Eleonora Stolfi, dalla vittoria a Sanremo Senior al nuovo singolo La Finestra Nella Sera, intervista: “il non giudizio e’ l’obiettivo del pezzo e la capacita’ di guardarsi nella propria intimita’ e godere della nostra bellezza come individui”

Eleonora Stolfi

Eleonora Stolfi, cantante e cantautrice pavese che ha fatto di Londra la sua città. Dopo il primo album solista “Fish Out of Water” del 2020 vince la quinta edizione di Sanremo Senior con “Ruggine” 2021, brano prodotto da Kazemijazi, cantante e polistrumentista. Abbiamo raggiunto Eleonora Stolfi per un’esclusiva intervista.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Malinconia e senso di crescita e ricchezza. Sono sentimenti che tirano la corda da due estremi opposti ma questo e’ il mio equilibrio.

Quanto il brano La Finestra Nella Sera attinge alla tua vita?

Completamente. E’ un flashback del passato che fa riflettere sul presente e questo e’ espresso nel refrain/ritornello quando dico “Cosa resta questa sera…”. La finestra e’ un elemento reale che ha fatto parte del panorama e contesto durante la scrittura del pezzo, ma e’ anche un elemento simbolico e metaforico che serve a chi ascolta da lente o schermo che mette in scena quello che racconto. Infatti per me essere “visiva” nei miei brani e’ importante.

In quanto tempo ha preso forma il tuo nuovo singolo?

LFNS e’ stata eseguita al piano in 5 minuti, come quei casi di epifania che in arte accadono. La produzione del brano e l’arrangiamento sono stati poi accurati e hanno richiesto piu’ tempo. Kazemijazi, il mio produttore e io ci siamo seduti e fatti un po’ di psicoanalisi su cosa volevo esprimere e che sound volevo avere. Abbiamo analizzato il basso in “Una Donna Per Amico” di Battisti e alcuni groove di “Una Giornata Uggiosa”. Anche l’immagine e il mondo del brano volevo pescassero da li’.

A chi si rivolge principalmente La Finestra Nella Sera?

A me. E’ un tentativo devo dire riuscito, di riflettere e rispondersi sul corso degli eventi e sulle prove di vita e sul quello che siamo e sul perche’ siamo arrivati dove siamo. Il non giudizio e’ l’obiettivo del pezzo e la capacita’ di guardarsi nella propria intimita’ e godere della nostra bellezza come individui senza lasciare quel compito ad un’altra persona che ci spieghi quel che siamo e cosa ci fa stare bene.

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Non sposo piu’ nulla LOL! 😉 Non ho un motto…so dirti cosa mi ripeto recentemente che e’ “Tu sei tu”.

Progetti futuri?

Il video di LFNS che io vorrei presentare come cortometraggio e spero che venga accolto soprattutto da organizzazioni e festivals queer. L’EP che uscira’ a Novembre (qualche ritardo in scaletta ma ci arriviamo) e poi vorrei trovare altri posti in cui suonare, in Italia soprattutto. Nel frattempo assorbo e aspetto di avere l’urgenza di comporre e scrivere.

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