Didattica a distanza e un inconveniente inaspettato

Didattica a distanza e un inconveniente inaspettato

Ai tempi della pandemia con l’avvento del coronavirus, le lezioni a distanza sono diventate all’ordine del giorno.
Sempre più circostanze promiscue vengono a galla dalle lezioni svolte con la didattica a distanza, dad, inconvenienti causati dalla scarsa affinità con la tecnologia.
Una delle situazioni più chiacchierate del momento riguarda proprio l’Accademia di Belle Arti della città di Urbino.

Un docente era convinto di aver inviato il filmato di una video didattico, invece la fotocamera stava ancora inquadrando proprio il prof in atteggiamenti intimi.
L’uomo poco avvezzo all’uso della didattica a distanza, era ignaro di essere ancora visibile da tutti i suoi studenti.

La telecamera riprendeva la vita privata del docente, era in dolce compagnia e non si immaginava di essere osservato dai suoi ragazzi.

Prima della pandemia le lezioni con la didattica a distanza erano poco diffuse e ancora oggi molte persone non sono abituati alle sue funzionalità.

Successivamente all’episodio imbarazzante il professore ha immediatamente presentato le sue dimissioni all’Accademia di Belle Arti, aggiungendo una lettera di scuse rivolta ai suoi studenti.

“Tutto pensavo, tranne che potessi essere visto in diretta… La persona che era con me non la vedevo da diversi mesi, per colpa della pandemia. Una lontananza che pesava, il nostro è un rapporto stabile. Sono mortificato, una cosa di questo genere non mi era mai accaduta e… mai più accadrà! Ero convinto che i ragazzi fossero impegnati a seguire i filmati della lezione e ci siamo lasciati andare… Ho ceduto. Vorrei essere giudicato per il mio profilo umano, non sono un perverso e neanche un esibizionista. E per questa ragione subito dopo l’episodio ho presentato le dimissioni alla direzione dell’istituto urbinate. Vorrei essere compreso e non giudicato per quanto accaduto nel corso di quella mattinata”.

La situazione ambigua è stata resa nota dal quotidiano “Il Resto del Carlino”, che ha riportato la testimonianza del direttore dell’Accademia di Belle Arti.

“Premesso che… è un professore ottimo… anche molto seguito. Vorrei dire amato. E certamente anche rispettato dagli studenti, quel che è accaduto durante la sua lezione rappresenta un episodio grave nel contesto, ossia nell’ambito in cui ha avuto luogo. La reazione della direzione non poteva essere diversa da quella che è stata. Da un lato abbiamo subito incontrato gli studenti per ascoltare, i loro sentimenti molto combattuti. Di seguito abbiamo convocato il docente il quale ha compreso la posizione degli allievi e della istituzione… rassegnando spontaneamente e consapevolmente le sue dimissioni. Nel far ciò ha desiderato rivolgere agli studenti una lettera sentita di congedo. La stima e l’amicizia che personalmente nutro per lui non è mutata. La sua vita e la sua vita artistica, didattica, culturale dell’Accademia di Urbino devono essere distinte. Si tratta di una perdita dolorosa per tutti, per noi, per i suoi colleghi e i suoi allievi”