Blue Moka, il nuovo singolo Enjoy Enjoy, intervista: “sicuramente abbiamo in cantiere una nuova collaborazione con Fabrizio Bosso”

Blue Moka

Blue Moka, sfavillante band formata da Emiliano Vernizzi (sax ed elettronica), Michele Bianchi (chitarra), Alberto Gurrisi (organo hammond) e Michele Morari (batteria), grazie al loro talento, si sono esibiti in alcuni fra i più importanti jazz club e festival jazz italiani, ad esempio: Blue Note, Casa del Jazz, Garda Jazz Festival, Fano Jazz, BeBop, Al Vapore, Mirandola Jazz Fest e a La Sapienza di Roma.

Da venerdì 11 novembre, è disponibile su tutte le piattaforme streaming e in radio “Enjoy Enjoy”, il nuovo singolo dei Blue Moka che anticipa l’uscita dell’album “Enjoy” prevista per febbraio.

Abbiamo raggiunto i Blue Moka per un’inedita intervista densa di novità.

Qual è la genesi del nome Blue Moka?

Il blu è il colore del Jazz, mentre la Moka è uno dei simboli dell’energia Italiana. Semplicemente abbiamo pensato ad un oggetto che potesse essere cool e allo stesso tempo energico ed esplosivo, proprio come noi.

Blue Moka

Come ha preso forma il vostro nuovo singolo?

L’idea esce dalla penna di Michele Bianchi, ma come tutti i nostri brani viene suonato in studio e arrangiato da tutti. Già dalle prime prove si sentiva che sarebbe stato papabile per diventare il prossimo singolo.

Quanto il brano Enjoy Enjoy rivela le sonorità del vostro album in prossima uscita?

Abbastanza, ma non troppo. Le sonorità sono sicuramente cambiate rispetto al primo disco. Ma non vogliamo rivelare nulla, il disco merita di essere ascoltato per intero e crediamo che ci siano delle sorprese. Sicuramente abbiamo dato spazio al groove e alla sperimentazione, ma proprio come il carattere identitario di Blue Moka, senza perdere comunicatività e immediatezza nelle melodie.

Vi siete esibiti in alcuni fra i più importanti jazz club e festival jazz italiani, quale aneddoto ricordate con maggiore affetto?

Ce ne sono sicuramente tanti di momenti importanti. Sicuramente la presentazione del nostro disco al Blue Note di Milano è stata incredibile. Vedere un club di quel calibro sold-out per il nostro concerto è davvero emozionante. Tuttavia i momenti che ricordiamo con più facilità ad esempio sono viaggi sul tour-van, spesso con Fabrizio Bosso, insieme ad ascoltare musica e parlare delle proprie esperienze. Sicuramente siamo una band a tutti gli effetti.

Avete stretto molteplici collaborazioni, qual è stato l’incontro più incisivo nel vostro percorso musicale?

Sicuramente quello con Fabrizio Bosso. Ha partecipato alla realizzazione e alla produzione del primo disco – e abbiamo condiviso momenti davvero indimenticabili. Fabrizio ci ha insegnato che potevamo puntare in alto, ma allo stesso tempo ci ha messo alla prova su quello che potevamo migliorare. Da allora per noi è come un fratello.

Siete fra le band più apprezzate e richieste nell’ambito jazzistico nazionale, quale brano non vedete l’ora di suonare dal vivo?

Difficile scegliere. Non vediamo l’ora di suonare al prossimo concerto!

Progetti futuri?

Sicuramente abbiamo in cantiere una nuova collaborazione con Fabrizio Bosso. Ma non escludiamo nel frattempo di lavorare anche con cantanti. Abbiamo delle idee, ma saranno delle sorprese. Ci piace pensare che Blue Moka sia un continuo cantiere, tanto abbiamo capito che la nostra identità viene fuori in un modo o nell’altro, senza cercare percorsi complicati. Nel frattempo non vediamo l’ora di suonare e fare sentire la nostra nuova musica.