Davi Trevisan: “tradurre le emozioni in versi è una sfida costante”- intervista

Davi Trevisan: "tradurre le emozioni in versi è una sfida costante"- intervista

Abbiamo avuto il piacere di intervistare il talentuoso cantautore Davi Trevisan, che con il suo nuovo singolo,
Marta e Sofia, incanta il pubblico e rende omaggio alla gioia della paternità. Con un perfetto equilibrio tra il rock graffiante e la raffinatezza del cantautorato, Davi Trevisan ci trasporta in un viaggio sonoro intenso e intimo, dove il sentimento di amore per le sue figlie emerge in ogni nota e parola. Scopriamo, attraverso la sua voce, come sono nate le emozioni che hanno dato vita a questo brano toccante e come l’innovativo utilizzo dell’intelligenza artificiale nel videoclip rappresenta un’estensione della sua creatività.

“Marta e Sofia” è un inno alla gioia della paternità, un tema profondo e universale che hai interpretato con grande maestria artistica. Cosa ti ha ispirato a trasformare l’amore per le tue figlie in un brano così potente e intimo, unendo il rock graffiante alla delicatezza del cantautorato?

Tutto è nato durante una splendida vacanza in Toscana. Immersi nella natura della Maremma, è stato meraviglioso vivere quei momenti. Le mie figlie si sono divertite tantissimo a correre tra i filari degli ulivi, urlando e giocando. Abbiamo vissuto momenti significativi, soprattutto quando, su una delle colline, abbiamo raggiunto un grande albero. Unendo le mani su di esso, ho detto loro che potevano esprimere un desiderio, uno serio e importante. Da qui è nata l’ispirazione, immortalata con una delle tante fotografie della vacanza, che è diventata anche una scena del video. È stato tutto molto naturale. È stata una gioia poter immortalare questi splendidi momenti e dedicare loro questa canzone.

Il pianoforte che apre “Marta e Sofia” crea un’atmosfera profondamente evocativa e intima, per poi esplodere in un crescendo di rock melodico. Come hai costruito questo viaggio sonoro per trasmettere l’intensità delle emozioni che la paternità ti regala?

Mi piace pensare che l’introduzione al pianoforte rappresenti la nascita delle mie figlie, un’emozione unica e indescrivibile. In quel preciso istante, realizzi di essere diventato papà e inizi a sognare sul futuro: immagini le prime parole, i primi passi, le vacanze con le corse sulla spiaggia, le varie fasi della loro crescita e della loro vita. Tutto questo è semplicemente puro rock. Nella gioia, arrivano inevitabilmente anche i dubbi, le paure e le difficoltà della vita. È proprio in questa gioia mista a totale incertezza che la canzone esplode. Tutto non poteva che finire come è cominciato, nella calma delle note del pianoforte, a sottolineare come tutto, in fondo, sia perfetto, sia nella gioia che nel dolore. Concludo con il mio ultimo verso: “Le nuvole sorridono per voi”.

Le tue liriche raccontano con grazia la bellezza dei piccoli momenti condivisi e l’importanza dei legami familiari. Qual è stata la sfida più grande nel tradurre in parole e musica la complessità delle emozioni che provi come padre?

Tradurre le emozioni in versi è una sfida costante. È fondamentale scegliere le parole giuste per esprimere ciò che si prova realmente, ma è altrettanto importante mettere l’ascoltatore nella condizione di identificarsi con ciò che ascolta. Scrivere un testo, una poesia o tradurre sensazioni e pensieri in parole è probabilmente la parte più difficile del processo creativo. Tuttavia, quando l’emozione è forte, tutto viene molto naturale. Nella vita reale, a differenza dei testi scritti, non è necessario utilizzare sempre le parole per esprimere il proprio amore; spesso basta un semplice gesto, un abbraccio, una carezza. Questi gesti traducono le emozioni in fatti che valgono più delle parole. La sfida più grande è sicuramente questa.

Hai scelto di avvalerti dell’intelligenza artificiale per la creazione del videoclip, un’idea innovativa che dimostra una mente creativa e audace. Come è nato questo progetto visivo, e in che modo credi che l’intelligenza artificiale possa arricchire l’arte musicale?

Il progetto del videoclip è nato dalla volontà di cimentarmi in qualcosa di nuovo e inesplorato. A volte è necessario uscire dalla propria zona di comfort creativo per esplorare nuove strade ed evolversi artisticamente. L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più presente nella vita quotidiana e nel mondo dell’arte. Il suo utilizzo rappresenta una risorsa preziosa, ma come per ogni progresso tecnologico, è essenziale trovare il giusto equilibrio. La linea che separa l’uso dall’abuso è molto sottile.

Questo singolo rappresenta un passo significativo nella tua carriera artistica, una dimostrazione del tuo talento versatile. Guardando al futuro, in che direzione pensi si evolverà il tuo percorso artistico e musicale? Quali emozioni e storie vorresti ancora condividere con il tuo pubblico?

Al momento sto valutando alcune collaborazioni artistiche e presto potrò fornire maggiori dettagli in merito. Lo scopo principale è esternare le mie emozioni attraverso la musica, un processo per me essenziale, se non vitale. In futuro vorrei esplorare nuovi argomenti. Il tema dell’amore è sicuramente molto trattato e spesso risulta difficile canalizzare le idee in qualcosa di originale. È fondamentale per me che l’ascoltatore possa sempre emozionarsi e sentire le parole come se fossero uno stralcio della propria vita.