Edoardo Gastaldi, il nuovo singolo “Quadrifogli”, intervista: “mi piace in definitiva pensare che i miei brani possano arrivare al cuore delle persone e conseguentemente essere loro d’aiuto”

Edoardo Gastaldi

Edoardo Gastaldi, compositore veneto, classe 1998, intenso e profondo, torna a stupire con il suo nuovissimo inedito. Dopo aver fatto conoscere l’emozionalità della sua arte con le precedenti release, Edoardo Gastaldi torna in radio e nei digital store con “Quadrifogli” (PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital) per esprimere, ancora una volta, i suoi sentimenti più nascosti attraverso l’intimismo della sua musica. Dopo il notevole successo di “Jóhann’s Flight” e “Grandfathers”, Gastaldi ci regala una composizione al pianoforte dal carattere delicato, capace di giungere istantaneamente al cuore grazie ad un tocco lieve ma deciso. Abbiamo raggiunto il compositore Edoardo Gastaldi per un’intervista ricca di novità.

Qual è stata la scintilla che ha innescato la realizzazione del brano “Quadrifogli”?

Buongiorno, un sincero ringraziamento per lo spazio ed il tempo dedicato alla mia musica. Come accadde per alcuni brani scritti in passato (tra i quali “Jóhann’s Flight” in primo luogo) anche per “Quadrifogli” non vi fu grande preparazione o speculazione. La scintilla che mi ha portato alla decisione di comporre e realizzare questo brano è stata propriamente dettata dall’istinto. Mi trovavo in una situazione ed in un contesto in cui volevo mostrare e dimostrare gratitudine ad una persona, per i momenti passati assieme. Non avendo ben chiaro in che modo poter fare ciò, decisi di scrivere un brano.

Edoardo Gastaldi

A chi dedichi il tuo nuovo singolo?

Come in “Grandfathers”, anche in “Quadrifogli” può essere rinvenuta una dedica specifica ed una dedica più generale. Tengo molto a questo fatto poiché ritengo che la musica debba essere un’esperienza al contempo personale e pubblica. Personale per chi la scrive, per le motivazioni delineate e minuziose che hanno portato alla nascita del brano, pubblica per il carattere che il brano stesso assume una volta che si interfaccia con diversi ascoltatori, provenienti da contesti ed ambienti diversificati. In “Quadrifogli” il significato primario e personale è una dedica ad una persona a me cara. Una persona che, probabilmente involontariamente e spontaneamente, mi ha fatto passare alcune delle settimane più spensierate e memorabili della mia vita, facendomi comprendere come gli accorgimenti per la semplicità e la trasparenza siano qualità fondamentali. Qualità a cui spesso non davo peso e che ho ora imparato ad apprezzare ed a rendere mie. La dedica di carattere più generale è, invece, un invito. Un appello a cogliere l’importanza di ciò che abbiamo intorno. Delle persone che ci stanno a cuore e di quelle a cui vogliamo bene. È un invito all’incontro, alla consapevolezza, ed all’elogio della fortuna.

Qual è la chiave per non perdere di vista i valori intrinsechi in “Quadrifogli”?

Con tutta probabilità, la chiave per comprendere il brano è l’apertura all’ascolto, alla comprensione ed alla gioia derivante da gesti istintivi piuttosto che da complesse infrastrutture mentali. I gesti e le parole sincere sono una realtà tanto rara quanto stupenda. L’assenza di cattiveria, di pregiudizio, la libertà di ridere, piangere, di scoprirsi estremamente fragili senza la paura di essere osteggiati: questo è quello che ho vissuto e che mi piacerebbe trasmettere. Mi piace in definitiva pensare che i miei brani possano arrivare al cuore delle persone e conseguentemente essere loro d’aiuto.

Come trascorrerai le festività?

Grazie ad una serie di opportunità che mi si sono presentate nel corso delle prime settimane del mese di dicembre, sarò molto impegnato nella stesura di nuove opere e nella collaborazione con artisti e compositori internazionali che ammiro molto. Saranno delle festività abbastanza impegnative ma altrettanto soddisfacenti. Conto inoltre di prendermi qualche giorno di riposo, in cui poter schiarire la mente e pensare al domani in maniera serena e lucida.

Progetti futuri?

Fortunatamente, sì. Tanti progetti e tanta creatività sono in serbo per il futuro. Molti brani sono in elaborazione, tra cui alcuni singoli che verranno pubblicati tramite PaKo Music Records ed altrettante collaborazioni e lavori secondari che saranno parte di Album o Compilation di altri artisti. Il tutto permane nel genere della musica strumentale, con forti accezioni alla musica d’ambiente, al pianoforte ed orchestrale.


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