Dennis Fantina, intervista: dal trionfo a “Saranno Famosi”, la prima edizione di “Amici” di Maria De Filippi, alla sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Tale e Quale Show”
Dennis Fantina è un pilastro della musica italiana nel mondo, è un artista formidabile che in seguito a una lunga gavetta, ha fatto un salto nel vuoto e ha scelto di partecipare a un programma inedito e rivoluzionario, alla primissima edizione della storica trasmissione targata Mediaset, “Amici” di Maria De Filippi.
Al suo approdo in tv, correva l’anno 2001, il talent show si chiamava “Saranno Famosi“, andava in onda su Italia Uno ed era un progetto totalmente innovativo ed inclusivo che ha fin da subito egemonizzato l’attenzione degli spettatori. Successivamente “Saranno Famosi” ha cambiato il suo nome, diventando “Amici di Maria De Filippi”. All’epoca, Dennis Fantina, era completamente inconsapevole di ciò che stava per travolgerlo e di quanto “Amici di Maria De Filippi” avrebbe iniziato a segnare drasticamente la storia della musica.
Nel corso della prima edizione di Amici, gli alunni erano affiancati da artisti del calibro di Peppe Vessicchio, Chicco Sfondrini, Luca Pitteri, Maurizio Pica, Garrison Rochelle, Maura Paparo, Fioretta Mari, Claudio Insegno e Jill Cooper, inoltre Bruno Voglino era il direttore della scuola e Marco Liorni era il conduttore delle puntate speciali.
Il primo vincitore del talent show “Amici di Maria De Filippi”, Dennis Fantina, ha proseguito la sua carriera con fervore ed amore per l’arte, la musica è la sua linfa vitale, ha anche lavorato come conduttore radiofonico a Radio Italia con ben due programmi seguitissimi “Insieme a Dennis” e “Funky e Duck“.
Ha recitato moltissimo nei migliori teatri, distinguendosi per il suo talento in tutti gli spettacoli teatrali a cui ha preso parte, uno dei ruoli che l’ha consacrato nel mondo del musical è stato proprio Danny Zucco, ruolo che l’ha visto protagonista nel musical Grease della Compagnia Della Rancia.
Ha pubblicato tre album (Dennis, Io Credo In Te e Buone Sensazioni) e numerosissimi singoli di successo.
Quest’anno ha colto l’invito della trasmissione televisiva “Tale e Quale Show” 2021 e ha deciso di sfidare se stesso cimentandosi nelle imitazioni con risultati eccezionali, è riuscito a personalizzare ogni artista senza mai snaturare la loro vera natura. Dennis Fantina, nel programma “Tale e Quale Show”, ha estasiato gli spettatori con la sua portentosa vocazione artistica.
Abbiamo intervistato Dennis Fantina, un artista sensazionale e una persona umanamente straordinaria, ci ha raccontato le sue collaborazioni artistiche e tantissimi altri retroscena inediti.
Ti sei distinto, per il tuo straordinario talento e il tuo grande carisma, nel corso dell’undicesima edizione della competizione televisiva condotta da Carlo Conti. Cosa hai provato quando hai scoperto di essere entrato ufficialmente nel cast di “Tale e Quale Show”?
Sapere di essere nel cast è stata sicuramente una sorpresa e una grande emozione.
Sei un artista estremamente folgorante e formidabile. Quando è iniziato il tuo legame con la musica? Quando hai iniziato a percepire la necessità di approcciarti alla musica?
Intanto grazie per i complimenti. Il mio legame con la musica è iniziato da subito…avevo un anno che già cantavo (parole di mia mamma)…la necessità è avvenuta da sola,nel tempo. Semplicemente ad un certo punto della mia vita ho iniziato a cantare non solo per me stesso.
“Back in Black” di Brian Johnson degli AC/DC, “Più Bella Cosa” di Eros Ramazzotti, “Con Te Partirò” di Andrea Bocelli, “Una Rosa Blu” di Michele Zarrillo, “Mi Manchi” di Fausto Leali, “Se Stiamo Insieme” di Riccardo Cocciante, “Via” di Claudio Baglioni… sono soltanto alcuni dei titoli che hai interpretato magistralmente durante la tua partecipazione a “Tale e Quale”. Quale esibizione annoveri tra i tuoi ricordi più speciali? Quale segno ti hanno lasciato i personaggi che hai interpretato?
L’esibizione più bella,divertente e soddisfacente di sicuro è stata quella degli Ac/Dc… La più difficile Fausto Leali. Tutti i personaggi che ho interpretato hanno lasciato un segno diverso,sia per vocalità che per intensità dell’interpretazione.
La tua voce è super eclettica, a “Tale e Quale” per interpretare i ruoli che ti sono stati affidati è stato più difficile avvicinarti alle loro corde vocali o cambiare radicalmente il tuo aspetto estetico?
Direi che in entrambi i casi ci sono state delle difficoltà…di certo di più sull’aspetto fisico però.
Nell’imitazione tra trucco e parrucco, qual è l’anedotto più divertente che non dimenticherai mai?
L’anedotto più divertente sicuramente era la difficoltà nel mettere le lenti a contatto…non entravano mai e ci voleva sempre un sacco di tempo.
Sei il primo vincitore del Talent Show “Amici” di Maria De Filippi, hai segnato l’inizio di una nuova era. Rappresenti il punto di partenza di un programma che edizione dopo edizione prosegue con la stessa passione affascinando gli spettatori. Come hai vissuto la tua vittoria?
La mia vittoria a Saranno Famosi l’ho vissuta come se fossi stato risucchiato da un tornado…è successo di tutto nei giorni successivi e non capivo nulla. È stato un susseguirsi di emozioni incredibili.
Nella prima edizione di “Amici” eravate tutti molto uniti, ogni anno si creano molteplici dinamiche tra i talenti che risiedono nella casetta della scuola. A distanza di anni, alcuni degli ex alunni della tua edizione di “Amici”, rientrano tutt’oggi tra i tuoi affetti più cari?
Ci sentiamo regolarmente grazie a whatsapp (abbiamo una chat di Saranno Famosi)…e come dicevi eravamo molto uniti,e lo siamo ancora.
Nella tua edizione di “Amici” di Maria De Filippi, i cantanti non dovevano studiare esclusivamente canto, ti sei esposto dimostrando la tua poliedricità, mettendoti in gioco anche nelle gare di ballo e nelle gare di recitazioni. Quanto è stato utile per la tua formazione personale? Prima di partecipare eri già predisposto verso nuovi orizzonti?
È stato molto utile per il mio lavoro imparare più cose…Prima di partecipare avevo fatto per 10 anni pattinaggio artistico e ballo.
Hai mostrato il tuo talento nella recitazione anche con i tantissimi spettacoli teatrali a cui hai preso parte. Subito dopo amici, sei stato Danny Zucco, ti sei calato nelle vesti del protagonista del musical Grease e hai viaggiato insieme alla Compagnia della Rancia per una tournée. Cosa rappresenta il musical per te?
Il musical per me rappresenta una forma d’arte veramente completa. Ho conosciuto delle persone veramente poliedriche e bravissime in quel mondo.
La tua vocalità travolgente e le aperture vocali eccezionali contraddistinguono i tuoi brani, quali sono gli artisti che hanno influenzato fortemente il tuo approccio al mondo della musica?
Non ho degli Artisti che mi hanno influenzato in particolar modo devo dire. Avendo iniziato a cantare fin da ragazzino direi che ogni Artista (italiano o straniero) mi abbia influenzato in qualche modo un qualcosa.
“L’effetto speciale di un film” emoziona immensamente con la tua voce coinvolgente, ravvisabile e distinguibile per il timbro ineguagliabile, nel tuo nuovo singolo hai intrapreso una direzione inedita sperimentando un arrangiamento molto innovativo. “Sei l’effetto placebo più forte contro la mia noia”, canti di un antidoto segreto contro ogni paturnia. Qual è la chiave della tua ricerca personale della felicità?
La mia ricerca della felicità la vedo ogni giorno quando guardo i miei figli. Non c’è gioia più grande nel vederli star bene.
Sempre all’interno del testo del tuo nuovo singolo, “L’effetto speciale di un film”, sogni tra parole e melodie di Sting, “Prendo sonno alle quattro ascoltando la voce di Sting”, in quale suo brano ti rispecchi maggiormente?
Direi Fragile. Oltre ad essere un brano che adoro.
“Senti” è una canzone emblematica, raffinata e profonda, tra lirica e sonorità incisive, infonde speranza ed energia. Com’è nata la voglia di sperimentare una prospettiva così diversa? Cosa provi collaudando e conoscendo da vicino nuovi scenari musicali?
La voglia di sperimentare non è nata,bensì c’è sempre stata. Quello che provo è sempre diverso…le canzoni sono scritte da altre persone e ognuna di loro fa in modo che le emozioni siano di varie sfaccettature.
Nel tuo brano “Come Bambi” canti di un amore intenso e tormentato “ogni volta ho i brividi, ogni volta che sei qui, tu che guardi come Bambi il tuo carnefice e restiamo zitti, ma chi sarà la vittima? occhi grandi come Bambi impara a correre”. Credi che l’amore possa essere considerato il motore del mondo?
Se l’amore fosse il motore del mondo vivremmo in un posto migliore. Ma così non è purtroppo.
Fin dai tuoi albori sei amatissimo dal pubblico, come vivi il tuo rapporto con i social network e con le innumerevoli dimostrazioni d’affetto dei tuoi estimatori?
Fin dai miei albori il rapporto con i fan sono sempre stati molto importanti per me…non mi risparmio mai a rispondere non appena mi è possibile. Il rapporto con i social è più complesso,nel senso che bisogna sempre essere aggiornati e seguire tutto il più possibile,e per questo ringrazio Manuela Cianfrone,all’inizio una mia fan e oggi Amica e collaboratrice…senza di lei sarei indietro di brutto.
La tua voce è sempre immediatamente riconoscibile, eppure riesci a rinnovarti costantemente. Quanto credi che sia rilevante l’evoluzione vocale? Quanto “Tale e Quale” ti ha concesso di sbizzarrirti sperimentando nuove prerogative vocali?
Direi che rinnovarsi è sempre una buona cosa ma altrettanto difficile. Stare al passo con i tempi che cambiano costantemente non è facile. Tale e Quale è stata un’esperienza fantastica,proprio perché potevo sperimentare cose nuove.
Nel tuo cammino artistico hai lavorato a stretto contatto con i più grandi artisti della storia della musica, qual è la collaborazione che ti ha colpito maggiormente?
Le collaborazioni Artistiche più forti sono state sicuramente quelle con Michele Zarrillo e Mango.
Il tuo primo singolo “Non è il cuore”, è stato composto da un artista strepitoso, Mango, com’è stato poter contemplare da vicino il talento di Mango? Cosa porterai con te delle sue incommensurabili competenze?
Come nella domanda precedente Mango è stata una collaborazione molto forte…porterò con me una vocalità diversa dalla mia e l’aver lavorato con un grande Artista.
Nel lontano 2014 con il tuo singolo “La Zumbada” sei stato pioniere per i tormentoni estivi in pieno stile spagnolo e raggaeton, hai anticipato una moda inarrestabile che continua ancora oggi. Quanto hai avvertito la responsabilità di aver costituito una nuova tendenza così prorompente?
Sono felice di aver costituito una nuova tendenza ma va detto che non molti lo sanno. Quindi grazie per averlo sottolineato.
Sei uno speaker sensazionale, sulle frequenze di Radio Italia e Radio Italia TV, hai condotto ben due programmi, “Insieme a Dennis”, una trasmissione tutta tua interamente dedicata all’universo musicale, e il programma “Funky e Duck”, insieme alla grandissima Paola Gallo. Com’è stato debuttare come speaker lavorando con un nome così importante come Radio Italia?
Debuttare come speaker è stato fantastico. Mi piacerebbe un sacco tornare in radio. È un lavoro che mi piace tantissimo. Ritornare a Radio Italia poi,dove tutto è cominciato,sarebbe davvero bellissimo ed emozionante.
Inoltre hai lavorato anche con Elisa, ha scritto “Finché Vivrò” un pezzo che hai cantato in duetto con Monica Hill. “Mi emozionerò, è la musica che nasce cammina con noi, non la scordi più, intensamente cresce dal cuore nella voce nel buio e nella luce” Quanto la musica illumina la tua quotidianità? Com’è avvenuto l’incontro artistico con Elisa?
La Musica illumina la mia quotidianità ogni giorno…e credo che questo non valga solo per me. Un mondo senza musica sarebbe davvero triste. Il mio incontro con Elisa è stato casuale,negli uffici della Sugar…eravamo entrambi prodotti da Caterina Caselli…da lì è nato tutto.
Qual è attualmente il tuo più grande sogno nel cassetto per il domani?
Il mio più grande sogno nel cassetto per il domani è che i miei figli crescano forti e sani.
Hai cantato su tantissimi palchi, qual è il luogo più bello dove vorresti organizzare il tuo concerto ideale?
Il palco più bello rimane ancora oggi quello dello Smaila’s a Sharm el Sheik…ci tornerei subito per un concerto ideale
Sono trascorsi esattamente vent’anni dalla tua vittoria ad “Amici”, cosa diresti al te stesso dell’epoca? Quanto ti senti nuovo rispetto al temperamento che avevi quando hai fatto i primi passi della tua carriera artistica?
Al me stesso di vent’anni fa direi di essere più accondiscendente,anche se penso non cambierebbe molto in realtà. Quanto mi sento nuovo?non molto…sono sicuramente più diplomatico,ma come sopra,non sempre serve esserlo.
Cosa consigli a chi oggi desidera approcciarsi al mondo del canto?
L’unico consiglio che posso dare è quello che ho detto in precedenza…lo studio è alla base di tutto. Vale per la Musica e vale per la Vita di tutti i giorni.
Hai mai pensato di scrivere un libro per poter consentire al tuo pubblico di conoscere la tua anima, oltre al tuo evidente talento, per regalare un po’ della tua vita a coloro che da vent’anni sono sempre al tuo fianco?
Penso che scrivere un libro non sia una cosa semplice e penso che chi mi segue da vent’anni sappia già parecchio su di me.
Se la tua vita fosse un film, a quale genere apparterrebbe?
Se la mia vita fosse come un film sarebbe di certo un Fantasy.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
I miei progetti futuri sono tanti…bisogna vedere se mi sarà permesso esaudirli