CYRANO DE BERGERAC di Arturo Cirillo al Teatro della Regina – Cattolica

CYRANO DE BERGERAC di Arturo Cirillo al Teatro della Regina – Cattolica

CYRANO DE BERGERAC

di Edmond Rostand

Adattamento e regia Arturo Cirillo.

Con (in ordine alfabetico) Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Valentina Picello, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini.

Scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

luci Paolo Manti

musica originale e rielaborazioni Federico Odling.

costumista collaboratrice Nika Campisi.

assistente alla regia Mario Scandale.

assistente alle scene Eleonora Ticca.

Cyrano de Bergerac è prodotto da Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Dopo la Prima Nazionale (alle Muse di Ancona) del 2022, in scena al Teatro della Regina di Cattolica il Cyrano di Arturo Cirillo che così presenta il suo lavoro:

“Un Teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno di essere amato. Un uomo, un personaggio, in fondo salvato dal teatro ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato” .

L’indimenticabile storia d’amore di Cyrano, Rossana e Cristiano, viene ora portata in scena da Arturo Cirillo in modo originale, in una atmosfera sospesa, accompagnata da musiche e canzoni del varietà e del teatro-canzone del 900 e rivisitata come una opera fuori dal tempo, opera “teatrale” nel senso più ampio.

Questa versione contemporanea di teatro-canzone, con le musiche originali e le rielaborazioni di motivi noti di Federico Odling,  scava nelle profondità su ruolo e vocazione del teatro e sulle fisionomie che il teatro può assumere nel tempo.

“Il mio Cyrano è un po’ Pinocchio ed è’ colpa sua se faccio teatro” (da una intervista di Cirillo)” e ancora “Mi innamorai da ragazzino del musical con Domenico Modugno e di tutto quel mondo”.

Cyrano/ Cirillo è infatti, e soprattutto, un attore “totale” di teatro, dell’unico luogo di auto-riconoscimento possibile, perchè è la storia di un uomo, di un personaggio, che si considerava brutto e non degno d’essere amato ma che, in fondo, viene salvato dal teatro.

Dalla catarsi nel teatro di Aristotele tanto tempo è trascorso: ma quando si entra a teatro oggi le cose non sono poi così diverse dai tempi dell’Antica Grecia, anche se, oggi, le dinamiche si sono modificate.

Nel il teatro, in modo particolare, come parte viva della società, cosa  sono gli attori ora? E’ possibile pensare a un futuro di salvezza  nel teatro?

A queste domande non esistono oggi risposte semplici. Ma, intanto, Cirillo ci restituisce un  Cyrano visionario, perchè umano.

Da qui è possibile ri-partire: da un teatro vissuto come necessità, perché rappresenta una grande àncora di salvezza.