Davide “BOOSTA” Dileo, “POST PIANO SESSION” il suo nuovo progetto solista

Davide “BOOSTA” Dileo, “POST PIANO SESSION” il suo nuovo progetto solista

Dopo “LA STANZA INTELLIGENTE” e “FACILE”, Davide “BOOSTA” Dileo – cofondatore e tastierista dei SUBSONICA nonché produttore, autore, compositore e DJ – torna in veste solita con “POST PIANO SESSION”, il suo nuovo progetto discografico diviso in sei diversi capitoli, in uscita tra settembre e dicembre.

Da oggi, venerdì 16 settembre, è disponibile in digitale il primo dei sei EP “POST PIANO SESSION – Tape 1” (https://bfan.link/PPStape1). 

«“POST PIANO SESSION – Tape 1” – racconta Boosta – è una piccola suite di elettronica e pianoforte, evocativa e romantica, con inserti di energia e ottimismo, frutto di una libertà desiderata e covata. Questo è il tempo in cui celebrare questa libertà, anche quella di un artista dai propri codici. Diventa un’esigenza, in primo luogo, e un dovere subito dopo. Perché la libertà, in qualunque ambito, è un bene in prestito se non lo metabolizziamo e difendiamo».<br>
L’intero progetto discografico “POST PIANO SESSION” è in uscita per la TORINO RECORDING CLUB, neonata etichetta dello stesso Boosta che afferma in merito: «Il Torino Recording Club è un atelier musicale. Un’officina in cui la musica è lo strumento che uso per riparare e (ri)mettere in funzione tutto quello che mi serve per affrontare questa seconda metà della vita».

In “POST PIANO SESSION” viaggiano composizioni strumentali libere che partono dal pianoforte e finiscono nell’elettronica, passando attraverso suggestioni pienamente contemporanee. Ognuna di queste suite è parte di un concept album inizialmente pensato come un’unica opera, poi ripartita in singoli Ep, e segna il ritorno di Boosta all’elettronica: se “FACILE” è stata una dichiarazione d’amore per la musica strumentale, le colonne sonore e il classico contemporaneo puro, le “POST PIANO SESSION”, portano ad una visione più inclusiva del genere musicale di cui Davide è uno dei rappresentanti più significativi del panorama musicale italiano. «Questo disco è, semplicemente, uno strumento. La colonna sonora dei pensieri di chi lo ascolta» commenta Boosta.