Dik Dik, l’addio a Pepe Salvaderi

Dik Dik

Dik Dik, l’addio a Pepe Salvaderi

È scomparso il fondatore dei Dik Dik, si piange la perdita improvvisa di un pilastro della musica.

Era appassionato di musica sin da giovanissimo, agli albori della sua carriera studiava chitarra con Miguel Alberniz, in seguito ha fondato i Dik Dik con i suoi amici d’infanzia, Pietruccio (Pietro Montalbetti) e Lallo (Giancarlo Sbriziolo).

Il nome del gruppo ha origine dal nome di una gazzella africana

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Erminio Pepe Salvaderi aveva dato vita ai Dik Dik nel 1965 e ogni loro canzone è un successo intramontabile. I Dik Dik sono uno dei gruppi che hanno segnato la storia della musica italiana. La band dei Dik Dik ha fatto sognare intere generazioni con brani immortali come Senza luce, L’isola di Wight, Io mi fermo qui, Se rimani con me, Vendo casa, Sognando la California, Il primo giorno di primavera.

I suoi compagni d’avventura di una vita intera hanno annunciato la sua perdita su facebook con un messaggio molto commovente:

“Ciao Pepe, te ne sei andato a suonare con gli angeli e ci hai lasciato qui a piangerti e ricordarti per sempre. Conoscendo la tua innata ironia lo avrai fatto così senza avvertirci affinché suonassimo le tue canzoni, le nostre canzoni ancora più forte, così forte da arrivare fino al cielo e il cielo sarà con te ad ascoltarci. Noi non ti abbiamo perso e non ti perderemo mai – ha concluso -perché sei e sarai sempre dentro di noi e ti promettiamo una cosa, l’ultimo lavoro, quello che hai voluto tanto non andrà perduto. Ciao fratello, amico, grande musicista, ciao Pepe ci incontreremo in tutti i nostri sogni”.

Anche Enrico Ruggeri ha scritto un messaggio indirizzato a Pepe Salvaderi, parole dense d’affetto: “I Dik Dik furono quelli che portarono il nastrino dei Decibel alla nostra prima casa discografica. Registrammo il primo album con Pepe Salvaderi sempre presente in studio, assieme a Giancarlo e al povero Joe Vescovi. Quanti ricordi. Un abbraccio Pepe, ovunque tu sia adesso”.

Buon viaggio Poeta sulle note, della canzone dei Dik Dik, Viaggio di un poeta!

Lasciò il suo paese all’età di vent’anni

Con in tasca due soldi e niente di più

Aveva una donna che amava da anni

Lasciò anche lei per qualcosa di più

Promise a se stesso di non ritornare

Al vecchio paese della sua gioventù

Dove nessuno voleva sognare

I campi d’arare e niente di più

Cominciò così a fare il vagabondo

Girando paesi e città

Cercava fortuna in quartieri del mondo

Dimenticando la sua povertà

Un giorno in casa di un grande poeta

Trovò dei ragazzi che parlavan di pace

Di colpo capì che era quella la meta

Che aveva raggiunto per esser felice

Ritornò così a fare il vagabondo

Girando paesi e città

Voleva portare l’amore nel mondo

Ma pensò al paese di molti anni fa

Senza un soldo in tasca tornò ancora verso casa

Aveva capito cosa conta di più

Davanti alla sua porta c’era lei che lo aspettava

Tutto come prima e non chiedeva di più