CISIM – 24 MARZO VOLUMI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “NORTHERN SOUL”

CISIM – 24 MARZO VOLUMI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “NORTHERN SOUL”

Al CISIM di Lido Adriano torna la mini rassegna VOLUMI, creata in collaborazione con Melody Box.

La rassegna si pone l’obiettivo di presentare libri musicali dedicati alle culture underground che hanno fatto la storia della musica mondiale.

Gli inglesi la definirono “subculture”, in italiana più prosaicamente “contro cultura”, ma in tutti i casi si trattava di “micro scene” che incrociavano musica, moda, arte in forme inedite e rivoluzionarie. L’impatto iniziale era sempre travolgente, e dopo la sua storicizzazione la storia ha saputo rileggere ed utilizzare le grandi intuizioni di questi movimenti per definire epoche ed utilizzare le sue intuizioni. Per questa edizione di VOLUMI sono stati scelti tre movimenti storici dello scorso secolo che ancora riverberano nelle nostre influenze e quotidianità: il punk. Il soul e l’hip hop.

Tre libri che ripercorrono in maniera differente, iconografica per il punk, storica per il soul e biografica per l’hip hop.

Venerdì 24 Marzo, alle 21.00, sarà presentato Northern soul – Il culto dei giovani ribelli soul, curato da Antonio Bacciocchi, edito per Agenzia X.

Saranno Luigi Bertaccini e il curatore del libro ad affrontare e approfondire le tematiche del libro, la serata proseguirà con ascolti a tema proposti da Soul Hustlers.

È qualcosa che ti entra nel sangue e che ti fa “mantenere la fede” (Keep the Faith), è una questione di solidarietà collettiva, di bei momenti trascorsi con persone che la pensano allo stesso modo.

Questo libro tratta della più sconosciuta e seminale tra le sottoculture inglesi: il northern soul. Un fenomeno complesso e impossibile da definire, uno splendido mistero di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza. La stesse due parole che lo connotano sono alquanto generiche, inventate dal giornalista e dj Dave Godin per descrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che arrivavano prevalentemente dal nord dell’Inghilterra. La scena era formata In maggioranza da giovani maschi bianchi provenienti dalle famiglie della working class ma non c’era un’estetica unificante, persino la musica si poteva aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni sonori. Difficile distinguere la differenza tra un raro e dimenticato singolo di soul (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown. Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica. In questo libro si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di alcuni protagonisti per tessere una trama più esaustiva possibile e che si riassume alla perfezione nel classico motto: Keep the Faith!