rispetto alle ultime tendenze italiane?

In Svizzera gli animi sono meno accesi che in Italia. Questo è un bene come cittadino chiaramente. Dall’altra parte l’arte, l’innovazione e la creatività ha bisogno di quella spinta che solitamente nasce dall’insoddisfazione, da una certa necessità di rivendicazione sociale…per poter stravolgere anche il mondo. Ecco, non penso vedremo mai un movimento come il Punk, il Metal o il Grunge nascere da una nazione come la Svizzera. Ma come musicista, la Svizzera è un ottimo luogo dove poter esprimersi liberamente, con il massimo supporto della scena e delle istituzioni. La scena nazionale è più piccola e questo è un bene perchè chiunque può avere un’esposizione anche a livello nazionale genuina ed onesta. Il supporto della scena e delle istituzione è sempre buona e professionale. Ci sono solo opportunità e meno competitività. Per chi fosse curioso, in svizzera interna (dove si parla tedesco principalmente) vedo proliferare il rap / l’hip-pop come in Italia ma vedo molta più denuncia sociale nei testi italiani. C’è un ritorno all’old rock e il jazz è da sempre l’evergreen svizzero che domina il mercato in maniera matura.

Sanremo è alle porte, quale canzone storica del festival di Sanremo ricordi con maggiore affetto?

Guardo raramente il festival… Però  mi ricordo i Bluvertigo con l'”Assenzio”. Che è un po’ come se le Isole Faroe andassero ai Quarti per la Coppa del Mondo .

Parteciperesti a un talent show? X Factor, Amici, o Tu sì que vales?

No, perchè non è nelle mie corde quel genere di forma. Lascerei volentieri il posto a gente più volenterosa e talentuosa di me. 

Qual è il tuo motto?

Non mollare mai. Per esperienza, il “commitment” fa la differenza, rispetto all’essere solo interessati. E’ così per tutto. Dalle relazioni personali agli obiettivi lavorativi. Per interesse, si legge un libro. Per commitment, si legge un’intera biblioteca. Ed è quello che fa la differenza. È così nella musica. Raggiungere i propri obiettivi, non è qualcosa che si fa giusto per “interesse”.

Come affronti il mondo dei social network? Quanto ritieni che influenzano la scena musicale?

Trovo i social media un’arma a doppio taglio. Da una parte danno l’opportunità di combinare musica e video per creare un contenuto di impatto. Che per la musica è l’ideale perchè per me la musica è una colonna sonora e spero sia la colonna sonora di chi mi ascolta mentre fa qualcosa…magari in un posto bellissimo nella natura. D’altra parte si corre il rischio di focalizzarsi solo sull’aspetto visivo e di consumo veloce. Dopo 10 secondi…si swippa sul prossimo video. Per centinaia di video al giorno. Lì si perde la potenzialità artistica dello strumento tecnologico. Poi si entra nel mondo TikTok e derivati e io trovo che i contenuti demenziali superino di gran lunga tutti gli altri.

Quali sono gli artisti con cui vorresti collaborare prossimamente?

Ultimamente sto ascoltando molto i Moderat. Sarebbe un sogno collaborare con loro. 

Qual è attualmente il tuo più grande sogno nel cassetto?

Scrivere una colonna sonora per una serie come D A R K. Quello sarebbe un sogno.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto iniziando i primi brani del prossimo album che uscirà nel 2022. Rescue Pack sta andando molto bene e ho tante nuove idee in testa.

Emmanuel De La Paix