Corpoceleste, il nuovo singolo “Meteoropatia”, intervista: “è un brano corale, da cantare insieme a squarciagola, e mi piace pensare a un coro di persone accondiscendenti, deboli se vogliamo, che si riuniscono per mandare una volta per tutte a quel paese i propri bulli”

Corpoceleste

Corpoceleste, classe 2000, sin da piccolissimo nutre la sua passione per la musica sia cantando che suonando il pianoforte. Il suo primo brano inedito, Without Oxygen, gli garantisce un posto alla finale nazionale di Tour Music Fest nel 2017. Nel frattempo continua a scrivere musica e parole di un notevole numero di altri brani, presentandosi sulla scena musicale romana già all’età di 18 anni. Nel 2021 esce il suo primo singolo, “Roma”, con il quale partecipa al concorso indetto da Rai Isoradio, Ministero della Cultura e SIAE, “Sulle strade della musica”. Il brano viene selezionato e il cantautore ha grazie a questo la possibilità di presentarlo a Sanremo, direttamente da CasaSIAE. A maggio 2022 pubblica il singolo “Oblio”, che segna il debutto col nome d’arte di Corpoceleste.

A partire da venerdì 16 dicembre 2022 è disponibile su tutte le piattaforme digitali Meteoropatia, il nuovo singolo del cantautore ternano, che ha debuttato quest’anno, facendosi notare su diversi palchi della scena underground della capitale. Abbiamo raggiunto Corpoceleste per un’esclusiva intervista densa di novità.

In quale emozione ti rispecchi quando canti?

Onestamente? Molte delle mie canzoni scaturiscono da sentimenti negativi, e quindi, quando canto, questo traspare durante l’esibizione. Se siete venuti almeno una volta ad un mio live lo sapete: si piange e ci s’abbraccia – è un bel momento di condivisione, ma anche di vulnerabilità. È questo il motivo per cui ho scritto Meteoropatia: volevo far ballare le persone. Alla domanda risponderei: l’emozione in cui mi rispecchio quando canto è l’emozione che provavo al momento della scrittura di quella determinata canzone. Nel caso specifico di Meteoropatia, si tratta di gioia, un pizzico di malizia e una bella dose di voglia di ribellione.

Qual è l’origine del tuo nome d’arte?

Corpoceleste era un personaggio fittizio che creai quand’ero bambino. Credevo davvero che “corpo celeste” si scrivesse tutto attaccato, e per questo l’ho lasciato così. È una sorta di alter ego che ho riscoperto negli ultimi due anni, ma secondo me calza a pennello. Sono un po’ volatile e sognatore, e mi piace avere questo nome, per così dire, “astronomico”.

Come ha preso forma il brano “Meteoropatia”?

“Meteoropatia” nasce in un soleggiato pomeriggio estivo, quelli che fa talmente caldo che non riesci nemmeno ad uscire di casa. Il sole spaccava le pietre. Avete presente quelle persone che, però, a un certo punto arrivano e pretendono di rovinarti la giornata solo perché loro si sono svegliati con la luna storta? Mi era successo un po’ questo. E quindi nacque la frase “grandini col sole” che si sente nel ritornello. L’ho scritta su un beat di Youtube perché avevo voglia di scrivere una canzone disco, che facesse ballare la gente. Ero stufo di fare tutti i miei live seduto dietro al pianoforte, volevo alzarmi e muovermi.

A chi dedichi il tuo nuovo singolo?

A chi, come me, non ha mai avuto il coraggio di ribellarsi e ha sempre accettato che gli altri gli mettano i piedi in testa. “Meteoropatia” è un brano corale, da cantare insieme a squarciagola, e mi piace pensare a un coro di persone accondiscendenti, “deboli” se vogliamo, che si riuniscono per mandare una volta per tutte a quel paese i propri bulli. “Non sarai né il primo né l’ultimo”!

Qual è il motto che sposi più assiduamente?

Sono una persona generalmente molto ansiosa, e quindi ho scritto nei promemoria del telefono questa domanda: “sarai davvero preoccupato per questa cosa tra un anno?” La leggo ogni volta che sblocco il cellulare e mi fa stare bene, perché sono praticamente sempre in ansia per qualcosa. Fa bene mettere le cose in prospettiva.

Cosa porterà il 2023?

Solo tre parole: il mio primo album! Finalmente i singoli che ho pubblicato – “Roma”, “Oblio” e “Meteoropatia” – troveranno una casa. Niente spoiler, ma posso dire che sarà una raccolta di brani che esprimono Corpoceleste in tutte le sue sfaccettature.