Edda Migliori presenta “Cinque racconti e una fiaba”

Edda Migliori

Un evento che ha appassionato Milano, quello che ha avuto luogo al Circolo Combattenti e Reduci, nell’antico Casello Daziario di Porta Volta, lo scorso 30 Marzo, dove la giornalista e scrittrice abruzzese Edda Migliori ha presentato “Cinque racconti e una fiaba”.

Tra le magiche suggestioni di un glicine secolare che adorna il giardino interno al Circolo e davanti ad un pubblico numeroso e attento che ha riempito la sala dedicata agli eventi, l’autrice ha parlato del suo libro dialogando con Cristina De Tullio, poliedrica esponente della vita sportiva e sociale milanese e con Annalisa Cavaleri, giornalista professionista e professore di Antropologia del cibo.

Un libro, “Cinque racconti e una fiaba”, in cui l’autrice affronta temi importanti, reali, toccanti e profondi; racconta di origini da ritrovare, di antichi insegnamenti dei nonni, di ritorni alla propria terra, di rispetto per il lavoro, di sacrifici e tanto sudore, di vigneti da “accudire” e di terre da coltivare, all’insegna di “Pane e fatije” ovvero “Pane e lavoro”.

Le storie narrate si svolgono nel territorio abruzzese. L’autrice, natia di quei luoghi e che per studio e lavoro si è trasferita nella metropoli milanese, fino poi a ritornare nella terra di origine, fa parlare i propri protagonisti con frasi e dialoghi nel suo dialetto, ovviamente scrivendone la traduzione al seguito.

Infine conclude questo suo lavoro con una fiaba, anch’essa con richiami molto espliciti alla natura, ai boschi e ai campi incontaminati. Protagonisti sono una Coccinella e un Tronco cavo che in modo simpatico, gentile e leggero, ci “parlano” di valori come l’amicizia e la solidarietà, a cui troppo spesso non riconosciamo il valore e l’importanza che meritano, ma anche di evoluzione, crescita e coraggio di abbandonare la propria zona di comfort.

Sfogliando questo libro “assaporiamo” la semplicità, la bontà, la purezza e la genuinità di antichi sentimenti, odori e sapori di cui purtroppo non riusciamo più a godere; non riusciamo più a sentirli perché assuefatti da un mondo che non lascia vie di fuga, non lascia il tempo per riflettere e gioire delle cose veramente importanti. Questo libro vuole metterci in stand by per un po’, permettendoci di riscoprire le nostre vere “radici”.

“Tre anni fa, nel marzo del 2020 avevo in programma un tour promozionale tra Bologna, Milano, Verbania e Torino per presentare “Cinque racconti e una fiaba”. Con la pandemia avevo dovuto annullare questi appuntamenti ma, finalmente dopo tre anni, il sogno di portare il mio libro a Milano, città nella quale ho vissuto per molti anni e che ho sempre prepotentemente nel cuore, si è realizzato. Narrare il mio Abruzzo e le sue tradizioni mi riempie sempre di gioia e poterlo fare attraverso i miei racconti lo ritengo un grande privilegio. Sento il legame con la mia regione in modo viscerale, tanto da aver deciso di tornarci a vivere. Adoro valorizzare la nostra terra, il nostro territorio, le nostre tradizioni. Lo faccio nella mia quotidianità e ogni volta che ne ho la possibilità anche attraverso il mio libro. Non a caso, per l’evento di Milano ho indossato una presentosa abruzzese –  ha spiegato Edda Migliori- Ringrazio Cristina De Tullio e Annalisa Cavaleri per il loro prezioso contributo e Nunzio Taccardi titolare del Circolo Combattenti per la squisita ospitalità. Ringrazio inoltre tutti coloro che sono intervenuti e che mi hanno onorata con la propria presenza”.