Elettrogruppogeno, il nuovo singolo “Tutti rockstar”, intervista: “siamo stati felicissimi di partecipare alla prima edizione dell’Ivisionatici Music Festival e soprattutto di essere selezionati come finalisti”

Elettrogruppogeno

Elettrogruppogeno è un progetto di Andrea Capirchio che mette in musica i temi della cultura nerd, scientifica e fantascientifica. Ogni canzone è ottenuta mescolando un’ampolla di synthpop con vari dosaggi di indie, punk rock, elettronica e integrando il tutto con un pizzico di ironia. Nel 2020 producono un EP dal quale vengono estratti due singoli, Mekkaniko e La mia ragazza è una nerd. Quest’ultimo viene corredato, oltre che dal classico videoclip, da un videogame a tema, creando così il primo esperimento di singolo/videogame della musica indipendente italiana. Iniziano da settembre 2021 a suonare e farsi conoscere nei locali della scena underground fiorentina, e a luglio 2022 vengono selezionati come finalisti dell’Ivisionatici Music Festival, dove vincono due premi della giuria. Voci non confermate affermano anche che i membri del gruppo siano in realtà dei viaggiatori del tempo, tornati dal 2099 per suonare nei garage, assemblare il Megazord della musica italiana e conseguentemente salvare il mondo in tutine sintetiche monocolore. Abbiamo raggiunto la band Elettrogruppogeno per un’inedita intervista.

Come nasce il progetto Elettrogruppogeno?

L’Elettrogruppogeno nasce nel 2099 quando due scienziati, Andrefuoco e Misteregg, decidono di viaggiare indietro nel tempo fino al 2020 per costruire il Megazord della musica italiana e conseguentemente salvare il mondo. Durante il viaggio i nostri eroi completano la formazione della band reclutando due robot: Deep Blues, I.A. che, rinnegato il suo futuro come scacchista, si è convertita in una drum machine, ed M1A0, il cybergatto di Schrödinger sfuggito agli esperimenti del crudele fisico. Per non sconvolgere troppo le menti degli indigeni del 2023, al resto delle domande risponderà Andrea, identità di copertura del temerario leader della band.

Siete stati selezionati come finalisti dell’Ivisionatici Music Festival, dove avete ricevuto ben due premi della giuria, quale valore attribuite ai riconoscimenti che vi sono stati conferiti?

Siamo stati felicissimi di partecipare alla prima edizione dell’Ivisionatici Music Festival e soprattutto di essere selezionati come finalisti. La particolarità di questo festival è che, anche se c’è stato un effettivo vincitore, i premi sono stati quasi equamente distribuiti fra tutti i finalisti, quindi possiamo dire di aver vinto tutti. Il bello di queste situazioni è anche la possibilità di interagire con altri musicisti che condividono il tuo percorso dandoti la possibilità di creare la tua rete. I premi che ci sono stati conferiti sono un’estensione, molto ben accetta, di questo concetto.

Avete ideato il primo esperimento di singolo/videogame della musica indipendente italiana, come avete vissuto quest’esperienza?

Possiamo dire che è stato un sacco di lavoro! Per fortuna abbiamo avuto dei collaboratori che ci hanno aiutato a realizzare la nostra idea, ma la gestazione di questo videogame è stata comunque piuttosto lunga e laboriosa. Il risultato finale è una cosa di cui andiamo molto fieri e spesso le persone faticano a credere che abbiamo realizzato un piccolo videogame solo con le nostre forze, concependo fra l’altro un nuovo modo di mescolare musica e videogame. Stiamo solo aspettando che qualcuno lo noti!

Quali sonorità influenzano la musica firmata Elettrogruppogeno?

Le sonorità con cui siamo cresciuti sono quelle del rock alternativo internazionale, ma un’influenza particolare l’hanno avuta anche le ondate degli anni ’90 e ’10 della musica alternativa italiana. Oltre a questo, anche il cantautorato classico e l’elettronica hanno contribuito a formare il nostro background musicale. Possiamo citare Linkin Park, Muse, I Cani, Battiato e Bluvertigo come influenze della nostra crescita artistica. Delle band più attuali guardiamo con particolare attenzione a Imagine Dragons, Twenty One Pilots e Arctic Monkeys.

A chi si rivolge il brano “Tutti rockstar”?

Come è scritto nel titolo: a tutti! Il brano parla proprio di come all’interno di tutti noi (o “in un’altra timeline”) si nasconda una potenziale rockstar, e che quelle che consideriamo rockstar di oggi sono state un tempo delle persone comuni come noi. Il brano gioca col concetto e l’estetica del multiverso, ma nella sua essenza poteva essere un pezzo dei Modena City Ramblers.

Il vostro nuovo singolo ha un videoclip ufficiale?

Sì, Tutti rockstar ha un videoclip girato interamente nel metaverso. Essendo una band ispirata alla cultura nerd ci piace mescolare i media e fare questo tipo di esperimenti: nei nostri videoclip abbiamo toccato la realtà virtuale, i videogame e i fumetti. In futuro cercheremo di estendere il più possibile la nostra crossmedialità.

Quali tematiche affronta il vostro nuovo album omonimo?

Il nostro album parla principalmente dell’inversione degli stereotipi, e ovviamente d’amore con qualche inserto più umoristico, il tutto declinato nel nostro stile ispirato alla cultura nerd, scientifica e fantascientifica. Abbiamo deciso di usare termini semplici per spiegare tematiche complesse e termini tecnici per parlare di cose più semplici, come l’amore: proviamo in questo modo a vestire i panni di divulgatori subliminali nella musica indipendente italiana.

Cosa porterà il 2023?

Principalmente il nostro disco che proveremo a portare sui palchi: i prossimi appuntamenti sono l’11 febbraio al The Cage di Livorno e il 17 marzo al Jazz Club di Firenze, con calendario in aggiornamento. Ma porterà anche una ventata d’aria fresca perché potremo iniziare a lavorare a brani nuovi e misurarci con nuove sfide. Non vediamo l’ora!

Ascolta Tutti rockstar: 
https://open.spotify.com/track/6J39nAehCYkjBkhaNrv4JQ

Guarda il video ufficiale: 
https://www.youtube.com/watch?v=9kDGleGZjhU